LA SACRA FAMIGLIA
La parola PRESEPE, dal latino prae-sepium, significa “davanti al recinto” (alla greppia, alla stalla). È quindi la capanna il fulcro, la meta verso cui tutto e tutti convergono.
Nel presepe si celebra, infatti, un evento grandioso, ma preciso e dettagliatamente narrato nei Vangeli: la nascita, in una stalla di Betlemme, di un bambino chiamato Gesù, dato alla luce da una giovane donna di nome Maria, che diventa madre alla presenza affettuosa di un padre putativo che si chiama Giuseppe.
Tutti i personaggi che abbiamo incontrato finora esistono, quindi, in funzione di un accadimento gioioso che riguarda una determinata FAMIGLIA.
Ma che cosa la rende SACRA?
Per i cristiani, il bambino Gesù è Il Figlio di Dio, concepito nel grembo di Maria per opera dello Spirito Santo.
Giuseppe è lo sposo di Maria che lo crescerà con amore e la saggezza di un padre vero, accettando con fede i misteri del suo Signore.
Gesù viene alla luce lontano da casa, adagiato su una mangiatoia in una misera stalla, iniziando così, sin dal primo vagito, la sua missione: dare visibilità alle persone più umili, portare pace e uguaglianza fra gli uomini, di cui è, quindi, il Salvatore.
Ma andiamo a vedere da vicino come la Sacra Famiglia viene tradizionalmente rappresentata nel presepe:
MARIA
È una mamma dolcissima raffigurata in ginocchio con le braccia aperte in segno di accoglienza verso l’adorato figlio, ma anche verso quanti accorrono a vedere il suo bambino. Fino al XIV secolo veniva rappresentata sdraiata accanto a Gesù. È
tipicamente vestita con un abito rosa o bianco, a indicare regalità e purezza, sopra il quale scivola l’inconfondibile manto azzurro che simboleggia l’immensità del Cielo.
GIUSEPPE
È lo sposo di Maria con la quale condivide lo sguardo protettivo e amorevole rivolto a Gesù. Porta quasi sempre la barba, simbolo di saggezza. A volte tiene in mano un bastone (il futuro pastorale dei vescovi); altre volte una lanterna con cui rischiara la stalla e, simbolicamente, il mondo. I colori della sua tunica, dal marrone chiaro al marrone scuro, ricordano la sua professione di falegname.
GESÙ BAMBINO
È al centro del presepe, posizionato in modo tale che tutti, attorno, convergano verso di lui. Indossa pochi panni, in segno di umiltà. È rappresentato con braccia, manine e occhi ben aperti, a indicare che è venuto per donarsi al mondo e insegnare agli uomini ad amare.
La loro storia, al di là della sacralità conferitale dai cristiani, suscita in noi una grande tenerezza.
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BUON NATALE A TUTTI
Paola Toldo Slaviero
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