domenica 12 gennaio 2020

La pagina della domenica



LA RIFLESSIONE


C’era una volta un bramino buono e pio che viveva con le elemosine che i fedeli gli regalavano. Un giorno pensò: “Andrò a chiedere l’elemosina vestito come un povero intoccabile”.
Così mise uno straccio intorno ai fianchi, come fanno i paria, i più poveri dell’India.
Quel giorno nessuno lo salutò, nessuno gli diede l’elemosina.
Andò al mercato, andò al tempio, ma nessuno gli rivolgeva la parola.
La volta successiva il bramino si vestì secondo la sua casta: si mise un bel vestito bianco, un turbante di seta e una giacchetta ricamata. La gente lo salutava e gli dava denaro per lui e per il tempio.
Quando tornò a casa, il bramino si tolse gli abiti, li posò su una sedia e si inchinò profondamente. Poi disse: “Oh! Fortunati voi, vestiti! Fortunati! Sulla terra ciò che è certamente più onorato è il vestito, non l’essere umano che vi è sotto”.
Perché‚ badiamo ai vestiti e non alle persone? Crediamo alle cravatte e non alle idee e spesso i giovani sposano un abbigliamento, non una persona…
Un circo fermo in uno spiazzo alla periferia del paese, durante la rappresentazione, prese fuoco. Il clown, già abbigliato per lo spettacolo, corse a cercare aiuto. Arrivò affannato nella piazza del villaggio e prese a supplicare i paesani: “Correte presto! Il circo sta bruciando!!!”
Ma la gente prese le grida del pagliaccio come spettacolo, per cui lo applaudiva, ridendo fino alle lacrime.
“Se non lo fermiamo subito, il fuoco attaccherà i campi di grano maturo e arriverà al paese!”, gridava il clown e tentava inutilmente di scongiurare gli uomini ad andare, spiegando che non si trattava affatto di una finzione, di un trucco, ma di un’amara realtà.
Il suo pianto intensificava le risate: “Bravo!”, esclamavano. “Sei un vero attore!”
Così il fuoco avanzò tranquillamente: divorò il circo e tutte le case del villaggio.




IL VANGELO

Mt 3,13-17
Battesimo di N.S. Gesù Cristo
In quel tempo Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento»


LA POESIA

Non ci crederai
ma dal cielo cadono
fiocchi di neve piccolissimi,
sembrano bambini
che giocano nell'aria
prima di svanire al suolo.
Paese mio
ti farai candido presepe
ai piedi della montagna
e penserai di essere
tra le cime maestose
di un altrove immaginario.
Guarda come danza
la neve vanitosa,
muove i fianchi
nel suo vestito da sposa,
si presta a tutte le promesse
date in un giorno dimenticato,
guarda quanti occhi alle finestre
e manine a cercare di prenderla.
Non ci crederai
ma dal cielo cadono
fiocchi di tenerezza
sciolti alla luce dei lampioni.


Francesca Stassi



LA FRASE

Nel cuore di ogni inverno c'è una primavera palpitante... e dietro la nera cortina della notte si nasconde il sorriso di un'alba.
K. Gibran



AMICI PELOSETTI



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