Sonno, che tardi a venire
che non mi fai chiudere
gli occhi...
e nella notte mi fai
sentire
di tutte le ore i
rintocchi.
La mente
è invasa da mille pensieri
come
cavalli liberi di andare,
parlano
di oggi, parlano di ieri
nel loro
vorticoso turbinare...
Passano lenti i minuti, le
ore
e ho ancora gli occhi
socchiusi...
io voglio, io provo a
sognare
ma i sogni per me sono
chiusi.
Sonno ti
prego fai presto
fammi
volare lontano,
senza di
te più non resisto
ecco, ti
tendo la mano.
Accompagnami fra i sogni,
beata
lontana da tristi
pensieri,
dove con te son già stata
nel profondo dei desideri.
Sonno,
avvolgimi, portami ancora
dove
tutto posso scordare,
fammi
dormire, qualche ora
l’alba
ormai sta per arrivare...
Lucia Marangoni
La prima cosa che mi viene in mente leggendo questa poesia è una canzone del Banco del mutuo soccorso: non mi rompete.
RispondiEliminaEcco il link: " https://www.youtube.com/watch?v=zXws0RYLo4A "
Con la meravigliosa e sognante voce di Francesco di Giacomo.
Quando vi capitano queste notti insonni "Sciogliete le trecce ai cavalli"e lasciate che corrano senza briglie tra i ns ricordi di gioventu' e ascoltate qualche bella canzone dei ns tempi,vedrete che vi assopirete con un bel sorriso sulle labbra e il giorno dopo tutto vi apparira' piu' roseo.
RispondiEliminaEh sì caro Agos...facile a dirsi ... questi pensieri li ho scritti tanti anni fa, una di quelle notti che aspetti i figli che tornano tardi....Lucia
RispondiEliminaCare le mamme che aspettano sveglie il rientro dei figli!!
RispondiEliminaAnche mia mamma lo faceva...Non son mai stata una "festaiola" e forse era proprio il non averla abituata a queste mie assenze temporanee a non farla dormire. Rientravo, salivo le scale e vedevo filtrare dalla porta la luce della lampada accesa. Speravo non mi sentisse...Sapevo che il giorno dopo "avremmo fatto i conti" rilanciando sull'ora del rientro. Allora mi arrabbiavo. Ero pur sempre ormai adulta! Ora....manca anche questo di lei. Il suo essere brontolona, il suo essere mamma..
Piu' che bella poesia, e devo dire, stavolta, belli anche i commenti, in particolare il racconto della DXE che mi e' molto piaciuto. Ah, queste mamme di un tempo (e anche quelle d'oggi, pero') !
RispondiEliminaCaro Passante...le mamme restano comunque speciali...quelle di un tempo e quelle di oggi!!! :-) anche perchè, sembra impossibile, una volta che salgono di grado, hanno un innato imprinting che le rende tutte uguali, nei modi di dire, di comportarsi :-) ciò fa sorridere. Vedi il detto: COME CHE TE GO FATTO, TE DESFO!
RispondiEliminaDitemi chi non se lo è sentito dire almeno una volta dalla mamma!
Le mamme sono speciali e mal digerisco questa nuova moda di festeggiare la "FESTA DELLA MAMMA E NON", per le NON c'è pur sempre la festa della DONNA, se proprio vogliono festeggiare. Mamma è chi ha generato la vita con amore, pazienza, dolore. Mamma è chi ha cresciuto un figlio con affetto, apprensione, rigore per poi vederlo andare per la sua strada. Chi ha avuto questa fortuna è MAMMA. Stop. Ed è sempre un dolore quando una mamma se ne va troppo presto. ..
Chi ha avuto questa fortuna è MAMMA. Stop. Ma, per favore...........
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