domenica 24 maggio 2015

I primi del '900 nella Bassa Padana - 8 -

Nel marzo del 1914 nacque Cesare, studiava con facilità ed era un grande lavoratore, ma un poco sbarazzino, gli piaceva il ballo e la compagnia. Nell'agosto 1919 nacque Luigi che era più fine, con un carattere gradevole a tutti e molto intelligente. Nell'agosto del 1922 nacque Carlo con carattere molto riservato. La sera contava qualche spicciolo, poi nascondeva il portafoglio sotto il cuscino e si recava dal tabaccaio, oppure qualche volta al cinema. 
Per la verità, due anni solo abbiamo passato io e il mio sposo di vero idilio e d'amore; le ore e i giorni passavano lieti e fecondi e la vita rifioriva come un albero in primavera e per completare la gioia della famiglia è nato il nostro primogenito, ma purtroppo la nostra felicità presto si mutò in un lungo e doloroso calvario, è scoppiata la Grande Guerra... Angelo partì per ignota destinazione ed io rimasi, a soli vent'anni, con il negozio da seguire, le cambiali da pagare e il piccolo bambino di undici mesi da crescere. 
Incominciarono i terribili pensieri per il mio sposo, perchè era sempre esposto ai continui pericoli; per me, perchè sola in negozio avevo paura di non farcela e per il mio piccolo che mi sembrava di non accudire pienamente. Con la speranza e la fede pregavo sempre la Vergine Maria che mi aiutasse a superare tutto questo e che il mio Angelo ritornasse sano e salvo alla fine della guerra, ma il tempo passava senza poter ottenere alcuna licenza; era già più di un anno e mezzo che eravamo lontani uno dall'altro, ma sempre uniti con il cuore e con il pensiero ed ecco un'improvvisata!!! 
Dormivo con la mia cara Madre che mi era di compagnia e d'aiuto, non potevo prendere sonno quella notte, sentivo qualcosa di diverso dentro di me (prevenivo telepaticamente l'arrivo improvviso di mio marito) continuavo a disturbare e svegliare mia Madre: mamma senti quei passi, sono scarponi di soldati che vengono in licenza !!! Ma figlia... quante idee ti metti in testa, non agitarti dormi, riposa che domani mattina devi alzarti presto e devi sbrigare tanto lavoro!!! 
Ripresi un pochino il sonno e all'incirca alle 2 di notte mi svegliai di soprassalto: Mamma ascolta, questo è il passo di Angelo e mia Madre "OOOH TUUSA TE VANEGIET", invece no che non vaneggiavo... 
Non un attimo è passato e sento chiamare: Felicita! Felicita!  
Ecco la voce del mio adorato sposo e in uno slancio d'entusiasmo  mi avvicinai alla finestra: Angelo, Angelo mio!!! 
Potete immaginare quello che è successo fra lacrime e gioia.
Sono sicura che la  Madonna ci ha protetti e che ha ascoltato le mie preghiere. 
Purtroppo Angelo di lì a poche ore è dovuto ripartire, ma io ho ritrovato la forza di continuare ad aspettare con la gioia nel cuore.
Floriana Ferrarini         

2 commenti:

  1. In tema con la giornata. Realtà simili ovunque.

    RispondiElimina
  2. Grazie Floriana per il tuo commovente racconto.Voremmo leggerti piu' sovente.Vincenza

    RispondiElimina

Avvisi della settimana

Sabato 1 e domenica 2 febbraio alle porte delle chiese di tutta la valle ci sarà la vendita delle primule a favore del Centro di aiuto alla ...