martedì 12 maggio 2015

Calcificio Fassa - Contra' Sella ci aggiorna -


Calcificio Fassa: a che punto siamo. 


 (lettera aperta ai cittadini di Valdastico)


Non sono passati tanti mesi dalla presentazione a Forni (23/09/2014) del progetto Calcificio da parte della Fassa Bortolo. Poi, visto e considerato il totale immobilismo dell’Amministrazione Comunale, è stata fatta una raccolta firme per contrastare quest’opera, ottenendo una forte adesione. Il Sindaco allora, preso atto dell’esito popolare, ha inviato in Regione un documento di 4 righe, in cui dichiarava la contrarietà al calcificio per il volere della gente, e perché il progetto riguardava una zona non prevista dal PRG (piano regolatore generale).

A breve, su richiesta della minoranza, è seguita la convocazione del Consiglio Comunale di Valdastico in data 24/11/2014 che deliberava all’unanimità la contrarietà al progetto.



Anche il progetto ha una sua procedura da seguire: il VIA in Regione e il SUAP in Provincia.

Il VIA (valutazione impatto ambientale) approfondisce le tematiche ambientali, il rispetto delle norme e la conformità del progetto.

Il SUAP (sportello unico attività produttive) si occupa principalmente (ma non solo) di urbanistica e valutazione della conformità dei progetti con la pianificazione territoriale.



Al VIA vi sono stati numerosi incontri, di cui non sappiamo l’esito. Per quanto riguarda il SUAP abbiamo assistito all’incontro istruttorio il 04/03/2015 (a cui seguirà un ultimo incontro deliberatorio entro 240 g.). Erano presenti vari Enti; ben 6 tecnici della Fassa e il cavatore, per il Comune era presente solo il Geometra che ha consegnato una sua relazione (che non abbiamo) e letto la delibera del Consiglio del 24/11/2014. Alla richiesta di fornire le motivazioni per la contrarietà al progetto, il tecnico comunale non ha fatto ulteriori considerazioni non ritenendolo suo compito e non avendo delega da parte del Sindaco.



La mancanza del Sindaco di Valdastico, o chi per esso a questo primo incontro, traspare in tutta la sua gravità: una forte presa di posizione del primo cittadino in ambito SUAP, affermando e motivando la contrarietà a livello urbanistico (e non solo), avrebbe di fatto precluso le possibilità che la pratica andasse a buon fine. Vedremo come si comporteranno nella prossima riunione deliberatoria del SUAP!



Nei giorni seguenti alla riunione in Provincia, abbiamo incontrato il Sindaco (ha detto che non ha potuto partecipare per impegni...) invitandolo a integrare le osservazioni fatte con delle motivazioni, e offrendo la nostra collaborazione. Dopo più di un mese di solleciti e promesse disattese, abbiamo ritenuto utile informare la popolazione sulla reale volontà di questa Amministrazione, il Sindaco in primis.



Ciò che sconcerta è la mancanza di volontà, e una deliberata superficialità nel considerare il problema; pertanto, se gli Enti preposti daranno l’OK definitivo al progetto, ci chiediamo come nel Consiglio Comunale deliberatorio necessario per la variante urbanistica, possa il tutto essere bocciato. Lo stesso Sindaco aveva detto che non se la sentirebbe di bocciare il progetto in tale sede per timore di ricorsi da parte della Fassa.

Peccato che faccia ben poco per impedire che l’iter proceda!



Noi abbiamo seguito per quanto possibile tutta la procedura, e possiamo pertanto affermare che se il calcificio si farà, sarà per chiara responsabilità dell’Amministrazione Comunale che finora non ha dimostrato volontà politica nell’opporsi al progetto.


Augusto Sella - Rinaldo Sella - Giuseppe Sentelli

52 commenti:

  1. Bene, bravi, bis!
    Lo stanno passando come "impianto di cava" , e pertanto può essere autorizzato senza bisogno di cambiare
    il PRG; ed il Comune di Valdastico, e nemmeno gli altri Comuni sui quali graverebbe l'impatto, "osano" contrastare l'ultimo scempio, che darà una mano alla fuga dei residenti, e mille mani agli speculatori sulla
    salute e sui valori ambientali, che sono universali. E siamo invasi dalle malattie tipiche di questo "progresso" che sta arricchendo i ricchi (politici o pseudo in primis) ed impoverendo i poveri. Ricordate che siamo nella
    zona di più alta mortalità per tumori!

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  2. E bravo il nostro Trio. Questo è un esempio di informazione: palese, documentata e firmata. Esempio purtroppo assai raro qui da noi.
    Non entro nel merito della questione, che lascio al discernimento di chi legge, mi limito soltanto a fare una considerazione di forma, che qui assume però evidenza di sostanza:
    Qui delle persone portano avanti le loro idee e posizioni in modo chiaro e pubblico. Si sono personalmente prodigate per stimolare in merito la popolazione ottenendone una democratica condivisione di maggioranza.
    Si può essere d’accordo o meno su queste posizioni, pro contro il calcificio, come per l’autostrada o altre opere o questioni di pubblica rilevanza, ma sarebbe assai auspicabile un sano e motivato confronto affinché la popolazione sia correttamente informata e possa poi trarre le proprie conclusioni, in un senso o nell’altro, ma con consapevolezza di causa.
    Invece quello che si palesa è proprio l’incapacità di sostenere un confronto. Perché accettare il confronto pubblico significa riconoscere dignità all’avversario, preferendo invece speso considerarlo un nemico politico e quindi onorarlo solo con il proprio silenzio, che può diventare sprezzate distacco. "sopire, troncare, padre molto reverendo, troncare, sopire",… non vi ricorda qualcosa?
    Vi riporto qui un motto che ha guidato per cinquecento anni il governo della cosa pubblica nella nostra terra, e anche con un certo successo, visto che ha mantenuto pace e concordia. Cose che sono appunto finite con il venir meno di questo riferimento:
    « Dar Wohl de Volkes ist dar Wohl de Regierung un dar Wohl de Regierung ist dar Wohl de Volkes »
    « Il bene del popolo è il bene della Reggenza e il bene della Reggenza è il bene del popolo »
    Andrebbe scolpito sul frontone del Municipio, soprattutto a monito di chi quotidianamente ci entra.

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    1. Parole sante....parole sante!Ma credo che l'ultima preoccupazione dell'amministrazione comunale sia il bene della cittadinanza!sono solo un manipolo di giovani nelle mani di vecchi marpioni!Ci voleva proprio un "grande industriale" per uccidere la nostra valle!

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  3. È la prima volta che potete dire la vostra grazie al manipolo di giovani che stimo e apprezzo x 10 anni avete assistito alle ruberie senza dire niente neanche vi cagava il furbo che sedeva in Municipio

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    1. ma tu sai sai che sei passibile di denuncia per diffamazione? Se è vero quello che dici dimostralo.

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    2. Io vorrei trovare qualcuno che mi spiega perchè il Signor Grigolin che è la concorrenza del Signor Fassa si porta via i sassi per fare la calce invece di aprire un calcificio qui.

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  4. Oggi abbiamo iniziato e quasi completato la distribuzione in tutto il Comune, domani si dovrebbe finire. L’argomento è molto ampio e “farraginoso”, abbiamo cercato di condensarlo in un foglio, se qualcuno ha domande da fare chieda pure che se possibile risponderò.
    Volevamo scrivere sul foglio anche un riferimento al blog, ma avevamo riempito tutto..

    Ringrazio Pasquino e Philo.
    In merito a quanto dice il primo, ovvero la possibilità di passarlo come impianto di cava, al momento non mi risulta; penso che sia una strada difficile, ma cercheremo di prestare attenzione anche a questa eventualità.

    Su quanto dice Philo, nel suo modo impeccabile, mi rispecchio totalmente: quello che vogliamo è informare e abbiamo cercato (molto...) un confronto con l’amministrazione.
    Rispettiamo chi non la pensa come noi, ma ovviamente la cosa deve essere reciproca.

    Chiariamo che non siamo contro l’attuale maggioranza, noi abbiamo semplicemente riportato “i fatti” e delle considerazioni avendo seguito l’iter (dove abbiamo potuto).
    Se l’amministrazione vuole rispondere o ha qualcosa da ridire su quanto scritto, che lo scriva pure sul blog oppure organizzi pure un’assemblea, in ogni sede risponderemo e spiegheremo come stanno le cose.
    Ma se stanno zitti o replicano dicendo che non possono far niente non avendo dati su cui far riferimento, continueremo a dire che non è vero, perché il territorio e la sua programmazione sono onore e onere dell’amministrazione “politica” del Comune, la parte tecnica deve essere di supporto, ma non può sostituirsi.

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  5. Complimenti Gioska. siete un trio in gamba, non dimenticando avviamene tutti coloro che vi appoggiano. Siete comunque una spina nel fianco del Sindaco, dell'Amministrazione., del Fassa e del Cavatore. Se non ci foste, questi, in seguito, avanzeranno la fattibilità di un cementificio e perché no, anche di un deposito per lo smaltimento dell'amianto. Tanto, il Sindaco abita a Thiene, il cavatore a Vicenza. Mi meraviglio invece degli assessori e consiglieri che abitano in Valle : spero abbiano la consapevolezza che stanno favorendo , se non si oppongono al calcificio , all'inesorabile morte della Valdastico.

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    1. Quante stupide risposte in poche righe

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    2. in poche righe quanta stupidità !!!!

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    3. volevo dire, quanta stupidità in poche parole.

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    4. eg. anon delle 1622.
      sforzati di fare una frase tua, copiare sono capaci tutti!!!!!!!

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    5. Ma mi pare che l'Anonimo abbia avuto qualche difficoltà anche a copiare! :-)

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  6. Cari ARG non volate troppo in alto, rischiate di cadere con un tonfo per terra e sopra la cava

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    1. Argomenta un po', caro: cosa significa volare troppo in alto? Sei preoccupato per il disturbo arrecato ai manovratori? Oppure stai lanciando un'avvertimento?

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    2. Voliamo troppo in alto??? Cioè?
      Forse perchè diciamo ciò che pensiamo, non offendiamo nessuno, ma critichiamo, anche con toni duri se necessario e ci mettiamo la faccia.
      Se fare queste cose così banali per instaurare finalmente un corretto rapporto con le amministrazioni, qualunque essa sia, è volare troppo alti, allora caro innominato, forse tu speri in una valle dominata dall'omertà da far invidia alla più triste Sicilia.
      Vuoi forse questo?

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  7. Un grazie al Trio e a quanti, e sono la stragrande maggioranza, che hanno manifestato la loro contrarietà al calcificio.
    Troppi, nel passato, sono stati i valligiani morti per silicosi! Morivano tra i 40 ed i 50 anni, lasciando vedove e numerosi orfani. Proviamo a contarli i morti di silicosi tra il 1950 ed il 1960? Con tutta la probabilità perderemmo il conto, tanto sono numerosi.
    Gli orfani di San Pietro, Casotto, Sella, Pedemonte e Lastebasse hanno riempito gli orfanatrofi in quegli anni. La Valle ha già dato il suo contributo di sangue!
    Io stesso sono finito all’orfanatrofio, perché rimasto orfano a 4 anni, pagando di persona, insieme alla mia mamma ed ai miei fratelli altrettanto giovanissimi, le nefaste conseguenze della morte, per causa della silicosi di mio padre.
    Sono sgomento che ci possa essere gente abulica e/o che veda nel calcificio Fassa un’opportunità di progresso per la Valle.
    L’imprenditore dovrebbe dimostrare di impegnarsi maggiormente nel rispetto dell’ambiente in cui opera, non solo nel rispetto di tutte le leggi cogenti, ma anche con il conseguimento della onerosa certificazione ISO 14001, rilasciata da Enti notificati internazionali e mantenuta in essere negli anni attraverso le loro visite di controllo semestrali. Per esempio, pensate che i necessari controlli periodici, qualora eseguiti dal competente Servizio USL, cronicamente sotto organico di personale, possano essere sufficientemente efficaci per verificare e, se necessario, reprimere, le possibili emissioni nocive causate dai filtri non sufficientemente manutentati? Sicuramente il silicio non è significantemente presente nella pietra calcarea, però, la produzione di calce e la combustione del cosiddetto polverino, producono enormi quantità di anidride carbonica, di ossido di carbonio (velenoso) e di innumerevoli prodotti cancerogeni e comunque nocivi, e ciò impone una rigorosa manutenzione programmata (dettagliata dalla ISO 1400, ma purtroppo non dalla legge cogente) e dei controlli periodici ripetitivi, pure programmati, al bruciatore del forno ed ai filtri del camino.
    Le persone, anche giovani - che mi causano sgomento - dovrebbero pure considerare, nella accettazione del calcificio, anche i casi di tumore alla vescica di numerosi lavoratori dei reparti di tintoria dell’industria tessile dell’Altovicentino, malattia dovuta per aver respirato le esalazioni di sostanze nocive.
    Sono sicuro, però, vedendo l’opinione manifestata dalla stragrande maggioranza della popolazione, che non mancherà la necessaria forza per opporsi, noi tutti, a questo balzano progetto.

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    1. Caro Claudio, chi pensa che ciò che hai scritto, non sia , purtroppo, una triste prospettiva di quello che si verificherà nella nostra Valle nel caso di insediamento del calcificio, penso non abbia sufficiente consapevolezza dei seri danni che creerà. Quello che uscirà dal camino del forno, indubbiamente farà aumentare , non i raffreddori , ma i tumori, non solo alle vie respiratorie, ma anche dell'apparato digestivo, fintanto che mangeremo i prodotti dei nostri orti. Tanti , se avranno la possibilità , se ne andranno , anche per la sicurezza e rispetto nei confronti dei loro figli. A malincuore penso all'ampia zona interdetta di Cernobyl . Spero che la Valdastico non diventi tale .

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    2. Claudio, tu asserisci che gli imprenditori dovrebbero impegnarsi a mantenere sano l'ambiente in cui operano, ma come vedi, sono tutti da '' fuori '' per cui della nostra Valle e della nostra salute non gliene frega niente. Quando i danni saranno incontenibili, faranno come in tanti posti d'Italia: andranno a ‘’ colpire ‘’in altre località . E' scritto nel loro DNA . Fare soldi alle spese degli altri . Meno male che non sono immortali. Mi ricorda , la frase ironica del maestro Laurenti, nel programma -avanti un altro:- ‘’ ricordati, anche tu , che devi morire’’.

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    3. Claudio, guarda che siamo nel "triangolo delle Bermude" della industria, qua nel nord-est!
      Industrie fantasma al momento dei controlli fantasma?... Tutte a posto e certificate. Vorresti
      tu fermare la locomotiva che traina il PIL ??? Scherzi vero? An vedi che Taranto insegna?

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    4. Ringrazio i due gentili anonimi delle 20,17 e delle 20,32 per aver integrato con serietà il mio commento.
      Sul terzo intervento, ho delle oggettive perplessità, forse conseguenti alla mia difficoltà di comprensione.
      Suvvia Barbacàn, è assurdo che io voglia “fermare la locomotiva che traina il PIL”
      Le industrie certificate ISO 14000, purtroppo, sono pochissime, perché la manutenzione programmata ed il programma di miglioramento che impone l’Ente notificato internazionale costano parecchio.
      È parzialmente vero quanto dici in generale, comunque, qui non si tratta di far chiudere un’azienda delle dimensioni dell’Ilva, ma di fare osservazioni critiche sul progetto di aprire un calcificio in Valle. Io partecipo costruttivamente al dibattito, tu invece, sei pro, o sei contrario al calcificio?
      L’Ilva è una azienda strategica, che da occupazione diretta a migliaia di lavoratori, e non solo a venti, come il calcificio in questione. L’azienda di Taranto doveva essere controllata, per quanto riguarda il rispetto della legislazione cogente in materia di salute degli occupati e del rispetto dell’ambiente, dagli enti preposti, come i Servizî ispettivi dell’USL, e da altre organizzazioni risultate purtroppo latitanti, come il potere politico, la magistratura e, perché no, la Chiesa. In tale contesto il cittadino era ed è impotente di esprimersi liberamente, anche perché laggiù il potere mafioso della Sacra Corona è determinante, mentre qui, per esempio, non mi sembra che le case del bravo Trio, per zittirlo, siano state incendiate.

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    5. L’altro giorno , casualmente ho riletto La lettera che il Fassa ha distribuito, insultandoci con il termine IGNORANTI. Sono convinto, che se non fosse incorso in violazioni di legge, certamente avrebbe usato parole assai più pesanti. Ora bisogna capire il motivo per il quale insiste in un luogo , laddove ‘’ sapeva’’ essere abitato da ignoranti, che non capivano quale benessere portava in questa povera valle di lacrime. Per le voci che circolano, TUTTE, DICO TUTTE , LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI , GLI HANNO DETTO SUBITO NOOO!! ( e sappiamo che tutti ,chi più, chi meno , hanno problemi di bilancio ) . Ma allora , perché è ritornato alle origini ??? Penso sia lecito chiedersi, cosa c’è sotto ? Come mai il Sindaco non era presente a Vicenza , in quella riunione , e non ha delegato nessuno , quale esponente politico del Comune ,in una fase in cui , un esplicito No di un suo rappresentante , avrebbe magari chiuso definitivamente la faccenda ? Tante domande e nessuna risposta. Se qualcuno pensa che i Valligiani hanno la memoria corta, è meglio che si convinca del contrario.

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    6. Io non so dove abita il sig. barbacàn delle 1149 , ma se pensi che per il PIL bisogna ammalarsi e magari morire, forse sei fuori binario. Se la prospettiva di vita si è allungata negli anni , è grazie anche a tutta una serie di accorgimenti che sono stati adottati anche in relazione a scelte errate fatte in passato. Londra ad esempio , quando bruciavano carbone e l’aria era pestifera , i londinesi soffrivano di malattie all’apparato respiratorio in una percentuale molto alta ( hanno coniato addirittura il colore grigio fumo di Londra ).La polvere delle miniere, con la scia di morti causati della silicosi. Altro gravissimo esempio è stato l’amianto , che, purtroppo, ancora oggi contiamo le migliaia di vittime. L’Ilva di Taranto, ecc, ecc.
      IL nesso fra tutte le cause di morte, è ciò che viene respirato. Un calcificio, un cementificio, un’acciaieria magari alimentati con il polverino ( conoscerne la composizione e la provenienza sarà un mistero ) sono una concausa importante all’insorgere di malattie tumorali e respiratorie.
      Infine, permettetemi una frase sarcastica: Se in futuro i Valligiano respireranno i fumo del calcificio e di conseguenza ci saranno decessi prematuri , per l’istat e i politici , poco inciderà nella media nazionale.

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  8. RISPONDO A CLAUDIO -
    Barbacàn... 'annaggia! che fatica farsi capire... uno dei pomeriggi antecedenti queste ultime piogge, tornando in valle, da Cogollo non vedevo Velo... mica c'è il calcificio, ancora, a provocare questo fumo di Londra... Aggiungeremo il calcificio? già siamo Taranto così...
    Claudio, io interpreto, (ma forse perché con Barbacàn discuto spesso, so che frequenta molti convegni in tema ambiente-inquinamenti eccetera, conosce le aziende dell'Alto Vicentino, e come opera la Ulss coi suoi "servizi ispettivi"), che Barbacàn stia dicendoti che, se si facessero veramente i controlli, non solo nella nostra zona, ma in genere su tutto il mitico Nord-est, sarebbero da chiudere i portoni di tutte o quasi le attività produttive. Altro che certificazioni! che esistono, esistono, non credere.

    In quanto alle mafie, ed alla loro forma di presentarsi ed agire, credo che non abbiamo nulla da invidiare alle Puglie, Campanie, eccetera… o credi/credete che la mafia non ci sia da noi, o credi/credete che non sappia (la mafia) che qua non conviene ammazzare, perderebbe lavoro… Fa più soldi, e meno morti, qua nel mitico Nord… mafia autoctona, non solo importata. Il sistema Mose è un esempio, ma il sistema è diffuso, anche sotto il tuo/vostro/nostro naso, e non lo sai/sapete/sappiamo.

    Dove era "rifugiato" il "primula rossa" Riina, e perché? E non si sapeva? Anche di Masiero non si sapeva che
    era "rifugiato" a Tonezza, faceva rifornimento di benzina ad Arsiero…

    Quanto hanno inquinato le falde, per fare un esempio, le concerie? E chi paga ora? Chi ha inquinato, o paghiamo noi? e chi ha inquinato, dove è? a goderseli? Reati ambientali: prescrizione breve, brevissima mal che vada… tutto fa brodo, in questa bella Italia… a chi queste colpe? a chi non fa le leggi, o meglio a chi le fa "ad hoc"!? cioè i cosiddetti "politici"… sì, anche i "nostri", spesso padrini, al taglio dei nastri, dei futuri inquinatori… sistema democristiano assorbito da tutti i "partiti, da tutte le "formazioni", da tutti… Dimmi/ditemi allora dove sta la mafia, e non ditemi che è mafia solo se ammazza (e stiamo attenti, eh!? ci sono sempre state le "morti naturali" o per incidente…).
    Il sistema "cave", in tutto questo ambaradan, è puro … limpido…
    Il sistema strade/autostrade/porti ecc… è puro… limpido…
    Il sistema gomma/petrolio/asfalti… è puro… limpido…
    …… ……. eccetera.

    Perbacco! Tre governi in fila (imposti, fra l'altro; con estrema democrazia!) che presentano le stesse facce nei due ministeri che bruciano le risorse del paese…. Infrastrutture e Sanità… Lupi e Lorenzin… ci sarà un motivo?
    Lupi abbiamo visto, e non avremmo visto se… (esplicativo Report di ieri sera).
    La Lorenzin ha avuto il coraggio, sullo schifo italico che è la "terra dei fuochi" , di dire, a giustificare le eccessive morti per tumore in quei comuni, che è colpa del loro sistema di vita ed abitudini alimentari: bere e fumare eccetera… Porti là a crescere i suoi prossimi pargoli, li alimenti del suo puro latte biologico, e si rallegri che non muoiano in giovane età, come gli autoctoni, che si ritrovano il tumore (http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/mpatriciello/) per aver troppo bevuto e troppo fumato dal primo giorno che hanno visto la luce!
    Il dubbio atroce è questo, cari miei: le costose bonifiche delle "terre dei fuochi" come verranno fatte, con quali controlli? Siamo sicuri che non ne arriverà anche all'inceneritore di Schio? Sotto terra, scavo di qua, riempio di là, già succede: problema futuro per i nipoti… Ma dalle ciminiere, e dai fumaioli a pellet dei privati: problema attuale per noi e futurissimo per i figli.

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  9. Mio Dio Pasquino,, allora cosa ci rimane da fare ........forse andare in Siberia ?????

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  10. Riporto qui due commenti:
    parte finale Claudio: “mentre qui, per esempio, non mi sembra che le case del bravo Trio, per zittirlo, siano state incendiate.”
    Parte scritto Pasquino: “credete che la mafia non ci sia da noi, o credi/credete che non sappia (la mafia) che qua non conviene ammazzare, perderebbe lavoro…”
    Dopo queste due affermazioni, si necessita di una poderosa terapia d’urto: na sonora toccata de m-roni!!! Aggiungo che noi abbiamo fatto veramente il minimo necessario, ovvero fare una cronistoria che almeno si venga informati.
    Se anche questo è visto come una cosa rivoluzionaria siamo a posto... la cosa auspicabile è che la trasparenza, sia a livello locale che oltre, diventi l’ordinarietà. È sicuramente positivo leggere tanti commenti validi, però molti sono anonimi e raramente seguono delle azioni concrete. Pertanto si spera che il dissenso vada oltre le tastiere, anche perché cari ragasssi... meno siamo e più c’è la possibilità di corromperci: se passando da Casotto vedete una Tesla nuova fiammante.... Ocio!!! :-))

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  11. Pasquino, quante verità dici.
    Ti voglio, però, farti le seguenti precisazioni.
    Le aziende manifatturiere vicentine certificate ISO 9001 (qualità) sono molte, quelle certificate OHSAS 18001sono pochine, quelle, invece, certificate ISO 14001 si deve cercarle con il lanternino. Credimi, ha dati abbastanza aggiornati, è solo da qualche anno che sono in pensione.
    Nei forni delle aziende siderurgiche della piana di Velo non si brucia “polverino”, né carbone, né petrolio e suoi derivati, né pellet o legno e nemmeno plastica o carta. L’unico combustibile usato è il gas metano. È vero, consumano una grande quantità di ossigeno, prodotto, non bisogna dimenticarlo, anche dai nostri boschi che aumentano in estensione di anno in anno.
    Per quanto riguarda l’efficienza dell’USL, o dell’ARPAV, mi sembra di essere stato chiaro, è da anni che, sul lavoro, evidenziavo ai miei interlocutori, lo spropositato numero di agenti, presenti nell’Altovicentino, caratterizzato peraltro da una miriade di aziende, preposti al controllo sul rispetto delle norme sul Codice della strada (vigili, carabinieri, polizia, forestale, guardia pesca provinciali, ecc…) contro i quattro-gatti dell’USL di Thiene, con compititi di vigilanza sul rispetto delle leggi in tema di sicurezza dei lavoratori e di rispetto dell’ambiente.
    Per quanto riguarda la mafia, si deve stare attenti al significato delle parole.
    La mafia non è solo corruzione, malavita e omertà.
    Nella mafia esiste un “codice d’onore” particolare, a cui tutti gli adepti devono sottostare. Il codice d’onore caratterizza lo “stato Mafia”, nelle sue varie denominazioni, all’interno dello Stato, dissociandosi dallo stesso.
    Le Mafie sono ben diverse dalla banda Maniero del Brenta, sgominata immediatamente. Le Mafie, dall’unità d’Italia a tutt’oggi, hanno superato indenni lo scontro immane con lo Stato italiano. Basta ricordare i massacri della popolazione di interi paesi compiuti dai Piemontesi in Sicilia, ovvero i tentativi di inquinamento/coinvolgimento, attraverso l’assunzione dei meridionali nella pubblica amministrazione, compiuti dal fascismo e dalla DC.
    Non vorrei che, parlando e sparlando dell’inquinamento delle aziende esistenti, si mandi il tutto in vacca e con fatalismo si accetti la costruzione del calcificio a poche centinaia di metri da casa nostra.

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    1. Masiero l'ho nominato per esemplificare quello che gli "organismi" sanno e non sanno, come fu con
      Totò Riina, capomafia riconosciuto. Vuoi che si parli di Mangano/Dell'Utri/Berlusconi? O pensi che
      un ripetiore Mediaset avrebbe resistito UN GIORNO in Sicilia-Calabria eccetera? O vuoi le prescrizioni "abbuonate" ad Andreotti?
      Non pensare che le forge inquinino solo dai fumaioli...

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  12. Quante parole al vento!
    Due sono le cose sulle quali l'amministrazione comunale di Valdastico si deve concentrare:
    1) mettere definitivamente a tacere tutte le paure che, questa malefica decisione di volere costruire un calcificio
    in valle, ha generato;
    2) chiedere, immediatamente, al cavatore il rispetto dell'accordo per gli anni futuri e quel milione di euro che il comune avanza da anni.
    Saremo così tutti più sereni ed il comune avrà più euri per farci pagare meno tasse, dare gratuitamente alcuni servizi tipo il trasporto scolastico e dell'asilo e per fare qualche intervento di manutenzione indispensabile, come avviene nel comune di Posina.

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  13. La sera della presentazione del libro a Forni, il sindaco Gugliemi, presente, mi ha avvicinato; non ho capito se incontro cercato o casuale. Ovviamente il mio primo pensiero è andato al suo dovere di agire CONTRO l'ipotesi "calcificio", e su questo l'ho "testato" (argomento degli incontri per la formazione delle liste; aggiornamento recente sulla sua inerzia avuto da Augusto). La sua risposta: oh, non devo fare nulla, è tutto a posto così.
    Insisto, perché mi par di capire che la ditta abbia corretto la mira, giocando sulla definizione "impianto di cava" . Allora Gugliemi replica che è il segretario che gli ha detto così, che è tutto a posto, è sufficiente il NO di quel sessantesimo giorno, inviato per posta certificata. Insisto, perché il Suap aspetta una relazione da parte della Amministrazione, le "carte" la ditta certamente le sa impastare… e poi in ogni caso, una relazione da opporre alla richiesta di VIA del calcificatore è sempre utile, pur non fosse necessaria. Difesa finale del sindaco: non ho nessuno in grado di prepararmi una relazione al riguardo… Risposta mia: lo sai bene che, al bisogno, per il bene della Valle, hai la mia piena disponibilità, quindi aspetto… Risposta finale sua: anche io voglio il bene della Valle.
    (Poi Augusto mi ha informato che anche loro tre si erano proposti per preparare detta relazione, come riportano nella "lettera aperta" ).

    A mio cugino Giulio, consigliere, ho raccomandato di darsi da fare, contro questa manifesta inerzia; perché il problema è urgente, ed è colpa anche del Consiglio se il sindaco lascia decorrere i termini senza opporsi alla richiesta di VIA.
    Ovvio che la raccomandazione è retorica se non seguono fatti, ma se ha bisogno di suggerimenti siamo pronti.
    Mi permetto ancora di insistere: all'inerzia delle Amministrazioni si risponde con l'azione dei Comitati.
    600-700 firme contrarie, cioè oltre il 50%, sono una forza notevole per un Comitato.

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  14. Mi fate ridere e soprattutto ridono tutti quelli a pro con i vs commenti per dimostrare la vs conoscenza che non serve a niente solo belle parole. Ci vogliono le palle che vedo non ci sono

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    1. Ride bene chi ride per ultimo.
      Tirale fuori le tu palle, furbacchione.
      Le conoscenze e le belle parole servono anche a dimostrare al sig. Fassa che non tutti in valle sono ignoranti, come da lui ritenuto.

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  15. qualcuno sa cosa ha fatto o intende fare il sindaco e l'amministrazione in merito alla lettera distribuita di recente sulla problematica del calcificio?

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  16. Tirar fuori le palle, specie se non c'è un adeguato e indispensabile accessorio a corredo, può rivelarsi un esercizio velleitario e financo sconveniente. Per il riverito Signor Fassa i nostri gioielli non sono quelli,...ma i nostri sassi.

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    1. Mi hanno sempre detto che sono gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia pensando di nascondersi, ma rimanere zitti, pensando di scaricare le responsabilità ad altri per ciò che potrebbe accadere , è un atteggiamento che si può definire con altri aggettivi !!!!

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  17. Lette e considerate tutte le dissertazioni su questa pagina, mi sento di sottolineare e condividere senza eccezioni quanto scritto da Pasquino (che poi non si chiama proprio cosi' , facile capirlo). Per cui val la pena rileggere quanto ha scritto, e magari impararlo a memoria. Poi condivido - sempre anonimamente ma in sincerita' - tanti altri interventi ragionevoli e ben fatti. Di certo non e' piu' tempo di tergiversare . Grazie dell'attenzione.

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  18. Al Sindaco e a tutti gli amministratori comunale, tutti assieme, dobbiamo chiedere di non tergiversare ancora sul calcificio e di dare una risposta inequivoca che deve essere un no al calcificio e chiedere al cavatore quella montagna di centinaia di migliaia di euro, che il comune avanza.
    Perchè è tutto così difficile?
    Qualche frequentatore del blog ha idea del perchè non si curano gli interessi di noi cittadini?

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  19. Caro anon. delle 1824.Se n on vengono fatte le cose con onestà e trasparenza, penso sia legittimo pensare che ci sia in ballo qualcosa di poco chiaro, se non anche di peggio ...........

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  20. Carissima CARLA , mi sembra che la questione calcificio sia ancora attuale, Scusa se mi permetto, ma penso sarebbe opportuno posizionare il post verso inizio pagina, anche per non lasciar '' morire '' la problematica, come invece spera l'attuale amministrazione , giocare sul tempo per far passare tutto in sordina. Grazie

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  21. Forse stanno pensando di far tornare i conti del bilancio comunale con le entrate del calcificio perchè, si sussurra, abbiano trovato la cassa vuota e con fornitori ancora da pagare.

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  22. Non è un mistero che hanno valutato la possibilità di "svendere" la valle per far cassa.
    (e forse questa possibilità la stanno valutando tuttora..)
    Ma a questo punto perchè non proporci anche per il deposito delle scorie nucleari, vi assicuro che le entrate sarebbero superiori!!
    Su questo aggiungo solo che ci sono tantissimi comuni che non hanno avuto attività di cava e relative entrate, ma nonostante questo non cedono a richieste che vanno contro il volere della gente..

    Faccio ora un breve riepilogo sulle risposte avute:
    Nessuna risposta dal Comune riguardo la nostra lettera alla cittadinanza.
    Il giorno 27/04 abbiamo anche chiesto copia del documento depositato al SUAP dal geometra comunale, anche su questa richiesta, al momento non risulta pervenuta nessuna risposta.

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    1. Domanda forse da profana....Considerato l'immobilismo e il mutismo della attuale amministrazione che nulla risponde ai promotori del "NoCalciFassa", pur consapevole che molti cittadini di San Pietro hanno qualcosa da ridire anche sulla precedente amministrazione, non si potrebbe comunque lasciar da parte i vecchi sassolini nella scarpa e chiedere alla minoranza, come fatto in novembre, la convocazione di un consiglio/riunione straordinario facendo leva appunto sulle richieste di chiarimenti da parte della popolazione? Se noi diamo il voto affinchè ci amministrino, penso debbano dimostrarci di farlo. Chiedere è lecito, rispondere è cortesia. E su questo tema non si scherza. La responsabilità resta comunque loro....
      Gioska, tu che sei sul pezzo, pensi sia possibile fare questo?

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    2. Chiedere è lecito rispondere è cortesia... Con questa frase spesso un mio ex collega riusciva a procurarci del bon vin...
      Ricordi a parte, stiamo valutando anche la strada che suggerisci.

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  23. Non è una novità che tantissimi comuni , abbiano buchi di bilancio. Il governo centrale ( per così dire) continua a tagliare le sovvenzioni ai comuni , di conseguenza ,per continuare a trovare le risorse , le amministrazioni locali tassano , tassano , tassano e cosa ancora peggiore, svendono i loro ‘’ tesori’’ ai speculatori e arraffoni . Chi svende terreni, chi edifici pubblici, CHI LA SALUTE DEI SUOI CONCITTADINI. Se la nostra Amministrazione non si opporrà con decisione al progetto Fassa, sappiamo bene dove collocare , nella graduatoria, il Sindaco e i suoi consiglieri. Ora , se al bilancio mancano tanti soldi, perché non gettare la spugna e delegare il commissario a risolvere le rogne. Così tutti ne escono a testa alta , senza dover girarla dall’altra parte per evitare spiacevoli commenti . L’onorabilità ha ancora un suo valore!!!

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  24. Caro an. 14.20 non sai neanche di che parli, un comissario? Se arriva questo sai cosa fa? e' semplice fa quadrare i conti in brevissimo tempo, ma come. Taglia il personale ed elimina certi servizi, anche primari, vedi mense, asili, ecc. Vorresti questo? be io no....

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    1. Caro Frattone, un eventuale commissario prefettizio avrebbe ben poco da tagliare perché i servizi sono quasi ridotti all'osso. Anzi sono convinto , che non servirebbero le elemosine del cavatore e di eventuali altri, ma ci sarebbe l'intervento della Regione o dello Stato, con qualche voce a doc, per ripianare i debiti ( come in tante altre Amministrazioni locali ). Una cosa è certa: un commissario non avrebbe nessun interesse alla realizzazione di un calcificio o di una cava.

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  25. Siete bravi a parlare quando vi toccano nel vivo, del vs piccolo orticello. Nel post sulla terra dei fuochi, come ho detto nessuno a fatto un commento a riguardo, di disappunto, una protesta, perche' non ci riguarda, perche' e' distante da noi, non sapendo che la terra dei fuochi e' anche qui da noi. Quanta ipocrisia

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    1. Se ti riferisci che la terra dei fuochi , è presente anche da noi , alludendo all'inceneritore di Schio, concordo con te. Sicuramente le polveri del termovalorizzatore arrivano anche nella nostra Valle. Se però aggiungi anche un'altra ciminiera simile che fuma, caspita , non potrai dire che la nostra aria migliora....Purtroppo ,per i nostri polmoni, le conseguenze si vedranno nel tempo.

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  26. Le palanche per sistemare tutto, il bilancio comunale attuale e quelli futuri, i servizi, gli investimenti ed altro ancora, ci sono e sono le palanche che il cavatore non ha versato al comune, complici le passate amministrazioni, inerti o forse ..............!

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    1. Allora, se così è , e il cavatore non vuole saldare il dovuto, bisogna fare istanza di sequestro della cava , con tutti i suoi macchinari. Vedrai che allora i soldi saltano fuori.......

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  27. Se insistono a volere il calcificio e non chiedere al cavatore quanto spetta al comune prima o poi dovranno fare fagotto.
    Si resta attoniti di fronte a tanta ignavia amministrativa non riuscendo ad individuare alcun motivo plausibile a tale comportamento perchè, per chi scrive, tutte le scelte del comune devono convogliare in unico punto, il bene per tutta la comunità.

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  28. Indiscrezioni molto attendibili mi dicono che il Fassa ha acquistato tutta la Cava e per questo voglia far passare il calcificio come impianto di cava (come letto anche ad inizio Blog). Questo permette di bypassare Il Comune di Valdastico.
    Le stesse indiscrezioni mi informano che è in atto un dialogo con il Comune di Pedemonte per fare il calcificio in territorio di Pedemonte.
    Cari amici, il Fassa non molla, l'Amministrazione di Valdastico è assente e quella di Pedemonte è alla finestra.

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