lunedì 3 gennaio 2022

Veli e cappelli

[Gianni Spagnolo © 21N29]

Per chi oggi frequenta le funzioni religiose, l’unica attenzione, e anca anca,  è di spegnere il cellulare. Ciò per evitare che nel pieno della celebrazione si metta a squillare e, nella concitazione e nell’imbarazzo del momento, non si riesca a silenziarlo in fretta e si sia costretti magari rispondere furtivamente: dime svelto ca son in cesa!

Il silenziamento del telefonino ha preso perciò il primo posto nella lista delle avvertenze per accedere in chiesa, che in alcune parrocchie sono appese sulla porta. Specie nei templi dei luoghi turistici si raccomanda l’ingresso con vestiario adeguato, che mascheri un po’ di pelle e qualche prosperità. Poi ognuno si regola come crede e anche i preti più ormonizzati hanno da tempo perso dimestichezza col calibro e le veementi invettive alla modestia. Del resto, anche il concetto di modestia nel vestire, è ormai divenuto incomprensibile ai più. La stessa modestia già non è più intesa come qualità morale opposta alla vanità, ma esclusivamente nell’accezione di mediocrità e limitatezza.

Niente a che vedere con le abitudini preconciliari, che si protrassero fin oltre l’entrata in vigore del nuovo ordinamento canonico. A quel tempo, ogni fanciulla in fiore, ragazza, donna o anziana signora doveva attenersi ai rigidi canoni inculcati fin dalla giovinezza. Allora, se vedevi una donna con un velo in mano, sapevi per certo che andava o veniva da una funzione religiosa. Al rosario di maggio i gruppetti di veciote che salivano lente alla pieve, tenevano in mano un velo di pizzo nero ripiegato. Le fanciulle da marito ce l’avevano invece bianco o comunque chiaro, per marcare la differenza e consentire alla controparte maschile, anche in chiesa, di non confondere i campi. In seguito qualsiasi copricapo faceva alla bisogna, parfìn la barèta col fioco. Anche i maschietti avevano d'altronde qualche obbligo, ossia di togliere cappelli e berretti all’entrata in chiesa. Ne parevano esentati, per una singolare e misteriosa disposizione divina, gli Alpini. Donne coperte e uomini scappellati, era questa la norma. 

Il Codice di Diritto Canonico del 1917 prescriveva alle donne di tenere il capo coperto in Chiesa, soprattutto al momento della Santa Comunione. Nel nuovo Codice non c’è invece traccia di questa disposizione e l’usanza è caduta nel dimenticatoio, pur essendo fondata su una disposizione di San Paolo e inveterate usanze. D'altronde, i capelli lunghi per le donne sono da sempre un simbolo di seduzione e dunque il loro contenimento era doveroso nei contesti religiosi; così come alle consacrate era imposto il taglio dei capelli e la copertura perenne col velo. Ai consacrati uomini era invece imposta, al solito, un più modesto segno; era la "cìrica", cioè una piccola radura priva di capelli sulla sommità della testa. Peraltro, si trattava di una caratteristica affibbiata d'ufficio anche molti maschietti profani, perché era la natura stessa che provvedeva a diradare la chioma, passati i pochi anni da Sansone. 

Piuttosto rigida era anche la logistica interna alla chiesa, con gli uomini a sinistra e le donne a destra della navata; soltanto i veciòti si permettevano talvolta di invadere gli spazi muliebri. Il lato sinistro era infatti quello prostatico, avendo i servizi igienici a portata di mano lì fuori, di fianco al campanile. Non è stato ancora possibile appurare se questi servizi fossero coevi o posteriori alle varie pissote poste su ogni angolo esterno del tempio. Talvolta erano anche le omelie ad avere effetti lassativi, anche se allora i preti erano forse più ferrati di oggi nelle robe del Paròn e meno inclini a prolisse derive mondane.


2 commenti:

  1. Una precisazione in chiesa a San Pietro Valdastico erano gli uomini davanti e le donne dietro. Gli uomini e ragazzi da metà chiesa in su e le donne da metà chiesa in giù. Solo alla Santa Messa delle 9,30 o del fanciullo e alla funzioncina delle 14,00 della domenica ragazzi a sinistra e ragazze a destra rigorosamente, bravi Gianni sempre interessanti i tuoi articoli.

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  2. Altra cosa le ragazze e donne dovevano avere le calze lunghe, niente parti scoperte o gambe nude senza calze

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