Di tutta la relazione di aggiornamento del Progetto Sentieri da parte dell’Istituto Superiore di Sanità in ottemperanza agli obblighi della legge n. 6 del febbraio 2014 per Terra dei Fuochi
(quindi a qualcosa il nostro sacrificio per ottenere questa legge è
servito), la parola che mi rimbomba di più nelle orecchie, molto più dei
pur terribili ed ormai chiarissimi numeri è: “cogente”.
Cogènte agg. [dal lat. cogens -entis, part. pres. di cogĕre «costringere»]. ( E. Treccani)
– Che costringe, che obbliga, che ha una funzione coattiva: norme
cogenti, nel linguaggio giur., quelle che non possono essere derogate.
Per estensione, di argomento, prova, affermazione che non ammette dubbi:
es. un’argomentazione, una dimostrazione cogente.
I ricercatori dell’Iss, pur nella cogente diplomazia del ruolo, non ce l’hanno fatta a non scrivere: “Per quanto riguarda la salute infantile emerge un quadro di criticità meritevole di attenzione, in particolare eccessi di bambini ricoverati per cancro nel primo anno di vita e nella fascia di età 0-14 anni sono stati osservati in entrambe le province di Napoli e Caserta.
L’analisi disaggregata per comune evidenzia alcuni comuni nei quali si
sono rilevati specifici segnali che richiedono ulteriori e cogenti approfondimenti“.
Era questo innalzamento cogente del livello di attenzione
che nel febbraio 2012 chiedevamo come specialisti indipendenti Isde
Medici Ambiente Campania al ministro Balduzzi e ai suoi esperti come la D.ssa Musmeci e Comba che oggi scrivono queste parole.
Era questo che in delegazione con i colleghi pediatri ed oncologi Rivezzi e Comella
ribadimmo presso il ministero della Salute nel marzo del 2012,
chiedendo ed ottenendo impegni di approfondimenti specifici come quelli
sui vigili del fuoco, promessi e mai fatti.
I comitati sono stati umiliati e non ascoltati, soprattutto dal ministro Lorenzin,
che non ha mai inteso parlare anche con noi, al contrario di Balduzzi,
ma solo con i suoi esperti, che oggi giungono alle nostre stesse
conclusioni.
Padre Maurizio e le mamme delle cartoline sono state offese ed umiliate (ricordo Velardi che offese su tutti i giornali Padre Maurizio definendolo “piccolo sciacallo”)
ma non è quello che oggi più mi offende. Mi offende che ancora oggi che
sono usciti i chiarissimi dati dell’Iss la nostra Regione intende come cogente:
1- lasciare ai propri posti di non controllo tutti quei dirigenti
sanitari che in tutti questi anni non hanno minimamente elaborato quei
dati regionali da cui oggi i tecnici dell’Iss traggono queste
conclusioni epidemiologiche:
2- elargire 23 milioni di euro per comunicare che le nostre pummarole e la nostra mozzarelle sono ancora perfettamente pulite
e le migliori del mondo, quando con una cifra massima di 24 milioni di
euro si dovrebbero fare almeno quei 3 impianti di compostaggio per le
province che ne sono sprovviste (Caserta, Napoli, Avellino) perchè il
compostaggio in Campania lo ha solo Salerno;
3- elargire 600 mila euro a Publitalia (quindi a Berlusconi non a Gigi D’Alessio)
per confondere le idee ai sei milioni di campani e al mondo intero a
capodanno circa l’1% del territorio inquinato a tutela delle pummarole e non dei bambini di terra dei fuochi;
4- elargire 3.5 milioni di euro al Calcio Napoli (e
lo dico da tifoso del Napoli!) quando ancora oggi sia l’Istituto Tumori
di Napoli che tutte le Asl non hanno ancora ricevuto risorse adeguate e
sufficienti a produrre negli stessi tempi dell’Iss i necessari dati
epidemiologici. Non auro sed ferro recuperanda est patria proclamava Furio Camillo
nel sacco di Roma e noi oggi nel sacco della Campania! La Campania non
si difende a pagamento, la si difende gratis rimettendoci faccia e
carriera come abbiamo fatto noi!
5- elargire diversi milioni di euro (oltre 5) per progetti finalizzati a dosare la diossina nelle patate (!) e/o nelle pummarole
e solo 250 mila euro per fare un pessimo studio su pool di sieri umani e
fare quindi solo 84 analisi di diossina per tre milioni di persone
esposte e 840 cittadini che hanno subito un prelievo inutile.
6- dosare la diossina nei cassonetti in fiamme e non nel sangue dei pompieri esposti a più di 5000 roghi l’anno da oltre vent’anni.
Non ritengo certo importante né cogente che certa gente
chieda scusa a Padre Maurizio e alle mamme delle cartoline perché senza
il loro sacrificio non dovuto, questi dati non sarebbero mai stati
prodotti né resi pubblici, ma ritengo cogente, oltre che approfondire come chiede l’Istituto Superiore di Sanità per singoli comuni, che questi studi cogenti non siano mai più affidati a coloro, sia come politici che come dirigenti sanitari, che sono responsabili di non cogente impegno.
E soprattutto che si faccia presto, e non se ne parli senza fare
soltanto per una vergognosa campagna elettorale ormai in atto. Essere cogenti
tra altri venti anni significherà soltanto confessare pubblicamente chi
erano i veri delinquenti, oltre i camorristi. Ma, come desiderato, sarà
andato ben tutto in prescrizione!
(il fatto quotidiano-Antonio Marfella)
Ho aspettato che arrivasse la sera per scrivere il mio commento, perche' volevo vedere quanti follewer avrebbero scritto il loro commento su questo problema. E questo silenzio ne e' la prova. L' ipocrisia la fa da padrone. Questo articolo parla della terra dei fuochi, riferendosi alle zone di Caserta, Napoli, Avellino, sommerse dai rifiuti con i relativi problemi, quindi distanti da noi e quindi il problema non ci tocca. Ma la verita' e' che la terra dei fuochi c'e' in tutta Italia e sopratutto nel Veneto e nord Vicentino. Nei campi di Villaverla e Caldogno si e' scavato per anni per estrarre l' argilla per le rinomate fornaci della zona, ma queste cave sono state riempite dei piu' svariati rifiuti tossici, inquinando tutta la zona, per non parlare del ns. caro inceneritore che sta inquinando tutto l' alto vicentino, sopratutto noi delle valli. Ah ma e' a Schio non nella ns valle quindi ci pensera' qualcun altro. Noi lottiamo per il ns orticello, quello che succede un metro piu' in la non ci riguarda e' cosa d' altri. Che immenso sbaglio. Salviamo, o almeno crediamo, la ns valle credendo cosi' di avere l' aria pulita, sana, quando questa e' la piu' inquinata di tutto il Veneto grazie al classificatore di Schio e a varie industrie, o alla ns cara Marghera, dove i fumi grazie a delle strane correnti arrivano fino a qui.
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