PENSARE: UN ATTO COMPLESSO
Il pensiero può essere definito un’attività mentale complessa, che si manifesta attraverso numerosi fenomeni quali il ragionamento, la riflessione, l’immaginazione, il fantasticare, l’organizzazione dei ricordi, che permettono di comunicare con se stessi, con il mondo esterno e con gli altri, nonché di costruire ipotesi sul mondo e sul nostro modo di pensarlo.
Il filosofo pensa e spesso siamo attenti solo alle conseguenze del pensiero, ai risultati del pensare, alle domande e alle risposte che esso arriva a formulare. Le domande e le inquietudini intellettuali che noi viviamo in realtà non sono altro che il risultato di quella funzione psichica che è il pensare, che ci consente di esistere e di avere consapevolezza della nostra esistenza.
Noi siamo ciò che pensiamo.
Nel pensare risiede la dignità degli esseri umani.
E allora mi chiedo: se oggi nessuno più riesce a pensare o vuole sforzarsi di provarci, dove finisce la dignità?
In un mondo alluvionato da informazioni irrilevanti, bloccato dalla paura e dalla menzogna, la lucidità resta il nostro unico potere. La censura non opera bloccando il flusso di informazioni, ma inondando le persone di disinformazione e distrazioni.
Costruiamoci una testa, una testa ben fatta come direbbe Mr. Morin, e con quella procediamo sicuri nella tempesta del mondo.
Delle tante risposte date alla domanda del perché negli umani si è evoluta la facoltà distinguente la specie, cioè la facoltà di “pensare”, la funzione adattativa del pensiero sembra la più precisa ed idonea.
Oggi, viviamo appunto un altro spazio ed un altro tempo, dalla interconnessione tra locale e globale alla metrica di un cambiamento che si è fatto radicale e permanente, nonché accelerato, il mondo è entrato nell’era complessa, la nostra mentalità ancora no.
Ancor una volta, il pensiero deve servire all’adattamento ed un’era complessa chiama di necessità un pensiero complesso. Promuoverlo, ampliarlo, strutturarlo, farne sintesi, condividerlo e criticarlo, evolverlo è il miglior impegno intellettuale per chi si sente parte dell’umana avventura su questa palla blu persa nel buio dell’immenso.
(dal web)
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