Sta
arrivando la sera, in quell’ora dove l’aria si calma, gli uccelli
si librano in cielo per gli ultimi voli, dove regna uno strano
silenzio… Qui davanti al monumento di Pedescala, osservo… La
bandiera, oggi a mezz’asta, è mossa lievemente da una leggera
brezza. Auto che passano, vita che continua in questo giorno dove
settanta anni fa, qui, tutto si è fermato… L’inesorabile passare
degli anni, non può cancellare un fatto così orribile e devastante
per una popolazione che non aveva colpa alcuna.
Solo cinque giorni fa, la bandiera italiana sventolava alta in ogni dove, segno di una liberazione che avrebbe finalmente dato inizio a un nuovo periodo: non più guerra, paura e dolore, ma solo Pace. E mentre il 25 aprile segna una data importante per tutta l’Italia, Pedescala ogni anno si prepara a rivivere una giornata di ricordi, di dolore, di preghiera, di silenzio...
Lungo il viale dei Martiri, ogni pianta porta un nome e una storia; oggi quei nomi vengono accarezzati dolcemente da una striscia tricolore. Ora è passato il momento della celebrazione, dei canti, dei discorsi, delle parole, dei nomi, dei suoni… Il silenzio che ora mi accompagna è quello che cerco per far spazio dentro di me e pensare…
Percorro lentamente il viale e leggo ogni nome, lentamente arrivo al cimitero e passo in solitudine tra le lapidi. Foto, parole, fiori, tricolori, lumi… Ecco ora è il momento giusto; lontano dal clamore e dalla confusione, qui in questo luogo di pace e silenzio, la mia preghiera sale in alto e, volgendo lo sguardo, la accompagno fino al cielo…
Se ti interessa, in questi miei pensieri non c'era alcun commento... sull'altro post c'erano commenti che ho rteputatoTristi e amareggianti. Chi gestisce il blog, e non sono io, avrà ben valutato. Ma io ci metto la faccia...tu no!Lucia Marangoni
RispondiEliminaParlate con i testimoni del tempo, alcuni sono ancora vivi, poi leggete il libro di Paolo Paoletti "L'ultima vittoria nazista" edizioni Menin (anche su ebay a euro 13.90) e verificate se quello che scrive Paoletti corrisponde a quelle testimonianze, avrete così risolto ogni vostro dubbio.
RispondiEliminaRingrazio Lucia e chi si è dato comunque la briga di rispondere alle anonime provocazioni del poveretto (è uno solo, anche se si firma con diversi pseudonimi) che dimostra di non sapere valutare situazioni e circostanze e sporca con la sua polemica momenti che devono essere di rispetto e cordoglio, a prescindere.
RispondiEliminaCaro uomo mascherato, se sai cose che altri non sanno, ti prego facci sapere!! Visto che i tuoi discorsi sembrano essere rebus, illuminaci... grazie!
RispondiEliminaCari amministratori del blog rinuncio a parlare di deiezioni e levate pure questo mio post, ma al contempo levate anche quello del carnevalesco zorro perchè sta cercando di seminare zizzania raccontando falsità.
RispondiEliminaGrazie.
Cari amici del blog, in questi giorni ho assistito a un'assurda, offensiva e triste schermaglia di accuse. Ma non avete capito che di fronte agli sciocchi, agli imbecilli ed ai malvagi, esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non interloquire con loro.
RispondiEliminaCerto Delmo, credo abbia ferito tutti. Come purtroppo hai visto non basta neanche l'indifferenza per contenerli e portarli a rispettare queste occasioni di cordoglio collettivo; quindi s'impongono azioni che abbiamo sempre cercato di evitare.
EliminaNei giorni scorsi ero arrabbiato un po' con me stesso, perche' non potevo rispondere ai commenti scritti dall' amico mascherato, perche' ho ancora un pc alimentato a carbon fossile, e ogni tanto fa i capricci. Ma mio caro amico Delmo hai ragione quando dici che la miglior risposta all' ignoranza e' rispondere con il silenzio, ma le illazioni fatte dal sig. sopracitato sono fatte a doc, studiate per portare zizzania in mezzo a noi. Fatte da una persona dall' animo controveerso, pieno d' odio e invidia, e quindi meriterebbero le giuste controrisposte. Ma visto che queste ignobili bugie con relative offese a tante persone, me compreso, visto che ero presente, sono state, giustamente, tolte mi fermo qui.
RispondiEliminaNo sta a rabiarte Bepiti. El me maestro el disea che sono i cani che si arrabbiano, gli uomini, invece, si adirano. Varda che gnanca mi a no son pì rabià con ti, setu. Desso a ghe voio ben a tuti.
EliminaHo letto il libro del Paoletti suggerito da Any del 4 maggio. Magari fosse vero quello che dice l'Any, un solo libro, però, non è sufficiente!
RispondiEliminaIl suddetto libro è privo di valore storico, pur riportando una miriade di preziose testimonianze sulla immane tragedia, comprese la circostanziata relazione delle allora forze militari alleate e le lettere di varie persone ai Direttori dei giornali.
Sono trascorsi settant’anni dall’evento e, naturalmente, non sono ancora sopiti, soprattutto tra i discendenti dei parenti delle vittime, i relativi sentimenti umani causati.
L’altra settimana, a Ponteposta, sostando davanti alla lapide commemorativa dei caduti delle due guerre e dei deportati morti nei campi di sterminio tedeschi (compreso un prete), innocenti, ma sospettati di appoggiare i partigiani, un mio coetaneo mi ha fatto osservare che, morti noi, figli dei testimoni oculari delle malvagità compiute da tanti in quel periodo, tutto sarebbe stato dimenticato. Non è vero!
Il valore della storia non è quello di ricordare testimonianze soggettive raccolte, al momento dell’accadimento, da un unico soggetto, ma quella di riportare oggettivamente i fatti accaduti, sulla base di attenti studi dei medesimi da parte di vari autori, anche attraverso, appunto, la puntuale analisi delle testimonianze soggettive raccolte dal Paoletti.
Quello che racconta Paoletti nel libro è, rigorosamente, quello che tutti i testimoni del tempo hanno continuato a ripetere per settanta anni.
RispondiEliminaConcordo con te, è vero, me lo hanno raccontato pure in tal senso mia mamma e mio suocero. Io mi riferivo solamente alla valenza storica del fatto che, purtroppo, sarà riconosciuta negli anni a venire, quando i sentimenti, perlopiù rancorosi saranno, per forza delle cose, sopiti
RispondiEliminaBeh, con le ipocrisie rilevate da PAOLETTI, resta sempre il dubbio sulla verità. Molti reticenti, molti confusi, ed in particolare Argo (Ludovico Agostini) che ha adattato le proprie testimonianze a chissà quale intento.
RispondiEliminaFa specie inoltre che in quei giorni non venga rilavata la presenza di Baston, che invece si sa essere
stato ben presente. Probabilmente era uno degli "italiani" travestiti che indicavano ai tedeschi quali case e
quali famiglie distruggere.
ho guardato ora, un po' contro-voglia...ci sono sempre commenti che non si vorrebbero leggere ed ai quali sarebbe opportuno neppure rispondere, come qualcuno ha giustamente commentato. ma fatico molto a trattenermi quando trovo il nome di papà. a suo tempo ho avuto debite puntualizzazioni con Paoletti, e sono sempre stata convinta che uno storico debba fare estrema attenzione, se si vuole definire tale, altrimenti rischia appunto di essere "soggettivo" riportando solo alcuni accadimenti e non il contesto..non sono una giovincella, ho un bagaglio di vita che, come mi è capitato ancora di sottolineare, è notevole (come quello di tutti, o quasi) per esperienze diverse. ho pur detto ancora che sono orgogliosa dei miei genitori, di papà Lodovico (Valpegara) e di mamma Giuseppina (Pedescala), delle loro storie, del loro donarsi, della loro vita; tra le mie mani, e lo dico una volta per tutte, sono passate centinaia e centinaia di documenti di ogni genere (papà arrotondava lo stipendio con il suo "lavoro" di perito, del resto eravamo cinque figli, e lo siamo tuttora grazie a Dio.. pure lui aveva studiato per corrispondenza come l'amatissimo zio Berto, e tra loro c'era un'empatia che solo tra spiriti con ideali nobili può esserci)..io sono sempre stata la sua "segretaria" tutto fare, mica poteva permettersene una per questi suoi "lavori", e lo sono stata fino al mattino del giorno in cui è partito per gli spazi dei cieli..oltre a perizie, sono passati tra le mie mani documenti appunto di ogni genere, anche di quei dolorosissimi accadimenti di Pedescala; sono depositaria di "confidenze" di nonna Caterina e nonno Giulio (genitori di mamma - ed il nonno era stato messo al muro per la fucilazione in quel giorno funesto ) , di mamma e di papà e di altre persone; per favore evitate giudizi lapidari, nessuno li "merita". fate vostre le parole di zio Berto, è l'unico commento che sento di fare mio. Ada
RispondiEliminaSi sta parlando di cose reali e riportate nero su bianco, in relazione all'argomento. O dobbiamo essere sempre ipocriti?
RispondiEliminaLe deposizioni verbali riportate da Paoletti sono là che parlano, e denunciano che ci sono verità avvolte nella ipocrisia; ecco perché i dubbi perdurano su tutta la vicenda dell'eccidio; e dei fatti successivi, per i quali Baston fu condannato, altro che emigrante! Resto convinto che fu prevalentemente una questione di invidie e vendette personali. Che poi le deposizioni di Argo siano poco limpide, come altre, è pure storia.
Turco, dici: <>. Il “probabilmente” indica una tua supposizione e come tale può essere considerata diffamazione grave, alla quale potresti essere chiamato, tu personalmente, a rispondere.
EliminaMi chiedo il motivo per cui si sporchi inutilmente di affermazioni e supposizioni malvage questo blog.
Spiegami cosa ho detto, se non quanto sta scritto nel libro di Paoletti, non confutato a quel che mi risulta. Paoletti riporta i verbali delle deposizioni dei testimoni, da cui lui, e ciascuno di noi, può trarre delle conclusioni. Dove sta la diffamazione, spiegamelo.
EliminaSe ti riferisci a Baston, invece, è vero che non viene rilevata la sua presenza in quei giorni, dal Paoletti; e che ci fosse qualche italiano ad indicare ai tedeschi questa sì, quella no, o simile, lo si trova nelle testimonianza citate dal Paoletti.
EliminaTurco bello, (ma anche Zorro e compagnia cantante) non so se l’anno prossimo il Blog ci sarà ancora; di sicuro non pubblicheremo post sull’Eccidio per farli profanare dai perfidi di turno. Avrai notato che tutti seguono il consiglio di Bepiti e Delmo ed evitano di dare spago, per cui sparare provocazioni nel mucchio lascia il tempo che trova. Se speri di poter aprire spazi di verità in questo modo, frullando insieme fra l’altro eventi e persone coeve ma non per questo coerenti, la dice anche lunga sulla tua comprensione di quei fatti. Se invece hai rivelazioni clamorose da fare: scrivi un libro, un articolo, fai una denuncia, vai da Barbara d’Urso, dalla Sciarelli, ecc.. Puoi scegliere lo strumento e lo spazio che preferisci, ma non così e non questo. Ciao.
EliminaBen detto, Gianni! Concordo ! Forse vogliono proprio che non si scriva più nulla, è demotivante....ciao,Lucia
EliminaLucia, puoi scrivere quello che vuoi, e ti arrabbi per niente. Uno che legga il libro INCONTESTATO a quanto mi risulta, di Paoletti, viene a sapere che assieme ai tedeschi che facevano fuoco e fiamme di Pedescala, c'era chi, vestito da tedesco ma parlando buon italiano, indicava loro che fare. Mi par di ricordare, non vorrei sbagliarmi, che uno di questi era alto e magro, col viso olivastro. Olivastro di natura, o artificiale? Non si sa, perchè la commissione inquirente, a quello che si deduce, non volle approfondire. Perchè non si debba parlare di queste cose, non capisco propio, e nemmeno la posizione dura che sta prendendo Gianni su questo post, dando del "perfido" a chi sugegrisce che solo eliminando le ipocrisie si può arrivare alla pacificazione.
EliminaTurco, ma sei di coccio eh! Il Blog non ha niente da difendere e non è depositario di nessuna verità su quegli eventi. Se Lucia posta un pensiero che ritengo profondo, sincero e rispettabile, ha il diritto di non vederselo commentato con le riflessioni tue e degli altri (altri?) simili che hanno qualche personale prurito da soddisfare ma che non arrivano a capire che non è questo il luogo più opportuno. Come non lo sono i post che hanno semplicemente testimoniato delle celebrazioni di pubblica rimembranza e cordoglio. Come non lo sono i post sul Vangelo della domenica, comunque la si pensi. I cimiteri sono pieni di brava gente e probabilmente anche di farabutti, ma nessuno si sogna di mancarvi di rispetto. Si chiama Civiltà.
EliminaSiamo stati spesso criticati per non censurare i commenti e sempre ribadito che accettiamo i rischio della libertà, anche se questo non sempre è compreso.
Per le generalità c’è AGORA’, dove uno va se vuole e l’eventuale polemica può circoscriversi in un perimetro che non coinvolga chi nulla vi ha a che fare.
Ci siamo capiti? Devo farti un disegnino?
Allora dovevi cancellar fin da subito tutte i post con nominato il Paoletti, caspita.
EliminaNon ho letto solo l'accorato messaggio di Lucia!
Si chiama Paolo Paoletti, ha scritto un libro, l'ha documentato con fonti, argomentato con personali e non banali considerazioni e infine pubblicato. Turco, se non sbaglio, è morto subito dopo la guerra.
EliminaCaro Gianni, ti voglio dire cos'era la censura in un regime stalinista o partigiano, non poté non rispecchiare l’evoluzione strutturale e ideologica del partito. La censura era infatti, uno dei suoi comparti principali. Da strumento di argine al pericolo controrivoluzionario alla soppressione di ogni verità storica, quindi al servizio (nel caso nostro) delle bande partigiane. Divenne, lo strumento prediletto da Stalin, da Tito e ora da te, per l’imposizione del proprio personale pensiero. Tutto questo senza alterare la sua funzione di controllo totale su ogni aspetto della vita del blog: quello di occultare la verità può considerarsi, forse, il più emblematico. Censura Gianni, CENSURA.
RispondiEliminaIl termine revisionismo indica una linea di pensiero o di condotta di chi sostiene la necessità di correggere opinioni e tesi (correnti o dominanti) in campo ideologico, politico o storico ritenute scorrette. Nel settore accademico della storiografia, il revisionismo è il riesame critico di fatti storici sulla base di nuove evidenze o di una diversa interpretazione delle informazioni esistenti. L'uso negativo del termine revisionismo si riferisce invece all'illegittima manipolazione della storia, quali il 30 aprile 1945 a Pedescala. Questa volta il giudizio non è mio, ma proviene da coloro che dalla resistenza furono "beneficiati". Una banda partigiana attaccò un reparto tedesco in ritirata (era un reparto disarmato perché in segno di resa, aveva lasciato le armi nella piazza del paese). Il gruppo dei cosiddetti liberatori, sceso dalle montagne e sparando dal paese ne uccise sette, poi secondo le abitudini, fuggì sui monti lasciando la popolazione alla mercé della rappresaglia. I tedeschi uccisero 63 persone innocenti, incendiarono il paese e dopo due giorni sotto attacco se ne andarono via. Quando si sentirono al sicuro i partigiani dopo tre giorni scesero a valle. Questo l’antefatto, tragicamente simile a mille altri. Nel 1983 il Presidente Pertini si recò a Pedescala per consegnare la solita medaglia d’oro al valore partigiano e non al valor civile. Ne ottenne un netto rifiuto con la seguente motivazione: "Spararono poi sparirono" sui monti, dopo averci aizzato contro la rabbia dei tedeschi, ci lasciarono inermi a subire le conseguenze della loro sconsiderata azione. Per tre giorni non si mossero, guardando le case e le persone bruciare. Con quale coraggio oggi si proclamano eroi e difensori di patria e libertà?
RispondiEliminaZorro perche' non te ne stai zitto una volta per tutte. Hai citato due fatti e ne hai sbagliato tre
EliminaSono uno del "Comitato Vittime Civili di Pedescala" e mi ricordo che al tempo della "contestata medaglia" all'unanimità abbiamo redatto un manifesto con il titolo "SPARARONO E POI SPARIRONO" e non rinnego niente di tutto ciò.
RispondiEliminaIo credo che nel fornitissimo archivio di Delmo Stenghele, una copia del famigerato manifesto c'è di sicuro, provate ad interpellarlo, (anche perché all'epoca credo l'abbiano stampato proprio lui e Moro).
RispondiEliminaNel frattempo, purtroppo, vi è chi scrive "w il duce 28/4/45" sulla strada vecchia prima di arrivare a Pedemonte,
RispondiEliminaquella che ora è la pista ciclabile...
Fintanto è una scritta di pennarello sul guard rail passi, ma bella in grande è proprio squallida...
Ho fatto delle foto, ma non le invio: niente pubblicità.
Ma lo sapete che in quel posto sono stati barbaramente assassinati (a colpi di piccone) il brigadiere Faggiana ed il nostro compaesano "Canarolo"? E solo perché avevano altre idee? Meditate gente meditate?
RispondiEliminaQuesta pagina avrebbe dovuto terminare con le fotografie: sono con Gianni e spero che il prossimo anno agisca come ha preannunciato. Tutte le guerre sono esecrabili, ingiuste, crudeli, e favoriscono i peggiori istinti umani; tutte hanno i loro martiri da piangere e i loro effetti secondari, quelle civili in particolare. Ma i morti ormai sono in pace, i vivi li seguiranno: perche' continuare a tener accesa la fiammella dell'odio o attizzarla? Per amor di che? Di verita', della storia? Ma quanta della storia che conosciamo e' vera ? Ognuno pianga i propri morti, in attesa di raggiungerli, e lasci che gli altri morti riposino in pace. Cio' che e' stato e' stato e niente e nessuno lo potra' piu' cambiare.
RispondiEliminaHai parlato bene Anonymous del 8/5 19.52. Ho visto il cimitero di Colleville (Normandia) giorni fà, nel quale riposano circa 10.000 giovani americani (ci sono anche nomi italiani, vecchi emigranti). Morti per colpa di chi ? Della guerra ! Erano innocenti, giovani, e sono morti per la nostra libertà. Credo che dobbiamo agire (non dico dimenticare) affinché queste cose non si ripetano sempre, lasciare l'avvenimento alla storia o al giorno del giudizio universale.
EliminaI 10.000 morti di quel cimitero hanno paternità, motivazione, ben diversa.
EliminaQuelli di Pedescala invece... e si vede alla inaugurazione della lapide nel 1954!
Scrivendo i miei più intimi pensieri, l'unico desiderio che avevo nel cuore era condividerli nel silenzio, nel ricordo, nella preghiera. Non è avvenuto e me ne dispiaccio molto: sappiate però che questo era il mio pensiero. Lucia
RispondiEliminaLusiaaaaa!
RispondiEliminaTe vui prorio sempre metarghe la peseta. Moleghe!!!!
Gentilmente mi chiamo LUCIA e permetti che su quello che scrivo IO, possa avere la possibilità di dire la mia! GRAZIE!!!
RispondiEliminaLusiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?!?!?!?!?!?!?!
RispondiElimina