“Un progetto vero, revisionato e non più una chiacchiera”,
così Graziano Delrio, ministro delle infrastrutture, definisce il
progetto della Valdastico Nord, in particolare il primo lotto da Piovene
Rocchette a Pedemonte.
Con parole che ricalcano, quasi a copione, l’annuncio di due mesi di
un altro Del Rio, Carlos presidente di A4 Holding: “Connetterà il Veneto
al cuore dell’Europa”.
L’occasione per il ministro dei trasporti Delrio, invece, è stata la
presentazione a Palazzo Balbi dell’accordo tra Veneto e Trenitalia, per
il nuovo contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario dal
2018 al 2032, ribadendo che per il corridoio dell’alto vicentino:
“Abbiamo fatto quello che era utile ed ora le cose vanno avanti”.
1° lotto, Piovene-Pedemonte
I cantieri del primo svincolo della Valdastico Nord dureranno circa 6 anni, sviluppati in 38 chilometri, la maggiore parte in galleria, il 74 per cento, per puntare al minor impatto possibile con l’ambiente. Un primo stralcio di lavori che, secondo le stime di progetto, costerà 1,3 miliardi di euro e che inizierà tra la fine di quest’anno ed i primi mesi del 2019.
I cantieri del primo svincolo della Valdastico Nord dureranno circa 6 anni, sviluppati in 38 chilometri, la maggiore parte in galleria, il 74 per cento, per puntare al minor impatto possibile con l’ambiente. Un primo stralcio di lavori che, secondo le stime di progetto, costerà 1,3 miliardi di euro e che inizierà tra la fine di quest’anno ed i primi mesi del 2019.
P.V.-altovicentinonline
Un altro articolo che trasforma un accenno in un annuncio trionfale.
RispondiEliminaHo girato alla Carla uno spezzone del corriere di ieri dove si parla di A31 nord.
Qui si dice che non ci sono stati ulteriori passi avanti, se non che si intrapreso la strada giusta... frasi da campagna elettorale dette in Veneto...
Personalmente credo molto di più a quanto dice il corriere che AVOL (altovicentino on line) e alle numerose sparate del Giornale di Vicenza.
Gli eventi futuri stabiliranno chi ha ragione ovvero credibilità e chi invece fa disinformazione.
Sappiamo bene che nel periodo elettorale le sparate, o meglio le bufale sono sulla bocca dei politici zoticoni, questo vale per l'A31, come per ogni altra questione.
EliminaPer esempio, oltre al reddito di cittadinanza, al reddito di inclusione, al reddito di dignità, all’abolizione del canone Rai e delle tasse universitarie e a tante altre promesse elettorali, appositamente per i creduloni di Pedemonte c’è la volontà, da parte di alcuni politici trentini, dell’interessamento per il ritorno del minuscolo Comune dell’alto vicentino sotto le ali protettrici dell’aquila tridentina. Ma, siatene certi, è solo una chimera!
Che se le tengano ben strette le balle!
Mi dica signor Carriolante cosa vuol dire circa il desiderio di Pedemonte di ritornare in Trentino?
EliminaE’ semplice.
EliminaL'Autorità preposta conosce bene la normativa sul Referendum, in particolare quella che stabilisce che la percentuale dei voti validi deve essere riferita al numero degli iscritti alle liste elettorali e non al numero dei voti effettivamente espressi.
Al Ministero dell’Interno, e così pure in Regione Veneto, sanno bene che la percentuale del 76,1%, vantata dal Comitato “Torniamo in Trentino”, corrisponde ad un dato falso, essendo la percentuale reale dei Sì uguale ad uno striminzito 51,05%, perché il numero dei Sì è stato pari a 414, su 811 aventi diritto di voto e che, in particolare, a Casotto i Sì sono stati solo 54 su 209.
Nessun politico, invece, ha il coraggio di dire ai residenti di Pedemonte che in futuro Luserna e Lavarone saranno aggregati, in un unico Comune, a Folgaria, e che potrebbero, quindi, dover salire a 1,169 m s.l.m. per sbrigare una qualsiasi pratica comunale.
E poi, quanti studenti di Pedemonte hanno finora usufruito della promessa borsa di studio trentina?
Quindi, abbiano la verecondia di tenersi per sé stessi le balle!
Caro Cary se i Sì a Casotto sono stati 54 vuol dire che sono la quasi totalità dei votanti, abitanti a Casotto. Non mi puoi dire 54 su 209 aventi diritto perché in questo numero ci sono gli iscritti all' aire e quindi gente sparsa in tutto il mondo.
RispondiEliminaCaro Marciano, quello che scrivo è rigorosamente corroborato dai fatti.
EliminaI referendum, in Italia, sono soggetti alla Legge 25 maggio 1970, n. 352.
A Casotto gli iscritti alle liste elettorali, ma residenti all’estero nel 2008, erano 20 maschi e 25 femmine, per complessive 45 persone.
Il Ministero dell’Interno, nel comunicato diramato l’11.03.2008, riportava che a Pedemonte la percentuale complessiva dei Sì era pari a 51,05% (mentre per Sappada era del 71,73%).
Successivamente, la G.U. del 28.03.2008 pubblicava il comunicato della Presidenza del Consiglio in cui validava i suddetti risultati.
Tali dati valgono pure per Casotto, entità storicamente ben distinta da Pedemonte, dove la percentuale dei Sì è stata pari a 25,84%.
Vedi Marciano, le leggi quando esistono vanno rispettate, il referendum per il distacco dal Veneto è valido per legge, anche se il risultato è risicato, però i numeri vanno dati correttamente!
... segue ...
EliminaSon quasi 10 anni che i politici trentini del PATT promettono il loro interessamento per l’unione di Pedemonte al Trentino, ottenendo in cambio dagli illusi cittadini tessere e voti . Ciò non dovrebbe succedere, la scelta della maggioranza di Pedemonte va assecondata nei termini della legge summenzionata, anche se controproducente per sé stessi e per la vallata intera.
Anca la Bady la ga votà par l'anession: la vol un unico Impero dal Pip Ivan al Piz Lad!
RispondiEliminaE' solo l'invidia che ti fa parlar, perchè te si talian e non cimber. Cip, cip, cip
EliminaEbbene sì, mi hai smascherato,... sono italiano.
EliminaTalian e Sanpieroto, gulp, gulp, gulp
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