giovedì 14 maggio 2015

Contra' SLAVIERO-FOZATI

Contra' Slaviero-Fozati - Valdastico

Contra' Fozati
La contra’ degli Slaviero-Fozàti, meglio conosciuta localmente come Fodàti, domina compatta come un castello medievale la valle, abbarbicata in alto ai limiti dei coltivi, sul ciglio della Val dell’Orco.  È particolarmente suggestiva perché, esposta a mezzogiorno com’è, s’impone con evidenza a chi risale la valle lungo la provinciale.


Fontana di Contra' Fozati
Venne fondata intorno al 1680 da un pastore di Rotzo, tale Giovanni Maria Slaviero, detto  Fodàto (Fozato = da Foza; con la "z" che  nella nostra parlata diventa sempre “d”). Questo soprannome, come quasi sempre capita da noi, caratterizzava infatti la sua famiglia fin da quando un suo ascendente aveva sposato una Menegatti di Foza. Vediamo ora chi abitava ai Fodàti intorno alla metà del 1800, epoca di redazione delle nostre mappe. A quel tempo la contrà contava 5 abitazioni e una stalla ed aveva la medesima struttura odierna:
Mappa catastale Contra' Fozati
  • Mappale n. 1751, stalla con fienile con porzione di corte comune: Bonifaci Veronica fu Antonio, maritata Lorenzati e figlio Narciso Lorenzati fu Fioravante. 
  • Mappale n. 1752, casa colonica: Slaviero Antonio fu Giovanni Battista;
  • Mappale n. 1753, casa colonica: Slaviero Giovanni Maria fu Antonio;
  • Mappale n. 1754, casa colonica: Slaviero Giovanni Maria fu Antonio;
  • Mappale n. 1755, casa colonica: Slaviero Giovanni Battista di Giovanni Maria;
  • Mappale n. 1756, casa colonica: Slaviero Giovanni Maria fu Antonio.
Nelle mappe l’abitato è indicato come Costa, senza ulteriori distinzioni.
Le proprietà intorno, corti, orti e campi, sono tutte variamente intestate ai medesimi titolari delle abitazioni.
Salvo la stalla con pascolo antistante, (mapp. 1750 e 1751) probabilmente pervenuti alla proprietaria per eredità trasversale, vediamo che la contra' è saldamente in mano alle sole famiglie Slaviero e ciò avvalora il fatto che l'abitato sia stato fondato dal loro capostipite, oriundo da Rotzo e insediatosi qui alla fine del milleseicento. 
A quell’epoca dovrebbe risalire anche il capitello della Madonna, che domina sia la Strada Nova, sia il vecchio salìso che conduce serpeggiando in contra’, rimasto ormai uno dei pochi tratti a selciato sfuggito ad asfalto e cemento.
Capitello dell'Immacolata
Se non ricordo male, quando da bambino la parete di quel vecchio capitello costituiva per noi un’ardita palestra di arrampicate, si leggeva sul muro ancora una consunta dedica del fondatore della contrà, mi pare: "Jo. M. Slaverius fecit…A.D. J6...." Un altro e più moderno capitello, dedicato all’Immacolata, venne edificato nel 1954, centenario della proclamazione del dogma, sulla sottostante piazzola a cura delle tre contrade di Costa, Fodàti e Furlàni a rinnovo di quell’antico affidamento.
Gli Slaviero abitarono per secoli la contra’, diffondendosi poi nelle contigue Costa e Furlani ed in paese. Oggi sono stabilmente residenti in loco solo 3 famiglie che continuano a  prendersi cura del sito e delle sue pertinenze con amorevole cura, come anche chi torna  solo saltuariamente nelle case avìte.
Mappa d'avviso (1809)
L’abitato è servito dalla vicina sorgente alla testata Valle Dell’Orco, attualmente imbrigliata nell’acquedotto, posta sul sentiero che conduceva, attraversndo le vanezze, alla Val del Crearo e da lì in centro paese.
Mi è sempre piaciuta questa contra’, che ha saputo mantenere una sua originalità. Dalle smodate abbeverate di bambino alla sua fresca sorgente, al caratteristico portico d’ingresso, al bel salìso di accesso che rendeva memorabili le Rogazioni, alla sua splendida posizione, al fatto che ci si arrivava furtivi dal Canpéto, fino alla gotica testata della valletta, teatro di tante avventure e fantasie.  
Gianni Spagnolo
V-MMXV


Bibliografia, annotazioni, avvertenze e diritti:
  • San Pietro Valdastico  - Storia del paese - Don Giovanni Toldo - 1936;
  • Valdastico Ieri e Oggi - Mons. Antonio Toldo - Ed. La Galaverna - 1984;
  • I documenti catastali qui riportati sono estratti dagli originali  conservati presso l'Archivio di Stato di Bassano del Grappa -  Catasto Napoleonico ed Austriaco del comune censuario di Rotzo - Mappa d'Avviso;  Mappa I; IV e Libri partite  e riportano in filigrana il marchio d'origine. Sono concessi ad uso esclusivo di questa pubblicazione con  prot. n. 01  del 04/02/2015 dal Mistero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo sez. d'Archivio di Stato Bassano del Grappa.
  • E fatto divieto di riproduzione e ulteriore divulgazione in qualsiasi forma e modalità.

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