(foto Sherwood - Margherita Sandonà)
Sotto le stelle luminose del cielo freddo di novembre, oltre seicento
persone hanno illuminato ieri il centro di S. Pietro Valdastico.
Seicento fiaccole, seicento voci per far sentire la voce vera della Valle, per gridare insieme un unico grande NO.
NO all'autostrada A31. NO alla devastazione del territorio e della salute.
NO all'arroganza degli speculatori. NO al clientelismo e all'ignavia degli amministratori.
BASTA con le decisioni calate dall'alto sulla testa e sulle vite di tutti per l'interesse dei soliti pochi.
Qualcuno ha detto che la Valle dell'Astico è morta. Qualcuno che ha interesse a farci credere di non avere voce né dignità, di non essere in grado di immaginare e realizzare un futuro diverso, consapevole e sostenibile. Qualcuno che sulla nostra rassegnazione ed acquiescenza costruisce i propri piani di rapina e saccheggio delle nostre risorse e delle nostre vite, promettendoci in cambio inutili miraggi di prosperità. Come cani presi a calci sotto il tavolo nella speranza che cada qualche briciola.
LA VALLE E' VIVA! LA VALLE DICE “SI'”!,
SI' ALL'AUTODETERMINAZIONE, SI' ALLA DIGNITA', SI' AL FUTURO!
I prossimi mesi ci vedranno impegnati a continuare nella costruzione di percorsi di consapevolezza e di aggregazione.
Continueremo con gli incontri e le assemblee, in vallata e fuori, incontreremo alte persone che lottano per difendere i propri territori e il proprio futuro, metteremo in comune forze e intelligenze, perchè il nostro NO diventi sempre più forte, sicuro e condiviso.
Il prossimo 4 dicembre saremo a Marano vicentino a parlare di A31, e cercheremo di fare chiarezza sul tema delle cave interessate dal progetto come siti di deposito del materiale di scavo, o viceversa come aree di prelievo di materiale per la costruzione della TAV.
Chiederemo di esercitare il nostro diritto ad essere ascoltati in tutte le sedi. Avvieremo una petizione popolare perchè le amministrazioni comunali garantiscano il processo partecipativo previsto dalla legge. Da 40 anni ci viene negata l'informazione, e nessuno ha mai chiesto il nostro parere.
Siamo stanchi di delegare in cambio di vane promesse. Sindaci e amministratori che non si sono espressi con chiarezza e coerenza contro il prolungamento della A31, senza se e senza ma, devono andare a casa.
Prestissimo avremo a disposizione un terreno espropriato nel cuore della Valle, dove secondo il progetto dovrà essere installato un frantoio per la pietra. In questo luogo sorgerà invece la Casa della Valle, un presidio di resistenza, ma soprattutto un luogo di aggregazione, un laboratorio di idee e iniziative che diventerà il punto di riferimento per la Comunità Resistente della vallata. Qui associazioni, gruppi e singole persone potranno incrociare i loro percorsi per progettare il futuro di questa Valle. Un futuro sostenibile e rispettoso del territorio e soprattutto di chi lo vive. Questa nuova Casa sarà quindi spazio di incontro, di costruzione, di ricerca e di pensiero. Un pensiero che troppo spesso viene delegato o semplicemente non ascoltato da chi ora amministra questo territorio.
Salviamo la Val d'Astico, 17 novembre 2017
Seicento fiaccole, seicento voci per far sentire la voce vera della Valle, per gridare insieme un unico grande NO.
NO all'autostrada A31. NO alla devastazione del territorio e della salute.
NO all'arroganza degli speculatori. NO al clientelismo e all'ignavia degli amministratori.
BASTA con le decisioni calate dall'alto sulla testa e sulle vite di tutti per l'interesse dei soliti pochi.
Qualcuno ha detto che la Valle dell'Astico è morta. Qualcuno che ha interesse a farci credere di non avere voce né dignità, di non essere in grado di immaginare e realizzare un futuro diverso, consapevole e sostenibile. Qualcuno che sulla nostra rassegnazione ed acquiescenza costruisce i propri piani di rapina e saccheggio delle nostre risorse e delle nostre vite, promettendoci in cambio inutili miraggi di prosperità. Come cani presi a calci sotto il tavolo nella speranza che cada qualche briciola.
LA VALLE E' VIVA! LA VALLE DICE “SI'”!,
SI' ALL'AUTODETERMINAZIONE, SI' ALLA DIGNITA', SI' AL FUTURO!
I prossimi mesi ci vedranno impegnati a continuare nella costruzione di percorsi di consapevolezza e di aggregazione.
Continueremo con gli incontri e le assemblee, in vallata e fuori, incontreremo alte persone che lottano per difendere i propri territori e il proprio futuro, metteremo in comune forze e intelligenze, perchè il nostro NO diventi sempre più forte, sicuro e condiviso.
Il prossimo 4 dicembre saremo a Marano vicentino a parlare di A31, e cercheremo di fare chiarezza sul tema delle cave interessate dal progetto come siti di deposito del materiale di scavo, o viceversa come aree di prelievo di materiale per la costruzione della TAV.
Chiederemo di esercitare il nostro diritto ad essere ascoltati in tutte le sedi. Avvieremo una petizione popolare perchè le amministrazioni comunali garantiscano il processo partecipativo previsto dalla legge. Da 40 anni ci viene negata l'informazione, e nessuno ha mai chiesto il nostro parere.
Siamo stanchi di delegare in cambio di vane promesse. Sindaci e amministratori che non si sono espressi con chiarezza e coerenza contro il prolungamento della A31, senza se e senza ma, devono andare a casa.
Prestissimo avremo a disposizione un terreno espropriato nel cuore della Valle, dove secondo il progetto dovrà essere installato un frantoio per la pietra. In questo luogo sorgerà invece la Casa della Valle, un presidio di resistenza, ma soprattutto un luogo di aggregazione, un laboratorio di idee e iniziative che diventerà il punto di riferimento per la Comunità Resistente della vallata. Qui associazioni, gruppi e singole persone potranno incrociare i loro percorsi per progettare il futuro di questa Valle. Un futuro sostenibile e rispettoso del territorio e soprattutto di chi lo vive. Questa nuova Casa sarà quindi spazio di incontro, di costruzione, di ricerca e di pensiero. Un pensiero che troppo spesso viene delegato o semplicemente non ascoltato da chi ora amministra questo territorio.
NOA31!
FERMARLA SI PUO'!
FERMARLA TOCCA A NOI!
Bellissime queste foto, molto chiare, perfino romantiche.
RispondiEliminaFORZA RAGAZZI!!!
Non so se ce la faremo, ma almeno bisogna tentare il tutto per tutto.
Cosa sono 500 persone che manifestano contro .
RispondiEliminaCi sono migliaia di persone che la vogliono vedere finita.
Una di queste migliaia di persone mi può dire cosa serve un'opera cosi' faraonica per arrivare a Casotto ?
EliminaDomanda semplice...
Indubbiamente le strade sono indispensabile, ma dove veramente servono. La A31 sono a casotto Non serve nessuno se non per aggirare il rinnovo delle concessioni . Sono convinto che ancora prima che inizino i lavori ( se cominciano) qualcuno andrà in galera, come è solito che sia, quando ci sono in ballo tanti soldi.
EliminaMa allora che queste migliaia di persone scendano in piazza, se ci credono veramente... lo avevano fatto anche gli impiegati della fiat.
EliminaPerchè, libertà è partecipazione, NON televisione.
Smettete di chiedere che deve andare oltre Casotto per essere utile, perché poi non potrete lagnarvi se romperanno i cosiddetti, per altri 50 anni di cantieri, per tentare di fare la galleria impassibile! Il No è No e basta cacchio!
RispondiEliminahai regione polentina
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