Ho preso qualche anno in poche ore e ho potuto aprire. Mi è venuta la nostalgia delle vacance d'estate in Italia, quando la musica era questa e che si andava, sugli altipiani, a ballare in discoteca.
Io non ho bisogno di questi filmati per sentire certe emozioni. Quasi tutte le sere prima di addormentarmi riapro quel cassetto della mia memoria e rivedo tutte queste cose, persone a me care, ricodi brutti e belli. Poi chiudo gli occhi e mi addormento contento della fortuna che ho di essere ancora qui e poterle raccontare. Rino
Bellissimo! !! Data anche la nostra tenera età, forse era preferibile che le pagine cambiassero più lentamente per poter leggere bene il contenuto. Comunque complimenti a questa signora Pina
Facevamo le piste nella terra per giocare con le palline colorate di terracotta che quando venivano colpite troppo forte si rompevano. Giocavamo con le monete fuori corso, e chi arrivava più vicino al muro era il primo a scegliere Testa o Croce quando l'ultimo le tirava in aria e poi lui vinceva tutte quelle che cadevano con la figura chiamata. poi il secondo il terzo e così fino all'ultimo che si teneva tutte quelle che altri non avevano indovinato la figura.
Noi che, abitanti dell’alta Valle giocavamo con i "pitoti" (5 sassolini che si prendevano con una mano dopo averli lanciati in alto e vinceva chi ne prendeva di più); noi che giocavamo alla "cavallina", che consisteva nel saltare in groppa ad una fila di compagni proni, uno dietro l’altro; noi che tracciavamo sulla terra battuta una grande area, racchiusa da una circonferenza, rappresentante il mondo che la parte avversa doveva conquistare; noi che avevamo inserito nel banco di scuola un piccolo contenitore dove intingevamo la penna con il pennino e usavamo la certa assorbente per asciugare le immancabili macchie d’inchiostro; noi che … ecc. E quando, più grandi, si andava al cinema parrocchiale in due su un motorino, a S. Pietro o a Pedescala o ai Longhi, poi, più grandicelli ad Arsiero, e si succhiava la liquirizia o le "stracaganasse"; oppure che aspettavamo con ansia le giostre di San Piero. Bei momenti che richiamano alla memoria un tempo ormai molto lontano e vissuto intensamente.
Noi che quando si veniva in vacanza a valpegara non avevamo la televisione e non per questo siamo morti.Noi che per telefonare dovevamo andate in piazza dalla Pierina o da Walter con il telefono a scatti.Noi che anbavamo a prendere il sole a ponte da basso e ascoltavano la musica con il mangiadischi.Quanti bei nOi che......
Carla, non riesco ad aprire, ma forse è perchè non ho vissuto quei tempi ?
RispondiEliminaCertamente Ody ;-)
RispondiEliminaPer poterlo aprire bisogna avere minimo 50 anni...
Ho preso qualche anno in poche ore e ho potuto aprire. Mi è venuta la nostalgia delle vacance d'estate in Italia, quando la musica era questa e che si andava, sugli altipiani, a ballare in discoteca.
EliminaCARLA "MAGNA" Io sono del 54 e sono felicemente "NONNO" ma ti assicuro che nel vedere il post mi sono commosso.GRAZIE 1000!!!! Un'Un'abbraccio AGOS
RispondiEliminaIo non ho bisogno di questi filmati per sentire certe emozioni.
RispondiEliminaQuasi tutte le sere prima di addormentarmi riapro quel cassetto della mia memoria e rivedo tutte queste cose, persone a me care, ricodi brutti e belli. Poi chiudo gli occhi e mi addormento contento della fortuna che ho di essere ancora qui e poterle raccontare. Rino
Bellissimo! !! Data anche la nostra tenera età, forse era preferibile che le pagine cambiassero più lentamente per poter leggere bene il contenuto. Comunque complimenti a questa signora Pina
RispondiEliminaFacevamo le piste nella terra per giocare con le palline colorate di terracotta che quando venivano colpite troppo forte si rompevano.
RispondiEliminaGiocavamo con le monete fuori corso, e chi arrivava più vicino al muro era il primo a scegliere Testa o Croce quando l'ultimo le tirava in aria e poi lui vinceva tutte quelle che cadevano con la figura chiamata. poi il secondo il terzo e così fino all'ultimo che si teneva tutte quelle che altri non avevano indovinato la figura.
Noi che, abitanti dell’alta Valle giocavamo con i "pitoti" (5 sassolini che si prendevano con una mano dopo averli lanciati in alto e vinceva chi ne prendeva di più); noi che giocavamo alla "cavallina", che consisteva nel saltare in groppa ad una fila di compagni proni, uno dietro l’altro; noi che tracciavamo sulla terra battuta una grande area, racchiusa da una circonferenza, rappresentante il mondo che la parte avversa doveva conquistare; noi che avevamo inserito nel banco di scuola un piccolo contenitore dove intingevamo la penna con il pennino e usavamo la certa assorbente per asciugare le immancabili macchie d’inchiostro; noi che … ecc.
RispondiEliminaE quando, più grandi, si andava al cinema parrocchiale in due su un motorino, a S. Pietro o a Pedescala o ai Longhi, poi, più grandicelli ad Arsiero, e si succhiava la liquirizia o le "stracaganasse"; oppure che aspettavamo con ansia le giostre di San Piero.
Bei momenti che richiamano alla memoria un tempo ormai molto lontano e vissuto intensamente.
A whiter shade of pale Procol Harum Denmark 2006. Su YouTube cercatela e fatemi sapere. Pelle d’oca che il maglione diventa stretto.
RispondiEliminaBoh.
EliminaBella musica, ma fuori tema.
Noi che quando si veniva in vacanza a valpegara non avevamo la televisione e non per questo siamo morti.Noi che per telefonare dovevamo andate in piazza dalla Pierina o da Walter con il telefono a scatti.Noi che anbavamo a prendere il sole a ponte da basso e ascoltavano la musica con il mangiadischi.Quanti bei nOi che......
RispondiElimina