venerdì 26 gennaio 2018

Eredità molto particolari

Mio Papà non mi ha lasciato terra da coltivare, ma ricordi della guerra da portare. 
Una tromba da suonare, con cui accompagnava i soldati al fronte, un 8 settembre impossibile da scordare, data in cui sua figlia è nata, un recinto di filo spinato entro il quale la ragione nulla poteva, un orologio che la fame ha trasformato in una patata lessa, la giovane russa che gli donava un bicchiere di latte, l'essere portato dai tedeschi assieme ai suoi compagni sotto un ponte, fatti spogliare e fatti mettere in fila per essere fucilati... e poi le risa dei soldati, l'ordine di rivestirsi, di risalire nel camion e di tornare in campo di concentramento, il ritorno a Brendola con un corpo di 47 kg, un padre che non credeva ai suoi racconti, e la vita che doveva riprendere! 
Eredità ricevuta senza notaio e volture, senza alcuna carta scritta, senza parole d'obbligo di portarla sulle spalle. 
Ma il sangue che scorre nelle mie vene è anche suo, e tutto si è impresso in me come impronta su cera vergine.
Troppo piccola la mia persona per reggere la malvagità umana!
Troppo piccolo il mio essere tua figlia, papà Guglielmo, per la grande e amara eredità che mi hai lasciato!
Lasciami piangere papà...
Irma Lovato Serena

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