martedì 10 dicembre 2024

Aggiornamento della riunione sull'acqua a Valdastico

 


Alcuni di voi, sapendo che io ed Eddi Pertile siamo stati tra i promotori della petizione con 331 firme, mi hanno chiesto com’è andata la riunione con Viacqua e cosa è stato detto. Questo aggiornamento è dedicato a chi non ha potuto partecipare.
La riunione, iniziata alle ore 18:00, ha visto la presenza dell’amministrazione comunale, dei dirigenti e tecnici di Viacqua, oltre a numerosi cittadini. L’inizio, purtroppo, non è stato particolarmente promettente: Viacqua ha presentato un video e una introduzione sul loro metodo di lavoro che, secondo me, sembravano più adatti a un pubblico scolastico che a cittadini in cerca di risposte concrete.
Entrando nel vivo, le domande principali erano chiare: da dove proviene l’acqua che beviamo? È possibile bere l'acqua delle nostre sorgenti? Abbiamo scoperto che, per lungo tempo, l’acqua erogata nella nostra zona – probabilmente la più colpita dalla scarsa qualità dell'acqua – non proveniva dalle nostre sorgenti, ma da acquedotti situati nei comuni di Lastebasse (Val Civetta) e Pedemonte (Molino). Attualmente, grazie a lavori recenti, ci è stato detto che l’acqua che beviamo proviene ora dalla Val Torra, una sorgente locale.
Tuttavia, è emersa una questione interessante: la fontana in piazza a San Pietro Valdastico, dove molti cittadini e ciclisti si fermano a riempire taniche e borracce, non è gestita da Viacqua. Nonostante la beviamo da generazioni senza problemi, ci è stato detto che quell'acqua non è sicura. Questo ha sollevato dubbi, considerando che resta una delle acque più apprezzate per freschezza e qualità.
Durante l’incontro è stato anche sollevato il tema della comunicazione con Viacqua. Ci è stato mostrato il loro sito internet, dove è possibile inviare segnalazioni o richieste. Ho fatto notare che, nonostante io abbia inviato una PEC con i miei quesiti, non ho mai ricevuto risposta. Alla mia osservazione, la risposta è stata piuttosto diplomatica, sottolineando che almeno questa riunione rappresenta un’apertura al dialogo.
Durante la riunione è stato evidenziato che, con il periodo invernale, molte delle problematiche organolettiche si attenuano grazie alla bassa temperatura. Viacqua ha promesso ulteriori verifiche e miglioramenti, con l’impegno di un nuovo incontro per valutare i risultati e verificare l'efficacia delle modifiche apportate.
Un punto che ho voluto sollevare personalmente riguarda il fatto che Viacqua opera in regime di monopolio, lasciando i cittadini senza possibilità di scegliere fornitori alternativi, magari più competitivi, come avviene in altri settori. Questo è un aspetto che meriterebbe una riflessione più ampia.
Postilla personale:
Da parte mia, credo che il grande errore sia stato compiuto anni fa, quando si è passati dal controllo locale dei nostri acquedotti a una gestione centralizzata come quella di Viacqua. L’acqua, che un tempo sentivamo nostra, ci è stata di fatto sottratta. Nonostante ci dicano che è ancora “nostra”, Viacqua resta una società per azioni, e sinceramente mi sfugge cosa ci sia di veramente nostro in questo. Bisognerebbe forse ringraziare, ironicamente, gli amministratori di quel periodo per aver preso questa discutibile decisione di vendita.
Come comunità, dobbiamo continuare a lavorare insieme per garantire un’acqua all’altezza del nostro territorio e delle nostre aspettative.
Un saluto.
Gino Sartori

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