Un’erba che spia
dal crepo de un sasso,
na foja vestìa
de perle de acuàsso,
un buto su na rama,
na rosa che sbòcia,
un canto de Mama
i oci de un bòcia,
la piòva che bate
sui vìri e va via…
par mì xe poesia.
Do ale de velo
che trema su un fiore,
un’alba col cielo
che canbia colore,
na viola drio el fosso
tra i spini e le ortìghe,
na vampa de rosso
tra l’oro de spighe.
La man tua che serca
in silenzio la mia…
par mi xe poesia.
Giovanni Bassan
Il sole è cosi caldo
che ha svegliato i fiori,
confusi tornano a sbocciare.
Il cielo é troppo terso
per sporcarlo coi cattivi pensieri
e mi lascio trasportare
dall'aria cristallina,
dall'azzurro del mare,
dalla calma piatta delle onde
che si alzano solo dentro di me,
quando uscita dal torpore
torno al quotidiano
sempre con un piccolo dolore.
Ė solo
la prima domenica di gennaio
Francesca Stassi
Il cielo cambia colore sui tetti allineati
e sui pensieri in disordine.
Apre la finestra la vicina di fronte,
la mia ascolta le voci dalla strada
e guarda dai vetri appannati
il paesaggio sfocato e sfuggente.
Sembra tutto più bello
quando é appena accennato,
i limiti sforano dentro altre immagini
e il mattino d'inverno
sembra un acquerello uscito da un quadro.
Ma pesa anche la luce del sole,
l'azzurro sfacciato del cielo
e le ore senza nome
disposte sul tavolo.
Pesa la mancata tenerezza
e il cuore che trabocca d'amore.
Francesca Stassi
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