venerdì 28 gennaio 2022

La borsetta




Tra i tanti accessori che una donna usa quotidianamente, la borsetta occupa un posto importante. Che sia a tracolla, a mano o a zainetto, sul mercato si possono trovare borse di ogni colore,  forma e fattura, più o meno pregiate: le borse grandi o piccole, contengono oggetti, documenti, agende e tanto di tutto che solo una donna può avere! Un tempo invece, se ne possedeva una che andava bene per tutto ed era adoperata con molto riguardo perché doveva durare negli anni; per una qualsiasi cerimonia però, la borsetta era sempre abbinata alle scarpe. 

La mia prima borsetta è stata quella unita al vestito della Prima Comunione, con merletti e tulle, ma il vestito con l’accessorio abbinato, mi era stato prestato da mia cugina di Calvene e quindi non era mio. 

La mia borsetta risale a tanti anni fa: credo di aver avuto undici anni ed era come possedere qualcosa di eccezionale, un oggetto da ricchi! Mi fu regalata perché mi ero arrabbiata vedendo che mia sorella, più piccola di me di cinque anni, ne possedeva una.

Un tempo i regali non venivano fatti senza un motivo preciso,  non mi ricordo, ma credo che mia sorella Paola sia stata brava a una visita e come premio scelse una borsetta, tra le tante cose presenti alla Standa. Mi sembra  ancora di vederla quando a messa, durante la predica lei la teneva bene in vista e aprendola, faceva vedere alle altre bambine, il contenuto. 

Credo che mio papà, esasperato dalle mie lamentele, abbia fatto uno strappo alla regola e, tornato alla Standa a Thiene acquistò  quello che tanto desideravo. 

A me sarebbe piaciuto averla uguale a mia sorella: la sua era in pelle marrone chiaro, con la chiusura a clip e una catenella come tracolla, ma mio papà non la trovò, così me ne prese un’altra. Era più capiente, color marrone scuro, con due scomparti e io ero felice perché mi sembrava più da “grande”! Soddisfatta di quel regalo insperato, la domenica dopo, me la misi sulla spalla per andare in chiesa e farla vedere alle mie amiche. 

Raccontare l’emozione di un dono ricevuto, non è possibile, specialmente ai nostri giorni dove i bambini e ragazzi, sono pieni di tutto: credo che certe emozioni le comprendi solo se le provi.

Dopo tanti anni, conservo ancora quella borsetta e quando la prendo in mano, rivivo ricordi ed emozioni difficili da spiegare perché solo chi ha vissuto come me, in un periodo dove l’essenziale era tutto, può rivedere la gioia degli occhi e le farfalle nello stomaco, quando si riceveva un regalo.

Lucia Marangoni Damari

Gennaio 2022

Nessun commento:

Posta un commento

Avvisi della settimana

Sabato 1 e domenica 2 febbraio alle porte delle chiese di tutta la valle ci sarà la vendita delle primule a favore del Centro di aiuto alla ...