Tale distanza ci trasmette la netta sensazione di non accordarci, di essere fuori sincrono con il mondo e gli altri, e che ci sia qualcosa di sbagliato. Tutto ciò ci fa mettere seriamente in discussione il nostro ruolo primario. E potrebbe trattarsi della cosa migliore che ci sia capitata: questa presa di coscienza esistenziale è proprio quello che ci serve se dobbiamo capire chi siamo. Non c’è nessuna forma di guarigione, se non preceduta da un processo del genere. Se vi dovesse capitare di sperimentare il fallimento e di essere colti da simili sensazioni di inadeguatezza e di spaesamento, non opponete resistenza – assecondatele. Vi diranno che siete sulla strada giusta. Magari ci troviamo in questo mondo, ma non siamo di questo mondo. Il fatto di capirlo è l’inizio della presa di coscienza che pone il fallimento – per quanto possa essere modesto – al centro di un’importante ricerca spirituale. Vi starete chiedendo: il fallimento, quindi, può salvarmi la vita? Sì, purché ne facciate buon uso.
E tale condizione è il miglior punto di partenza per ogni percorso che conduca all’autorealizzazione. Abbiamo assolutamente bisogno di questa esperienza complessiva di sconnessione, rottura e sofferenza, se vogliamo scendere a patti con la nostra prossimità al nulla. Perché solo se passeremo la prova di una simile esperienza potremo arrivare all’umiltà, e avere così l’opportunità di guarire dalla hýbris e dall’egocentrismo, dall’illusione e dall’autoinganno, nonché dalla nostra scarsa capacità di adattamento alla realtà circostante. Passare progressivamente attraverso questi quattro gironi non è un viaggio qualsiasi: è un percorso catartico. Quella del fallimento è un’esperienza profondamente disturbante proprio come la vita stessa.
Di tutti i viaggi, quello alla ricerca di noi stessi è il più complicato, il cammino più lungo da compiere. Del resto, non è forse questo l’insegnamento che da sempre ci danno i bravi medici?
Ciò che non ti uccide, ti fortifica.
Il veleno del serpente è letale, ma ha anche un potere curativo."
Costica Bradatan-
Elogio del fallimento
Quattro lezioni di umiltà-2023
Nessun commento:
Posta un commento