domenica 19 gennaio 2020

Eppure spero sempre...

Ogni anno che passa, quando inizia il periodo Natalizio, mi rendo conto che ci sono cose che non mi fanno più piacere perché diventate “troppo” e il troppo…
Le festività sono passate e i nostri piccoli paesi iniziano a spogliarsi di alberi e addobbi che hanno caratterizzato questo periodo di “luce” e che li hanno resi particolarmente spettacolari. 
Tante persone si sono impegnate per lavorare, abbellire, organizzare con gusto e fantasia e a loro va un grande ringraziamento per aver contribuito a rendere più magica la nostra valle. 
Parlando della “magia del Natale”, da quando babbo natale ha preso il sopravvento in questa festività, racconti, immagini, favole e storielle, hanno tenuto col fiato sospeso tutti i bambini. Il Polo Nord, le renne capitanate da Rudolph con il suo naso rosso a lampadina, gli elfi che lavorano per soddisfare qualsiasi richiesta, la magica slitta di babbo natale che in una notte fa il giro del mondo… Sono cose che alimentando la fantasia dei bambini, fanno immaginare, attendere, credere…
Anch’io, quando i miei figli erano piccoli, ho sempre raccontato e aiutato a fantasticare; facevo scrivere la letterina, preparavo il fieno per le renne, latte e biscotti per il babbo, la notte di Natale. 
Scrivevo sempre la risposta piena di accorate raccomandazioni e conservo tutto in un raccoglitore che rileggo con gioia, ritrovando l’identikit dei miei figli, in quegli anni. Per me tutto questo fantasticare era bello, quando i bambini immaginavano, guardando qualche libro dove vi potevano scorgere disegni e storie, andava bene, ora da anni non più: lo ammetto, vedere tanti babbo natale mi dà quasi fastidio… una miriade di “falsi” che danno sì gioia e fanno scena, ma creano anche tanta confusione nei bimbi.
Quest’anno ne ho avuto la certezza facendo il giro come accompagnatrice del pulmino e ascoltando le conversazioni di qualche bambino: babbo natale visto nei centri commerciali, nelle fiere, nei mercatini; che va alla scuola materna e alla primaria, ha creato un sacco di domande sulla veridicità di questo personaggio. Si dicevano l’un l’altro che non era quello vero, che ognuno era stato diverso, che il “vero” arriva solo la notte di Natale! Dire ai bambini che è un aiutante è servito a poco perché giustamente, hanno pensato che se sono elfi e gnomi che lo aiutano, perché non vengono loro? Come dar loro torto? La speranza che nutro da anni è che arrivino gli elfi, gnomi o altre creature del bosco a salutare i bambini, a portar loro qualche dolcetto e a dire che il loro compito è di avvisare che lui, il vero e unico babbo natale, sarebbe arrivato in quella notte magica che è solo una, lasciandoli quindi nell’attesa, nel sogno, nell’immaginazione, nella fantasia.
So che è una speranza che non sarà appagata, ma io ci provo e… spero sempre!
Lucia Marangoni Damari

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