Ogni anno che passa, quando inizia il
periodo Natalizio, mi rendo conto che ci sono cose che non mi fanno
più piacere perché diventate “troppo” e il troppo…
Le festività sono passate e i nostri
piccoli paesi iniziano a spogliarsi di alberi e addobbi che hanno
caratterizzato questo periodo di “luce” e che li hanno resi
particolarmente spettacolari.
Tante persone si sono impegnate per
lavorare, abbellire, organizzare con gusto e fantasia e a loro va un
grande ringraziamento per aver contribuito a rendere più magica la
nostra valle.
Parlando della “magia del Natale”, da quando babbo
natale ha preso il sopravvento in questa festività, racconti,
immagini, favole e storielle, hanno tenuto col fiato sospeso tutti i
bambini. Il Polo Nord, le renne capitanate da Rudolph con il suo naso
rosso a lampadina, gli elfi che lavorano per soddisfare qualsiasi
richiesta, la magica slitta di babbo natale che in una notte fa il
giro del mondo… Sono cose che alimentando la fantasia dei bambini,
fanno immaginare, attendere, credere…
Anch’io, quando i miei figli
erano piccoli, ho sempre raccontato e aiutato a fantasticare; facevo
scrivere la letterina, preparavo il fieno per le renne, latte e
biscotti per il babbo, la notte di Natale.
Scrivevo sempre la
risposta piena di accorate raccomandazioni e conservo tutto in un
raccoglitore che rileggo con gioia, ritrovando l’identikit dei miei
figli, in quegli anni. Per me tutto questo fantasticare era bello,
quando i bambini immaginavano, guardando qualche libro dove vi
potevano scorgere disegni e storie, andava bene, ora da anni non più:
lo ammetto, vedere tanti babbo natale mi dà quasi fastidio… una
miriade di “falsi” che danno sì gioia e fanno scena, ma creano
anche tanta confusione nei bimbi.
Quest’anno ne
ho avuto la certezza facendo il giro come accompagnatrice del pulmino
e ascoltando le conversazioni di qualche bambino: babbo natale visto
nei centri commerciali, nelle fiere, nei mercatini; che va alla
scuola materna e alla primaria, ha creato un sacco di domande sulla
veridicità di questo personaggio. Si dicevano l’un l’altro che
non era quello vero, che ognuno era stato diverso, che il “vero”
arriva solo la notte di Natale! Dire ai bambini che è un aiutante è
servito a poco perché giustamente, hanno pensato che se sono elfi e
gnomi che lo aiutano, perché non vengono loro? Come dar loro torto?
La speranza che nutro da anni è che arrivino gli elfi,
gnomi o altre creature del bosco a salutare i bambini, a portar loro
qualche dolcetto e a dire che il loro compito è di avvisare che lui,
il vero e unico babbo natale, sarebbe arrivato in quella notte magica
che è solo una, lasciandoli quindi nell’attesa, nel sogno,
nell’immaginazione, nella fantasia.
So che è una speranza che non sarà
appagata, ma io ci provo e… spero sempre!
Lucia
Marangoni Damari
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