sabato 30 maggio 2015

AGORA' - 3 --


51 commenti:

  1. Bravo Barbacan, cara Ada non ci interessa dove e quando sei nata, chi sei o cosa fai o dei tuoi figli o nipoti, se tutti scrivessimo la ns biografia sai che blog. Se qualcuno ti attacca contro rispondi con risposte dirette agli stessi in modo diretto e semplice, senza partire dalla tua nascita e elencando cosa fai o non fai per il sociale. Ci sono altre persone che fanno come te o di piu' ma non lo sottolineano a ogni occasione, perche' quello che si dona gratuitamente ( che sia tempo, denaro, lavoro ecc.) non va mai detto dalla persona interessata.

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  2. Bravo ghiaino, pienamente d' accordo. Anche se la signora non deve rispondere dell' operato del proprio fratello. Ma gli consiglierei di commentare il vangelo della domenica e di fermarsi li.

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  3. Ben. Vedo che altri capiscono

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  4. Ciò tusi, ..mi a a sarò anca un fanfaronico, ma valtri che gusto ghe catèu a spuar intel turibolo? Asséla in pace sta pora Ada, cossa ve garala fato de cussita teribile, moléghe de tempelàrla. Se tuti dovissimu rispondere anca pai parente pò, ...a starinti frischi. Dei,nemo, ahn,.. un fià de cavalleria. Si tratta pur sempre di una gentile signora alla qual s'addicon sol camelie e giammai contumelie.

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  5. L'amministrazione sta facendo gli ultimi controlli sui conti pubblici perche' stanno ricevendo ancora richieste di conti da pagare di qualche anno fa ma a breve sarete tutti invitati ad una pubblica riunione e vi sara' presentata la reale situazione del pubbliche finanze e con ogni probabilita' ci sara' da ridere, ma sopratutto da piangere.............tanto.
    Ancora qualche giorno di pazienza e a tutti, un a rivederci in quella occasione.

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    1. Allelluyahhhh!!!!!!!!!!
      Siamo tra il cavallo e l’asino. Ecco di seguito i tempi di gestazione di alcuni simpatici animali:

      20 GG TOPO
      30 GG CONIGLIO
      35 GG LEPRE,MARMOTTA
      38 GG CANGURO
      42 GG CASTORO
      51 GG VOLPE
      58 GG GATTO
      63 GG CANE,LUPO
      90 GG LEOPARDO
      105 GG LEONE,TIGRE
      112 GG MAIALE
      150 GG PECORA
      210 GG ORSO.SCIMPANZE
      230 GG IPPOPOTAMO
      240 GG CERVO
      275 GG DELFINO
      280 GG BOVINI
      305 GG BALENA
      336 GG CAVALLO
      362 GG ASINO
      435 GG GIRAFFA
      600 GG ELEFANTE

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  6. Per quello che scrive, alla signora Ada si può attribuire un animo sensibile ed una gentilezza squisita. I commenti denigratori e sguaiati riportati qui sopra, invece, mi sembrano tanta cacca, che non sporca assolutamente la signora Ada, ma fa godere e inzacchera solo i maiali rivoltanti che la producono.

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  7. Denota incongruenze ed incoerenze su chi intende indicare vie maestre

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    1. Qui sine peccato est vestrum, primus lapidem mittat.
      Lapis o ghiaino?...mhhh, .. forse meglio il ghiaino, fa meno male!

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  8. Sponcio, se te conossi pocheto l'aministrasion de prima e sta ultima, par el momento, sospendi le tue facezie, anche se a volte sinpatiche e vien anca ti ala riunion che te trovare' materia par tegner bagolo par setimane .

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  9. Cara Ada, non rispondere più a queste meschine richieste fatte da anonimi che addirittura pretendono che tu risponda dell'operato di tuo fratello, e poi ti dicono dove puoi o non puoi commentare..

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  10. Sia lodato Gesu' Cristo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Saro' anche curioso di questa riunione che e' da quel po' che l'han promessa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Come scrive don sponcio siamo tra il cavallo e l'asino come tempi di gestazione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Ma, qualcosa del genere non era già stata scritta in passato??????????????????????????????

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  11. Cara Ada, puoi postare quello che vuoi non solo vangelo o solo amo la mia terra, ma sopratutto quando ci si lamenta dell'amministrazione della quale fa parte tuo fratello.
    Ricorda che se ami la tua valle anche gli altri la amano come anche tanti altri fanno opere di bene senza tanto sbandierarle. Non sappia la tua destra cosa fa la tua sinistra. L'hai letto da nessuna parte?

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  12. 1) In questi ultimi anni ogni tipo di informazioni che dovrebbe aver danneggiato la struttura del Sistema fino alle sue fondamenta, è stata resa pubblica, eppure questa stessa struttura continua a essere intatta senza neppure un graffio superficiale. Questo rende palese un fatto veramente preoccupante che sta sotto il nostro naso e al quale nessuno presta attenzione. Il fatto che CONOSCERE LA VERITA’ non importa a nessuno, sembra incredibile, ma i fatti lo confermano giorno dopo giorno. L’informazione non è rilevante. Rivelare i più oscuri segreti e renderli di dominio pubblico non produce nessun effetto, nessuna risposta da parte della popolazione per quanto i segreti siano terribili e scioccanti. Per decenni abbiamo creduto che chi lottava per la verità, gli informatori capaci di svelare fatti nascosti o mettere in piazza i panni sporchi potevano cambiare le cose, potevano alterare il divenire della storia.
    Siamo cresciuti in realtà, con la convinzione che conoscere la verità era cruciale per creare un mondo migliore e più giusto e di chi lottava per rivelare il nemico più grande dei potenti tiranni. E forse per un periodo è stato così. Oggi, però, "l’evoluzione" della società e soprattutto della psicologia di massa ci ha portato a un nuovo stato di cose: uno stato mentale della popolazione che non avrebbe osato immaginare il più alienato dei dittatori. Il sogno di ogni tiranno della faccia della terra: non dover nascondere né occultare niente al suo popolo. (1 segue ..//..)

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  13. Sempre sia lodato, anonimo 6.10, ricordandoti però che sarà la prima volta che una amministrazione comunale di Valdastico riferirà alla popolazione tutti i problemi che ha trovato e tutte le risorse economiche che non ha trovato e che stanno mettendo in gravi difficoltà il percorso amministrativo e che, sempre lodando il Cielo, anche tu sarai chiamato a ripianare.
    Buona giornata.

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  14. è veramente triste leggere certi commenti e oltretutto anonimi che offendono le persone ,tirando in ballo amministrazione comunale ecc. Non abito più in valle da tanto tempo per necessità purtroppo ,ma vedo che cambiano le generazioni .ma la cattiveria, le rivalità ,l'odio Pedescala S. Pietro ,destra Astico sinistra Astico restano ataviche . E poi ci stupiamo se al governo niente funziona, basta guardare in realtà piccole come il vostro Comune che cercano di infangare e non cercano di impegnarsi per migliorare o anche solo a consigliare . In quanto alla Vostra amministrazione che alcuni dicono non fa niente ,tranquilli vi assicuro che è così in molti comuni d'Italia anche nel mio e la colpa è del governo e non dei poveri amministratori locali . Tempo qualche anno e di sicuro il Comune di Valdastico e altri piccoli comuni saranno assorbiti in un unico grande Comune e allora penso le cose cambieranno e forse tornerà un po' di armonia tra paesi .

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    1. Pienamente d'accordo! Una valle di baruffanti siamo e sempre lo saremo!

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  15. 1) Poter mostrare pubblicamente tutta la sua corruzione, malvagità e prepotenza senza doversi preoccuparsi di alcuna risposta da parte di quelli che opprime. Questa è la realtà del mondo in cui viviamo. La cittadinanza ha risposto al massimo con "l'esercitare il legittimo diritto di manifestazione", un’attività molto simile a quella che fa la massa quando la sua squadra di calcio vince una competizione ed esce per strada a celebrarla. Nessuno ha fatto niente di effettivo per cambiare le cose, salvo un piccolo spuntino. Consideriamo il caso dello sport di massa, sotto pressione per il sospetto di corruzione, di manipolazione di dopaggio e per la molto probabile adulterazione di tutte le competizioni sotto il controllo commerciale delle grandi marche. Nonostante questo, continuano ad apparire in televisione con un seguito sempre più numeroso. Tutto ciò si impoverisce davanti alla gravità delle rivelazioni di Edward Snowden e confermate dai governi in causa che ci hanno detto in faccia alla luce di riflettori che tutte le nostre telefonate , le attività sui social networks, il nostro navigare in Internet è controllato e che ci stiamo dirigendo inesorabilmente verso l’incubo del Grande Fratello vaticinato da George Orwell nel "1984". E la cosa più allucinante è che "una volta filtrate" queste informazioni, nessuno si è preoccupato di ribatterle. Tutti i mezzi di comunicazione, i poteri politici e le grandi imprese di Internet implicate nello scandalo, hanno confermato pubblicamente come un qualcosa di reale e indiscutibile questo stato di sorveglianza. L’unica cosa che hanno promesso, in maniera poco convincente e a mezza bocca che non continueranno a farlo…e si sono permessi anche di darci alcuni dettagli tecnici! E quale è stata la risposta della popolazione mondiale quando è stata rivelata questa verità? Quale è stata la reazione generale di fronte a queste rivelazioni. Tutti continuano ad essere assorbiti dal loro smartphone, continuano a rotolarsi nel dolce fango dei social network e continuano a navigare nelle acque infestate di Internet senza muovere nemmeno una falange di un dito. A cosa serve, allora, dire la verità? Non inganniamoci da soli per quanto sia duro accettare tutto questo. Affrontiamo la realtà così com’è. Nella società attuale, conoscere la verità non significa nulla, Informare sui fatti che veramente succedono, non ha nessuna reale utilità; anzi la maggior parte della popolazione è arrivata a un livello tale di degradazione psicologica che la rivelazione della verità e accedere all’informazione, rafforzano ancora di più la loro incapacità di risposta e l’inerzia mentale. (continua..)

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  16. Giovanni, forse hai commesso un errore nello scrivere.
    La cattiveria, le rivalità, l'odio va riscritta all'inverso e non come l'hai scritta tu, Pedescala S.Pietro ma, da sempre, S.Pietro Pedescala.
    A buon intenditor.....

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  17. Ecco, vedete, la PUNTUALIZZAZIONE di cui sopra (che si poteva benissimo tralsciare) e che nessuno avrà fatto caso, CONFERMA il pensiero di Giovanni.

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  18. Per amore di verità si scrive questo ed altro.

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  19. La grande domanda è: perché? Che cosa ha portato tutti noi a quest’apatia generale? E la risposta, come succede sempre quando ci rivolgiamo domande di questo tipo, è tra le più inquietanti. Ed è in relazione con il condizionamento psicologico cui è sottoposto l’individuo della società attuale. I meccanismi che disattivano la nostra risposta quando accediamo alla verità per quanto scandalosa possa essere, sono semplici ed effettivi. E sono nella nostra vita quotidiana. Tutto si basa su un eccesso d’informazione. E’ un bombardamento degli stimoli così esagerato che provoca una catena di avvenimenti logici che finiscono con lo sfociare in un’effettiva mancanza di risposta: in pura apatia. Indubbiamente, in tutta la storia dell’umanità, apparteniamo alla generazione che ha la capacità più grande di elaborare informazioni a livello celebrale, con potere di differenziare soprattutto a livello visivo e auditivo. Man mano che nascono e crescono nuove generazioni acquisiscono una maggiore velocità di percezione dell’informazione. Una dimostrazione di quanto affermato la ritroviamo nel cinema. Guardate un vecchio film western di John Wayne, una scena qualsiasi di azione per esempio una sparatoria. E poi guardate una scena di sparatoria o di inseguimento di macchine di un film odierno. Una qualsiasi scena d’azione di un film attuale è piena di successioni rapidissime di primi piani di breve durata. Solo in 3 o 4 secondi si vedranno diverse figure: il volto del protagonista che guida, quella del compagno che grida, la mano sul cambio della macchina, il piede che spinge il pedale, la macchina che schiva un pedone, l’inseguitore che slitta, il cattivo che afferra la pistola, che spara dal finestrino, ecc... e ogni primo piano sarà durato al massimo una decina di secondi. Le immagini si succedono a tutta velocità come gli spari di una mitragliatrice. Eppure siete in grado di vederle tutte e di elaborare il messaggio che contengono. Adesso rivedete il film di John Wayne. Non troverete successioni di scene a ritmo di mitragliatrice, ma successioni di scene dalla durata più lunga e con un campo visivo più ampio. Probabilmente uno spettatore dell’epoca di John Wayne si sarebbe sentito male vedendo un film attuale poiché non era abituato a elaborare tanta informazione visiva a tale velocità. Questo è un semplice esempio del bombardamento di informazioni cui è sottoposto il cervello di ognuno di noi oggi rispetto a quello di una persona di cinquant’anni fa. Aggiungeteci tutte le fonti di informazioni che ci circondano, come la televisione, la radio, la musica, l’onnipresente pubblicità, i segnali del traffico, i diversi tipi di abbigliamento che indossano le persone che incrociamo per la strada e che rappresentano ognuna di loro, un codice linguistico per il tuo cervello, l’informazione che vedete sul cellulare, sul tablet, in internet e inoltre i vostri impegni sociali, le fatture, le preoccupazioni e i desideri che hanno programmato tu avessi, ecc. ecc. …Si tratta di un’autentica inondazione di informazione che il vostro cervello deve elaborare continuamente. Tutto questo con un cervello della stessa misura e capacità di quello spettatore dei western di John Wayne di cinquant’anni fa. Per quanto ne sappiamo, sembra che il nostro cervello abbia la capacità sufficiente per percepire tali volumi di informazione e comprendere il messaggio associato a questi stimoli. Il problema quindi non sta lì. Infatti, sembra che il nostro cervello ne goda poiché ci siamo trasformati in tossicodipendenti degli stimoli. (continua..)

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  20. Speriamo che la riunione la facciano ad agosto. E gli addetti ai lavori sapranno anche il perchè!

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  21. 4) Il problema quindi non sta lì. Infatti, sembra che il nostro cervello ne goda poiché ci siamo trasformati in tossicodipendenti degli stimoli. Noi ci scontriamo con i nostri limiti quando dobbiamo valutare l’informazione ricevuta, cioè quando arriva l’ora di giudicare e analizzare le implicazioni che comporta. Questo succede perché non abbiamo il tempo materiale per fare una valutazione profonda di quell’informazione. Prima che la nostra mente, da sola e con i criteri chele sono propri, possa giudicare in maniera più o meno profonda l’informazione che riceviamo, siamo bombardati da un’ondata di stimoli che ci distraggono e inondano la nostra mente. E per questa ragione che non arriviamo a valutare nella giusta misura l’informazione che riceviamo per quanto importanti siano le implicazioni che comporta. Immaginiamo una persona molto introversa che passa la maggior parte del suo tempo rinchiusa in casa. Praticamente non ha amici e non intavola relazioni sociali di nessun tipo. Supponiamo adesso che questa persona vada al supermercato a comprare una bottiglia di latte e quando va a pagare gli cade per terra e la rompe causando grande scompiglio e macchiandosi i vestiti sotto gli occhi di tutti e della cassiera. Quando questa persona torna a casa, isolata com’è e senza uno stimolo sociale, darà probabilmente un gran valore a quanto avvenuto al supermercato. Si domanderà perché gli è caduto il latte e quale movimento falso abbia fatto perché questo avvenisse; si domanderà se la colpa fosse sua, o della bottiglia che era troppo spigolosa; nella sua testa analizzerà lo sguardo della cassiera e i gesti e i commenti di ogni cliente; osserverà anche le macchie sui vestiti e tenterà di indovinare ciò che hanno pensato gli altri di lui. Si sentirà ridicola e giudicherà quel fatto meramente aneddotico molto più importante di quanto lo sia stato in realtà. Solo perché quella situazione ridicola al supermercato sarà il grande avvenimento del giorno o della settimana. E forse non lo dimenticherà mai per tutta la vita. Adesso sostituiamo la persona introversa e senza relazioni con un modello opposto. Una persona estroversa che passa tutto il giorno circondata da una gran quantità di persone e di fatti, interagendo freneticamente con clienti e compagni di lavoro, che parla al telefono, organizza incontri, compra, vende, fa riunioni, ride, si arrabbia e termina la giornata bevendo un bicchiere con gli amici. Supponiamo che questa persona va a comprare il latte e anche a lei cade la bottiglia causando un gran scompiglio e macchiandosi i vestiti. La sua valutazione dell’accaduto sarà solo aneddotica poiché rappresenta un evento in più tra tutti quelli a carattere sociale che sperimenta durante la giornata. E in poche ore se ne sarà dimenticata. Una persona della società attuale, assomiglia molto al secondo modello, sottoposta a una grande quantità di stimoli sensoriali, sociali e linguistici. Per noi, ogni informazione ricevuta è rapidamente digerita e dimenticata, portata via dalla corrente incessante dell’informazione che entra nel nostro cervello come un torrente. Perché viviamo immersi nella cultura del "twit", un mondo dove ogni riflessione su un evento dura 140 caratteri. E questa è la profondità massima cui arriva la nostra capacità di analisi. E’ per questa ragione, per la nostra impotenza di valutare e giudicare da soli il volume di informazione al quale siamo sottoposti, che l’informazione che ci è trasmessa, porta incorporata l’opinione che dobbiamo averne, cioè quello che dovremmo pensare dopo aver realizzato una valutazione approfondita dei fatti, cioè chi emette l’informazione risparmia al ricevente lo sforzo di dover pensare. Questo è il procedimento che utilizzano i grandi mezzi di comunicazione e in un mondo di individui autenticamente pensanti sarebbe tacciato di manipolazione e lavaggio del cervello. La televisione è un esempio lampante. (continua..)

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    1. “O'Brien sorrise debolmente. «Non sei un metafisico, caro Winston» disse. «Fino a questo momento non hai mai riflettuto su che cosa si intenda per esistenza. Mi esprimerò quindi in termini più precisi. Il passato esiste concretamente, entro lo spazio? Esiste da qualche parte, in qualche luogo, un mondo di oggetti solidi nel quale il passato stia ancora accadendo?» «No.» «E allora dov'è che il passato esiste, ammesso che esista?» «Nei documenti. Sta scritto.» «Nei documenti. E poi?» «Nella mente, nella memoria degli uomini.» «Nella memoria. Noi, il Partito, controlliamo tutti i documenti e la memoria di ogni singolo individuo, pertanto controlliamo il passato. Non è così?» «Ma come potete impedire alle persone di ricordare le cose?» gridò Winston, dimenticandosi per un attimo del quadrante. «È un atto involontario, che non dipende dal nostro controllo. Come potete controllare la memoria? La mia non l'avete controllata!» I modi di O'Brien si fecero di nuovo bruschi. Appoggiò la mano sul quadrante.
      «È proprio il contrario» disse. «Sei tu che non l'hai controllata, ed è per questo che ora sei qui. Tu sei qui perché non sei stato capace di essere umile, di disciplinare te stesso. Non hai voluto compiere quell'atto di sottomissione che è il prezzo della sanità mentale. Hai preferito essere un pazzo, fare parte per te stesso. Solo una mente disciplinata può davvero discernere la realtà, Winston. Tu pensi che la realtà sia qualcosa di oggettivo, di esterno, qualcosa che abbia un'esistenza autonoma. Credi anche che la natura della realtà sia di per se stessa evidente. Quando inganni te stesso e pensi di vedere qualcosa, tu presumi che tutti gli altri vedano quello che vedi tu. Ma io ti dico, Winston, che la realtà non è qualcosa di esterno, la realtà esiste solo nella mente, in nessun altro luogo. Non nella mente individuale, che è soggetta a errare ed è comunque peritura, ma bensì in quella del Partito, che è collettiva e immortale. La verità è solo quello che il Partito ritiene vero. Non è possibile discernere la realtà se non attraverso gli occhi del Partito. È questo ciò che devi imparare da capo, Winston, e per ottenere un simile scopo è necessario un atto di autoannientamento, uno sforzo della volontà. Per diventare sano di mente devi umiliare te stesso.» Tacque per qualche momento, come per dare a Winston il tempo di afferrare fino in fondo quanto aveva detto.
      «Ricordi» riprese a dire «di aver scritto nel tuo diario: "La libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro"?» «Sì» rispose Winston.
      O'Brien gli voltò le spalle, quindi sollevò la mano sinistra, tenendo il pollice nascosto e le quattro dita tese.
      «Quante sono le dita che tengo alzate, Winston?» «Quattro.» «E se il Partito dice che le dita non sono quattro ma cinque, quante sono?»” "“ «Quante dita sono, Winston?» «Cinque! Cinque! Cinque!» «No, Winston, è inutile. Tu stai mentendo, tu credi ancora che siano quattro. Per piacere, quante dita sono?» «Quattro! Cinque! Tutto quello che vuoi! Ma basta con questa sofferenza!» ”“«Quante dita sono, Winston?» «Quattro. Immagino che siano quattro. Ne vedrei cinque, se potessi. Sto cercando di vederne cinque.» «Che cosa preferisci, persuadermi che ne vedi cinque o vederne veramente cinque?» «Vederne veramente cinque.» «Ricominciamo» disse O'Brien.
      Forse l'ago era salito a ottanta, o a novanta. Solo di tanto in tanto Winston riusciva a ricordare il motivo per cui gli veniva inflitto quel dolore. passi di 1984 G. Orwell.

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    2. “«Lo sai dove ci troviamo, Winston?» chiese.
      «Non lo so. Nel Ministero dell'Amore, immagino.» «Lo sai da quanto tempo sei qui?» «Non so, giorni, settimane, mesi... penso che siano passati dei mesi.» «E secondo te per quale motivo portiamo le persone in questo posto?» «Per farle confessare.» «No, non è questo il motivo. Riprova.» «Per punirle.» «No!» gridò O'Brien. Il tono della voce era mutato in maniera impressionante, mentre il volto gli si era animato e indurito allo stesso tempo. «No! Certo non allo scopo banale di estorcerti una confessione o di punirti. Vuoi che ti dica perché ti abbiamo portato qui? Per curarti! Per farti riacquistare “a ragione! Ma lo vuoi capire, Winston, che nessuno di quelli che cadono in mano nostra esce di qui senza essere stato guarito? A noi non interessano minimamente quei crimini stupidi che hai commesso. Al Partito i fatti manifesti non interessano. L'unica cosa che ci sta a cuore è il pensiero. Noi non ci limitiamo a distruggere i nostri nemici, noi li cambiamo. Hai capito che cosa intendo dire con queste parole?» Era chino su Winston.”

      Passi di: 1984. “George Orwell”

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  22. caro ribelle tutto bene quel che dici ma un po' al giorno e più corto altrimenti qui diventiamo troppo dotti. abbiamo anche da seguire facebook sai!

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    1. Va bene, andiamo a dosi omeopatiche: 10 righe al giorno.

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  23. ma che manega de stronsi spua pararia! W Ada e anca so fradelo, chi che taca come go leto, dovaria farlo con nome e anca col cognome, e lora, manega de stronsi spua pararia e anca vigliachi.

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    1. proprio ti che te si anonimo come mi, te pretendi che i altri mete el so nome e invece ti te ofendi restando inbusà stei muri come l'aspese.

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  24. Per ano 7.39 - se tu non avessi avuto il privilegio dell'anonimato, tranquillo che non avresti avuto il coraggio di offendere. Dunque il vigliacco e uno stronzo alla potenza sei tu, non perdere tempo a vendere il tuo nome!
    W comunque Ada e anche suo fratello Giulio.

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  25. La televisione è un esempio lampante. L’esempio degli onnipresenti incontri politici dove gli ospiti sono presentati come "opinionisti". La loro funzione è generare l’opinione che noi dovremmo costruire da soli. Così il bombardamento di informazione continuo e incessante nel nostro cervello ci impedisce di giudicare adeguatamente il valore dei fatti, con un criterio nostro. Ci toglie il tempo che dovremmo avere per soppesare le conseguenze di un avvenimento e lo frammenta in pezzettini da 140 caratteri e lo trasforma in un giudizio breve e superficiale. Una volta che la valorizzazione personale dei fatti è ridotta alla minima espressione, entriamo nella fase decisiva del processo, quella che è priva della nostra risposta. Qui entrano in gioco le emozioni e i sentimenti, il motore di ogni risposta e azione. Frammentando e riducendo il nostro tempo, riduciamo la carica emotiva che associamo all’informazione. (continua domani)

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    1. condivido però Ribelle, abbi pietà di noi, risparmiaci !!!!!

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  26. Ribelle na sch ianta va ben dopo che bale. Abi pietà di noi

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  27. No cari, temo che nessuno vi risparmierà. Non vi siete accorti che quando un commento eccede le 63 parole scatena il MadMax? E come un riflesso condizionato, automatico, un’evocazione satanica. Adesso mi sa ceh vi dovrete pippare fino in fondo anche il Ribelle grafomane. E per fortuna che Philuccio ha rotto il piccì. Se volete invece restare sul conciso, dovete accontentarvi dei commenti asfittici o di quelli coprolalici di qualche anonimo affetto da sindrome di Tourette. Meglio restare sullo sponcionico, più easy e meno impegnativo.

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    1. ebbene viriamo easy sul meno impegnativo e gaio Cazullo in attesa di agorà 4.
      Il passero di Lesbia:
      Il passero, delizia della mia ragazza,
      con cui suole giocare, e tenerlo in seno,
      ed a lui bramoso dare la punta del dito
      ed eccitare focosi morsi,
      quando alla mia splendida malinconia
      piace scherzare a non so che di caro
      e piccolo sollievo del suo dolore,
      credo perché allora s'acquieti il forte ardore:
      teco potessi come lei giocare
      ed alleviare le tristi pene del cuore!

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    2. To Sponcy :
      SGT con qualche TOC, e forse il sindromo di Giro/uette.
      Per me, conviene il CPC (clair, précis, concis), ma il mondo è bello perchè è vario.

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  28. Barbara da Valpegara29 maggio 2015 alle ore 15:53

    =7.39=
    Anche io dico W ADA e W GIULIO, però vorrei sapere cosa fanno per il bene della terra che proclamano di amare in ogni post. E perchè la ADA tanto gentile con i suoi tre aggettivi, 3, non interviene mai quando si critica che questa amministrazione non sta facendo niente per il bene della valle e della terra tanto amata. Non sembra di aver offeso nessuno, constatandolo.
    Forse reclamizzare la propria azienda? Ci pare poco assai! Anzi.
    Ma la verità è quella che interpreta questa Ada con i suoi vangeli?

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  29. Cari Amici , da qualche tempo vi seguo e leggo i vostri commenti sul Blog. Io , conosco la Valdastico, perché ii miei genitori venivano a trascorrervi le vacanze estive, con la tutta la famiglia al seguito. Conservo dei bellissimi ricordi , in particolare , i ragazzi e le ragazze del luogo , i quali subito , mi accettarono nel loro gruppo. Qualche anno fa ho avuto occasione di transitare in zona e ho avuto modo di apprezzare la natura incontaminata ( dispiace vedere la ‘’ferita’’ inflitta alle Marogne ) e il lento e sereno trascorrere del tempo. Purtroppo , ho appreso dei progetti ( calcifico e A31 ) che sono in corso e ne sono veramente dispiaciuto.
    Il motivo per il quale sono intervenuto, riguarda il dibattito, in merito agli interventi della Signora Ada, ( che non conosco ) e mi sembra di rivivere una spiacevole esperienza che ho vissuto in passato. Mio padre ricopriva una carica amministrativa nella Pubblica Amministrazione, e per una serie di eventi, venne coinvolto in fatti che lo costrinsero alle dimissioni , sebbene poi ,il tempo , gli abbia dato ragione del suo operato. La cosa peggiore, fu l’ inesorabile abbandono degli amici , non solo dei miei genitori, ma anche dei miei compagni, probabilmente esortati dai loro familiari. Fummo costretti a trasferirci , a causa dell’ambiente ostile che si era venuto a creare . Quell’esperienza mi lasciò il segno e ancora ora, mi sembra di udire i commenti negativi, nonostante siano trascorsi tanti anni.
    Purtroppo, come si usa dire, le colpe dei padri ricadono sui figli ,sui fratelli e nipoti. Quando vieni etichettato in un certo modo, solo i secoli fanno la differenza.

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  30. In questo dibattito degrADAto, Sponcio bello col suo spirito ADAmantino e come novello TorquemADA, sguaina la spADA per difendere la ADA. In ciò spinto dalla bADAnte preoccupata dalla brutta strADA che ha preso questa masnADA di disADAttati e del dirADArsi del rispetto dovuto alle gentili mADAme. Il blog non deve ADAgiarsi in questo andazzo né ADAttarsi a lasciare impunito il cispADAno o il transpADAno che fa il grADAsso ma non ci aggrADA per nonnulla. Che vADA per la sua strADA o si ritiri nella sua contrADA a fare un salutare RamADAn. ADA’ passà a nuttata!

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  31. Eppure Don, basterebbe che Ada o chi tale si firma intervenisse a spiegare la incongruenza grande come una casa fra il suo dire ed il nullafare addebitato alla amministrazione. Tu dirai che son fatti suoi se non interviene su certi argomenti
    ... Certo, ma non può lamentarsi delle rilevate vanterie e dei rilevati silenzi, perché a qualcuno non piace venire preso per le terga

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  32. Il sindaco di prima per dieci anni non vi ha mai informato di nulla ed ha lasciato un disastro nei conti pubblici dei quali, fra qualche giorno, questa nuova amministrazione ve ne dara' ampia contezza ed allora vi accorgerete di quanta ipocrisia vi siete nutriti.
    Perche' in tanti anni (dieci lunghi anni) non vi siete mai lamentati verso quella amministrazione?
    Perche' non avete mai preteso un rendiconto amministrativo magari anche sul ritorno dal bosco?
    Perche' non vi sono mai state rese note le vere intenzioni della Fassa Bortolo sul calcificio, visto che loro ne erano perfettamente a conoscenza?
    Perche' nessuno di voi, sagaci commentatori del blog e difensori dell'alta etica amministrativa, ha mai speso mezza parola sul barbaro comportamento dell'amministrazione passata nel non pretendere dal cavatore il rispetto
    dell'accordo sottoscritto per la restituzione di centinaia di migliaia per gli anni trascorsi e a garanzia dei milioni di euro per il futuro?

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  33. Ma se il sindaco di prima ha fatto nulla a favore del paese contro autostrada e contro calcificio, e questo altrettanto, e sa che l'autostrada passa per Pedescala, come vuoi che si dica che questo sta operando bene? Perchè mostra ai bambini la sua azienda? Valà sta bon, no sta a difendere l'indifendibile.

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  34. Buona l'iniziativa di sponsorizzare la sua attività e di farne un esempio di scuola/ azienda, però son convinto che se l'A31 passasse a fianco del suo capannone, allora la penserebbe in modo diverso. Cerchiamo di essere obbiettivi !!! Qui si tratta di conservare e difendere gli interessi di tutta la Valle.

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    1. Non vi siete accorti che ci stanno prendendo in giro !!! Non 2 -3 persone ma centinaia se non migliaia. Bell'esempio di moralità e di onestà nei confronti dei cittadini.

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  35. La montagna di euro che si sono "dimenticati" di incassare dal cavatore e quell'altra ancora piu' grande per i prossimi anni, penalizzando in modo irreparabile il bilancio comunale per lungo tempo, sono tutte colpe da
    addebitare alla maggioranza che ha retto il comune per gli ultimi dieci anni anche se, per la verita', questa storiaccia era iniziata anni prima.
    In fine per quanto concerne l'invito di birichino a "star bon" a lo informo che el trova' proprio quelo giusto.

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  36. Me xe' scapa' un verbo nell'ultima frase che completo, cosi' birichino el se fa piu' convinto.
    "Infine per quanto concerne l'invito di birichino a "star bon" a lo informo che el ga trova' proprio quelo giusto".

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  37. Vai che forse per la valle hai fatto meno mille

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  38. Qualcuno ha detto che siamo una valle di barufanti ed è vero: perché non apriamo un di battito per capire le ragioni di questa propensione? A parer mio è questione di limitatezza culturale. Voi cosa ne dite?

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