giovedì 12 dicembre 2024

I misteri del Presepe (3) - "il meravigliato" -



 

     IL MERAVIGLIATO 


Domani, in molte parti d’Italia, si celebrerà l’importante Festa di Santa Lucia, protettrice della vista, che l’iconografia raffigura con un piattino in mano sul quale sono appoggiati due occhi. In un altro immaginario, invece, Santa Lucia è una giovane donna che porta sul capo una coroncina di candele accese. 
Anche il suo nome è evocativo della LUCE, ed è proprio questo elemento a legarla indissolubilmente a una figura allegorica tipica del presepe: il MERAVIGLIATO, detto anche “pastore della meraviglia”.
Tale personaggio è l’unico, infatti, ad aver avuto il privilegio di contemplare la LUCE di Dio. 
Per questa sua caratteristica, è una statuina subito riconoscibile, che non passa inosservata nella scena presepiale: ha le braccia aperte, protese verso il cielo, e la bocca spalancata in segno di stupore. È umile, indossa abiti semplici, ha un aspetto bonario e un volto fanciullesco.
Viene posizionato di solito davanti alla mangiatoia dove giace Gesù, oppure di fronte all’angelo che annuncia il Natale. Lì per lì, sembra non avere nulla da offrire, ma in realtà, egli dona il più prezioso dei beni, ovvero il suo stesso INCANTO e l’incontenibile STUPORE per la venuta del figlio di Cristo, doni intangibili, ma essenziali per ogni cristiano. Personifica, così, la gioia del trovarsi davanti a qualcosa di immenso.

Però il Meravigliato ha un messaggio rivolto all’umanità intera, alla quale, nella sua semplicità, ha molto da dire. Egli ha accettato di farsi rapire dalla luce abbagliante che lo ha fatto uscire dalla buia quotidianità in cui viveva, da cui distoglie lo sguardo per ammirare la bellezza del firmamento, in una sorta di risveglio del cuore.
Ē lo stesso passaggio dall’oscurità alla LUCE di cui è portatrice la Santa. 
LUCE che siamo invitati a fare nostra, per accostarci al Natale con la stessa meraviglia e l’incanto che ha negli occhi un bambino. 

Paola Toldo Slaviero 

1 commento:

  1. "Grazie Paola per le spiegazioni date riguardo ai personaggi del Presepe. Quelle di oggi mi colpiscono particolarmente perché mi ricorda un'omelia di tanti anni fa nella quale il sacerdote presentava questo personaggio come un "diverso", non aveva nessun ruolo, era un "ravi" (ter cc unmine francese) cioè un "rapito", rapito dalla Luce... Grazie ancora.

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