martedì 14 gennaio 2020

Piccola storia in una sera d’inverno


Sul davanzale della finestra della vecchia casa, un ciclamino piantato in un vaso, faceva bella mostra di sé. Le persone che passavano sulla stradina del “Lavandìn”, proprio sotto quella finestra, lodavano la bellezza di quei fiori e loro, vantandosi, stavano ritti e fieri come dei soldati.
D’estate c’erano i gerani che con i loro colori ravvivavano la casa, ma d’inverno, le tinte dei ciclamini, davano un tocco di calore agli abitanti della casa mentre fuori tutto era ricoperto dalla brina che solo le poche ore di sole riuscivano a sciogliere.
I giorni iniziavano ad accorciarsi e il buio della sera intristiva i fiori di quel vaso: sapevano che la stagione fredda era lunga e così cercavano riparo stringendosi l’uno all’altro.
Una sera sul davanzale accadde qualcosa d'inaspettato: vicino al vaso venne posizionato un recipiente di vetro con disegnata una brillante fatina accompagnata da una farfalla, mentre al suo interno venne accesa una candela. La fiamma, ardendo e muovendosi, provocava una specie di movimento della fatina che, insieme alla farfalla, pareva stessero danzando. Vedendo quel dolce movimento, quel delicato volteggiare, tutti gli steli dei ciclamini sussultarono e avrebbero desiderato avvicinarsi per salutare la piccola fata, che con leggerezza continuava la sua danza. Sapevano che se si fossero chinati, il loro lungo stelo si sarebbe spezzato e quindi per loro sarebbe stata la fine. La brezza leggera della sera li faceva oscillare e quello era il loro modo per dire grazie per la compagnia inaspettata che avevano avuto. La candela stava per finire, quando la fiamma si sarebbe spenta, la fatina e la farfalla avrebbero terminato la loro dolce danza. Uno dei ciclamini si fece coraggio e, senza pensare alle conseguenze, abbassò lo stelo fino a toccare il piccolo essere.
Accompagnandola nei movimenti, posò un leggero bacio e si appoggiò al recipiente… La piccola fata, sorpresa da quel gradito omaggio, regalò al ciclamino la sua ultima danza e, mentre la luna salutava quell’insolita scena, danzarono insieme fino al momento in cui la fiamma si spense. Si addormentarono i ciclamini e al mattino dopo si svegliarono stupiti. Videro il loro compagno con lo stelo vicino alla fata, così ricordarono la magia di una fredda notte d’inverno dove, sulla finestra della vecchia casa, era accaduto qualcosa di straordinario!
Lucia Marangoni (Damari)


 

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