Nel marzo del 1914 nacque Cesare, studiava con facilità ed era un grande
lavoratore, ma un poco sbarazzino, gli piaceva il ballo e la compagnia. Nell'agosto 1919 nacque Luigi che era più fine, con un carattere gradevole a
tutti e molto intelligente. Nell'agosto del 1922 nacque Carlo con
carattere molto riservato. La sera contava qualche spicciolo, poi
nascondeva il portafoglio sotto il cuscino e si recava dal tabaccaio,
oppure qualche volta al cinema.
Per la verità, due anni solo abbiamo
passato io e il mio sposo di vero idilio e d'amore; le ore e i giorni
passavano lieti e fecondi e la vita rifioriva come un albero in
primavera e per completare la gioia della famiglia è nato il nostro
primogenito, ma purtroppo la nostra felicità presto si mutò in un lungo e
doloroso calvario, è scoppiata la Grande Guerra... Angelo
partì per ignota destinazione ed io rimasi, a soli vent'anni, con il
negozio da seguire, le cambiali da pagare e il piccolo bambino di undici
mesi da crescere.
Incominciarono i terribili pensieri per il mio sposo,
perchè era sempre esposto ai continui pericoli; per me, perchè sola in
negozio avevo paura di non farcela e per il mio piccolo che mi sembrava
di non accudire pienamente. Con la speranza e la fede pregavo sempre la
Vergine Maria che mi aiutasse a superare tutto questo e che il mio
Angelo ritornasse sano e salvo alla fine della guerra, ma il tempo
passava senza poter ottenere alcuna licenza; era già più di un anno e
mezzo che eravamo lontani uno dall'altro, ma sempre uniti con il cuore e
con il pensiero ed ecco un'improvvisata!!!
Dormivo con la mia
cara Madre che mi era di compagnia e d'aiuto, non potevo prendere sonno
quella notte, sentivo qualcosa di diverso dentro di me (prevenivo
telepaticamente l'arrivo improvviso di mio marito) continuavo a
disturbare e svegliare mia Madre: mamma senti quei passi, sono scarponi
di soldati che vengono in licenza !!! Ma figlia... quante idee ti metti
in testa, non agitarti dormi, riposa che domani mattina devi alzarti
presto e devi sbrigare tanto lavoro!!!
Ripresi un pochino il sonno e
all'incirca alle 2 di notte mi svegliai di soprassalto: Mamma ascolta,
questo è il passo di Angelo e mia Madre "OOOH TUUSA TE VANEGIET",
invece no che non vaneggiavo...
Non un attimo è passato e sento chiamare: Felicita! Felicita!
Non un attimo è passato e sento chiamare: Felicita! Felicita!
Ecco la voce del mio adorato sposo e in uno slancio
d'entusiasmo mi avvicinai alla finestra: Angelo, Angelo mio!!!
Potete
immaginare quello che è successo fra lacrime e gioia.
Sono sicura che la
Madonna ci ha protetti e che ha ascoltato le mie preghiere.
Purtroppo
Angelo di lì a poche ore è dovuto ripartire, ma io ho ritrovato la forza
di continuare ad aspettare con la gioia nel cuore.
Floriana Ferrarini
In tema con la giornata. Realtà simili ovunque.
RispondiEliminaGrazie Floriana per il tuo commovente racconto.Voremmo leggerti piu' sovente.Vincenza
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