‘Il progetto come è stato pianificato non va bene, Regione e
Ministero devono ascoltare le nostre richieste’. Questo in sintesi il
pensiero del sindaco di Pedemonte Roberto Carotta che mercoledì sera ha
portato in consiglio comunale la contrarietà al tracciato previsto dal
progetto attuale della Valdastico nord (1° lotto), nella parte che
interessa il suo territorio comunale.
Non si parla certo di chilometri di autostrada, ma Pedemonte è
interessato dal secondo svincolo (il primo è a Cogollo) con annessi
centro servizi ed area di sosta, estrema porta di uscita ed accesso di
una autostrada il cui nome, da sempre, fa drizzare le orecchie sia ai
favorevoli che ai contrari. Tanto che ci si aspettavano addirittura
proteste animate o, peggio, tafferugli. Ma fortunatamente le forze
dell’ordine, mandate per sicurezza in gran numero, se ne sono state a
guardare che la delibera venisse regolarmente votata all’unanimità
dall’intero consiglio.
‘Le varianti che chiediamo sono in realtà piccole – ha spiegato
Carotta, appena finito il consiglio – perché non siamo interessati da un
lungo tratto autostradale, ma volevamo tra le altre cose esprimere
solidarietà ai paesi come Cogollo del Cengio, che sono interessati
maggiormente dal passaggio dell’autostrada e anche loro hanno richiesto a
gran voce la modifica del tracciato previsto dal progetto’.
Tra le modifiche richieste dal sindaco infatti c’è lo spostamento del
tracciato di 15 metri verso ovest per allontanarlo dalla pista
ciclopedonale, molto frequentata dai cittadini e dai turisti, il
ridimensionamento del casello e dello svincolo, con un occhio di
riguardo alle abitazioni, in modo da guadagnare più distanza possibile
tra le case e l’uscita autostradale.
Ma quel che più interessa al primo cittadino è far passare l’idea che
l’autostrada, così come è progettata, con la conclusione attuale a
Pedemonte, non va proprio bene. ‘Vogliamo avere la certezza – ha
ribadito più volte Carotta – che arrivi fino a Trento e non si fermi
qua. Il progetto ha valore se realizzato fino a Besenello, in territorio
trentino. Lasciare che lo svincolo a Pedemonte sia la conclusione
definitiva dell’opera, questo non ha proprio nessun senso’.
Marta Boriero-altovicentinonline
qualcuno sa se il tracciato previsto passerebbe vicino alla casa del Sindaco ?
RispondiEliminaOriginariamente sì, ma il sindaco aveva ed ha ottenuto la variante.
EliminaMagra consolazione! ! Ben poco cambia se il serpente nero velenoso ti transita 50 0 100 metri piu distante. Le polveri raggiungono il Polo Nord, per cui c è poco da illudersi nello spostare il tracciato.
EliminaPerò, mi sembrano pochini, sono solo in 8, più il segretario.
RispondiEliminaIncredibile il sindaco esprime solidarietà per Cogollo, ma non cita Casotto che è il più penalizzato.
Che ci stanno a fare i due consiglieri di Casotto, dormono?
Vedremo cosa si leggerà nella delibera.
Vi rendete conto che hanno approvato in Giunta, a Pedemonte l'apertura di una nuova CAVA sopra Scalzeri, con il voto del sindaco e del vice sin. e poi si parla della mafia del sud.
RispondiEliminaNon si tratta di attività di CAVA, ma del "PROGETTO SALVEZZA" dell’abitato di contrà Scalzeri, redatto dal già conosciuto dottor Darteni e del costo per il contribuente di 500 mila euro.
EliminaÈ una differenza sostanziale.
Quale salvezza??? per togliere un muro di 5 mt." PRIVATO".
EliminaInsomma, qua si va a cavare... e chiedono di essere pagati??? siamo in Burundi, definitivamente!
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