Dialetti, il veneto
diventa il più
parlato negli uffici
VICENZA. Si chiama dialetto
veneto ma è molto di più. Un segno della tradizione, una lingua riconosciuta (non da tutti, come si può leggere a lato) ma soprattutto
il “mezzo” di comunicazione più utilizzato nel Vicentino non solo tra le
mura domestiche, come auspicato da papa Francesco, ma anche all’interno
degli uffici. Lo conferma l’Istat, secondo il quale tra tutti i
dialetti italiani, quello veneto è il più usato a lavoro. Una persona su
dieci per sbrigare le varie faccende non comunica in italiano ma si
esprime con la lingua che sente più sua.
IN FAMIGLIA. Prima di tutto i dati nazionali
(raccolti a fine dicembre 2017 ma relativi al 2015). Secondo l’Istituto
nazionale di statistica «si stima che il 45,9 per cento della
popolazione di 6 anni e più (circa 26 milioni e 300 mila individui) si
esprima prevalentemente in italiano in famiglia e il 32,2 per cento sia
in italiano sia in dialetto. Soltanto il 14 per cento (8 milioni 69 mila
persone) usa, invece, prevalentemente il dialetto». Una situazione che
per Vicenza e il Veneto in realtà è all’opposto. Osservando le tabelle
dell’Istat si scopre come il 30,6 per cento dei vicentini utilizzi in
famiglia solo o prevalentemente il dialetto, mentre il 31,4 si esprime
sia in italiano che in dialetto. Se si esclude il Trentino Alto Adige,
solo la Campania tiene il passo con il 26,3 per cento degli abitanti che
utilizza solamente l’idioma locale. Anche con gli amici il Veneto è la
regione dove si utilizza di più il dialetto in modo esclusivo: lo parla
il 28,7 per cento degli abitanti.
AL LAVORO. Sembra quindi che il messaggio del
pontefice trovi terreno fertile in Veneto. «La trasmissione della fede -
ha detto papa Francesco - soltanto può farsi in dialetto. Nel dialetto
della famiglia, nel dialetto di papà e mamma, di nonno e nonna. Se manca
il dialetto, se a casa non si parla fra i genitori quella lingua
dell’amore, la trasmissione della fede non è tanto facile, non si potrà
fare». Ma non solo. Perché i vicentini e i veneti si spingono oltre,
uscendo dalle mura di casa. Sempre secondo l’Istat, il 9,1 per cento
della popolazione regionale utilizza solo o prevalentemente il dialetto
sul luogo di lavoro. Tre vicentini su dieci si esprimono con la lingua
regionale in ufficio. La Campania segue con l’8,8 per cento. Se, invece,
si guarda a chi utilizza sia l’italiano che il dialetto allora la
percentuale sale al 30,6 per cento.
FASCE DI ETÀ. Restando ai dati nazionali, l’Istat
spiega che «per tutte le fasce di età diminuisce l’uso esclusivo del
dialetto, anche tra i più anziani, tra i quali rimane una consuetudine
molto diffusa: nel 2015 il 32 per cento degli over 75 parla in modo
esclusivo o prevalente il dialetto in famiglia».
(Giornale di Vicenza)
Esistono tanti dialetti veneti, non uno (da certi dichiarato come "lingua"). Dell'antico veneto (detto venetico) si conoscono circa 60 parole in gran parte derivate dal latino.
RispondiEliminaI dovaria farghe un monumento a MMS.
RispondiEliminaSon pienamente d'accordo!
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