Il viadotto autostradale di Millau è un ponte strallato che attraversa la valle del Tarn vicino a Millau, nella Francia meridionale.
Progettato da Michel Virlogeux
è uno dei più alti ponti veicolari del mondo, con la sommità
dell'insieme pilastro/pilone a 341 metri; leggermente più alto della Torre Eiffel e solo 40 mt più basso dell'Empire State Building.
Fu formalmente inaugurato il 14 dicembre 2004 e aperto al traffico il 16 dicembre 2004.
segnalato da Odette
le "cattedrali" dei tempi moderni...
RispondiEliminahttp://it.france.fr/it/da-scoprire/al-viadotto-di-millau
Odette, non vorrai sentire da noi che questa opera è da imitare, spero!
RispondiElimina(da i luoghi di Rigoni Stern) :
EliminaIl problema del collegamento tra Canone e Roana superando la Val d’Assa occupò a lungo il dibattito pubblico sul finire dell’Ottocento, e portò alla stesura e all’approvazione del progetto di un nuovo ponte dell’ing. Aurelio Slaviero nel 1894. L’inizio dei lavori però tardava, a causa degli attriti fra i due paesi, e così il 14 agosto del 1895 una folla di donne roanesi guidate dalla Togna Turca (la “cimbrica donna” citata in un’iscrizione sul ponte, che Mario Rigono Stern descrive come “bella donna nera di capelli e con gli occhi azzurri, vivace e dalla lingua sciolta” raggiunse il municipio, ubicato come oggi a Canove, e lo tenne sotto assedio. Vivacissima la cronaca ricostruita da Rigoni Stern da alcune cronache dell’epoca: “Le guardie e i soldati facevano barriera ma le donne li travolsero. I soldati tornarono alla carica e la Togna cominciò a bestemmiare e imprecare come un diavolo all’inferno; sciolse il giubbarello fino allo stomaco e disse: “Tirate dentro in questo petto”. Davanti a quel bianco splendore i soldati rimasero abbacinati, lei si sedette sulla sedia del presidente dicendo: “Fuori da qui; qui comandiamo noi, questo palazzo è nostro””. La settimana successiva il Comune diede le garanzie che l’opera si sarebbe presto avviata, e in effetti i lavori iniziarono, nel 1896, ma furono molto travagliati e durarono fino al 1906. Il ponte era lungo 135 metri, con un’altezza massima di 80, e costò all’epoca mezzo milione di lire.
"Autres temps, autres moeurs"...
Mi è venuto in mente un vecchio post del 2015 che parlava di questa Tognona e del Ponte di Roana. Topo Tip, non ti piacerebbe un bel viadotto tra Asiago e Tonezza e vice versa ? Scherzo, dai. Non imitare, meglio creare !
Il punto della questione non credo sia solo l'impatto dell'opera, quanto nell'utilità sociale della medesima stessa. Se il L'A31 avesse effettivamente da collegare Vicenza a Trento e il progetto fosse esecutivo su tutto il tratto, si potrebbe discutere all'infinito sulla sua utilità e impatto ambientale, ma nel merito di un discorso di infrastrutture viarie nazionali e di costi/benefici. Invece sappiamo benissimo che l'opera in questione a Trento non arriverà mai, essendo palese l'intento di creare solgtanto un presupposto per beneficiare interessi privati e procrastinare concessioni. E' questo il problema principale e che rende inaccettabile il pregiudizio gratuito del territorio.
RispondiEliminaDesso nostà scoprirne l'acua calda, ca te mando là..a scaldarte el pissin...
EliminaGuarda caro che anche l’acqua calda ha la sua bella importanza, non sottovalutarla! Putacaso che scavando sulle Marogne scoprissero una fonte d’acqua calda: sai che centro termale verrebbe fuori su 55.000 mq? Immagini che impulso per la Lacrimarum? Si potrebbero gettare nudi giù dalla ferrata direttamente nelle piscine termali, altro che ponte tibetano. Ad imperitura riconoscenza i Lacrimesi scolpirebbero i profili dei caseoittici sulle Gioe, come sul Rushmore.
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