Un vero e proprio campo di concentramento e la storia di una bambina morta ad Auschwitz.
Gli ebrei di Padova e del Padovano, vennero concentrati nell’antica villa Contarini Venier – situata nel cuore di Vo’ Vecchio nei Colli Euganei.
Il campo di concentramento di Vo’ è stato “riscoperto” una ventina d’anni fa grazie alle ricerche di Francesco Selmin che ne ha riportato le vicende nel libro Nessun “Giusto” per Eva.
La villa Contarini Giovanelli Venier è stata abitata fino a qualche decennio fa, oggi è di proprietà del Comune di Vo’ che l’ha aperta al pubblico come sede del Museo della Shoah e del Paesaggio.
Il campo di concentramento di Vo’ era così piccolo che Selmin ha potuto scriverne qualcosa come una storia totale: identificando per nome e per cognome tutti i detenuti e la maggior parte dei carcerieri. Selmin ha potuto inoltre ritrovare le tracce di alcune fra le suore elisabettine che prima dell’8 settembre avevano preso in affitto la villa, e che servivano i pasti ai futuri deportati. E Selmin ha ritrovato la bella figura del parroco di Vo’ Vecchio, don Giuseppe Rasia, che generosamente volle assistere gli ebrei internati nella villa, e i cui appunti costituiscono la fonte principale per questa storia della Shoah in miniatura.
Ci sono scene del libro che sono indimenticabili. Come quella di una bambina di sei anni – Sara Gesses, figlia di un ebreo di origini russe con un negozio di valigie a Padova – che, al momento della chiusura del campo di Vo’, cercò in tutti i modi di scampare a una sorte della quale, peraltro, doveva sfuggirle la portata. Dapprima, il 17 luglio 1944, Sara riuscì a non salire sui camion che trasferirono a Padova i reclusi di Vo’. E anche quando, l’indomani, una terrorizzata madre superiora delle suore elisabettine consegnò la bambina alle autorità tedesche del capoluogo, ancora Sara cercò di sfuggire al pullman destinato alla triestina Risiera di San Sabba, tappa intermedia del viaggio verso la Polonia.
Ma Sara, sei anni, non riuscì nell’intento. Finì per salirci anche lei, sul convoglio 33T, il treno per Auschwitz. Con tutti gli altri internati di Vo’, sbarcò a Birkenau nella notte fra il 3 e il 4 agosto 1944. E come quasi tutti i suoi compagni di viaggio, fu mandata nella camera a gas...
Veneto segreto
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