RISPONDIAMO AI SINDACI
Volentieri accogliamo l'invito del sindaco Carotta, e leggiamo la delibera di consiglio n.234 del 15.11.17 , cui peraltro eravamo presenti tra il pubblico (n. 10 persone) e le forze dell'ordine (n. 5)...ed avente come oggetto “Autostrada Valdastico A31 Nord – atto di mero indirizzo”.
Dove infatti si deliberano “i seguenti meri indirizzi:
1- di esprimere la contrarietà al tracciato autostradale delineato nell'ambito territoriale così come sviluppato nella progettazione definitiva trasmessa in data 19.09.2017.
2-di chiedere che le opere in oggetto siano iniziate solo dopo la definizione certa della connessione con l'autostrada A22 in Provincia di Trento.
3- Di condividere e sostenere le osservazioni dei Comuni di Valdastico e Cogollo del Cengio in merito alle modifiche da apportare al tracciato (le famose varianti già bocciate nel progetto, n.d.r.)
4-Di approvare e condividere: - le osservazioni espresse dalla Giunta Comunale n.22 del 27.04.17 alla procedura VIA (…); la relazione del Sindaco (...)
5- di trasmettere il presente provvedimento:
- al Ministero per l'ambiente-DG per le valutazioni e autorizzazioni ambientali
- alla Regione Veneto, Unità Organizzativa V.I.A
- ai Comuni di Piovene Rocchette, Cogollo del Cengio, Valdastico”
--->e al ministero delle infrastrutture e dei trasporti, niente?????? (scadenza osservazioni 17.11.17)
Atto di mero indirizzo, appunto. Che, come tale, come ha ricordato il capogruppo di minoranza Bruno Scalzeri durante un suo intervento in Consiglio, è “il minimo del minimo di quello che può essere il valore giuridico di un provvedimento”.
In altre parole è una delibera di facciata, fatta quasi un mese dopo dell’invio delle osservazioni – in solitaria - dal Sindaco al Ministero dell’Ambiente per la Valutazione di Impatto Ambientale (forse si sarà accorto che il dimenticarsi del passaggio in consiglio non era proprio corretto?).
In quel documento, l’unico veramente importante per l’iter di approvazione del progetto, non c’è alcun riferimento alla contrarietà del Comune di Pedemonte, ci sono soltanto alcune insignificanti proposte di variazione del tracciato, come lo spostamento del casello di qualche metro!
Peraltro, in seguito all’intervento del consigliere Roberto Sterchele, che ha dichiarato la sua assoluta e netta contrarietà all’opera, il Sindaco ha dichiarato che bisognerebbe avere qualche relazione tecnica per poter opporsi all’opera.
Ricordiamo allo smemorato Carotta che già dal 2015 il Comune è in possesso di alcuni studi del geologo Dario Zampieri, docente dell’Università di Padova, commissionati e presentati dalla Regola di Casotto in occasione della questione del calcificio, nei quali si evidenzia l’enorme pericolosità della frana Marogna.
Cui il Sindaco Carotta ha fatto seguito accusando il Dott. Zampieri, dalle pagine dei quotidiani, nientemeno che di procurato allarme...
--->Perché non sono stati usati nelle osservazioni inviate al Ministero dell’Ambiente?
Al sindaco Capovilla ci sentiremmo invece di rispondere che in regione ci è già andato lui sufficienti volte, e senza risultato se non quello di lasciare all'oscuro i propri cittadini e silenziare il dissenso.
Oggi questi sindaci, probabilmente consci del poco o niente che hanno fatto per ostacolare quest'opera devastante per il territorio e per i cittadini che lo abitano, tentano di insegnarci come far sentire la nostra voce, ribadendo che "loro una alternativa l'hanno proposta ".
Sommessamente ricordiamo ai nostri statisti valligiani che con la carta delle loro alternative in A4 accendono le stufe dei loro uffici: alternative che nulla migliorano di un progetto che rimarrà comunque sopra le teste dei nostri figli. E per arrivare a Casotto.
Di amministratori tanto avveduti da proferir parola nonostante palese incapacità di gestire gli eventi, tanto democratici da non ritenere neanche per un istante di condividere e informare in modo serio, tanto convincenti da dichiarare loro stessi che non vi é certezza che le loro "proposte" trovino consenso, non sappiamo sinceramente che farcene.
Perciò, vi revochiamo le nostre deleghe ad amministrare il bene comune. Non temete, verremo a chiedervi conto del vostro operato, Comune per Comune. Andremo ovunque sarà necessario per far sentire la nostra voce che voi pensavate di aver messo a tacere con l'omertà e la connivenza con gli “alti livelli”.
Alla prossima,
Comunità Salviamo la Val d'Astico
19/11/17
Volentieri accogliamo l'invito del sindaco Carotta, e leggiamo la delibera di consiglio n.234 del 15.11.17 , cui peraltro eravamo presenti tra il pubblico (n. 10 persone) e le forze dell'ordine (n. 5)...ed avente come oggetto “Autostrada Valdastico A31 Nord – atto di mero indirizzo”.
Dove infatti si deliberano “i seguenti meri indirizzi:
1- di esprimere la contrarietà al tracciato autostradale delineato nell'ambito territoriale così come sviluppato nella progettazione definitiva trasmessa in data 19.09.2017.
2-di chiedere che le opere in oggetto siano iniziate solo dopo la definizione certa della connessione con l'autostrada A22 in Provincia di Trento.
3- Di condividere e sostenere le osservazioni dei Comuni di Valdastico e Cogollo del Cengio in merito alle modifiche da apportare al tracciato (le famose varianti già bocciate nel progetto, n.d.r.)
4-Di approvare e condividere: - le osservazioni espresse dalla Giunta Comunale n.22 del 27.04.17 alla procedura VIA (…); la relazione del Sindaco (...)
5- di trasmettere il presente provvedimento:
- al Ministero per l'ambiente-DG per le valutazioni e autorizzazioni ambientali
- alla Regione Veneto, Unità Organizzativa V.I.A
- ai Comuni di Piovene Rocchette, Cogollo del Cengio, Valdastico”
--->e al ministero delle infrastrutture e dei trasporti, niente?????? (scadenza osservazioni 17.11.17)
Atto di mero indirizzo, appunto. Che, come tale, come ha ricordato il capogruppo di minoranza Bruno Scalzeri durante un suo intervento in Consiglio, è “il minimo del minimo di quello che può essere il valore giuridico di un provvedimento”.
In altre parole è una delibera di facciata, fatta quasi un mese dopo dell’invio delle osservazioni – in solitaria - dal Sindaco al Ministero dell’Ambiente per la Valutazione di Impatto Ambientale (forse si sarà accorto che il dimenticarsi del passaggio in consiglio non era proprio corretto?).
In quel documento, l’unico veramente importante per l’iter di approvazione del progetto, non c’è alcun riferimento alla contrarietà del Comune di Pedemonte, ci sono soltanto alcune insignificanti proposte di variazione del tracciato, come lo spostamento del casello di qualche metro!
Peraltro, in seguito all’intervento del consigliere Roberto Sterchele, che ha dichiarato la sua assoluta e netta contrarietà all’opera, il Sindaco ha dichiarato che bisognerebbe avere qualche relazione tecnica per poter opporsi all’opera.
Ricordiamo allo smemorato Carotta che già dal 2015 il Comune è in possesso di alcuni studi del geologo Dario Zampieri, docente dell’Università di Padova, commissionati e presentati dalla Regola di Casotto in occasione della questione del calcificio, nei quali si evidenzia l’enorme pericolosità della frana Marogna.
Cui il Sindaco Carotta ha fatto seguito accusando il Dott. Zampieri, dalle pagine dei quotidiani, nientemeno che di procurato allarme...
--->Perché non sono stati usati nelle osservazioni inviate al Ministero dell’Ambiente?
Al sindaco Capovilla ci sentiremmo invece di rispondere che in regione ci è già andato lui sufficienti volte, e senza risultato se non quello di lasciare all'oscuro i propri cittadini e silenziare il dissenso.
Oggi questi sindaci, probabilmente consci del poco o niente che hanno fatto per ostacolare quest'opera devastante per il territorio e per i cittadini che lo abitano, tentano di insegnarci come far sentire la nostra voce, ribadendo che "loro una alternativa l'hanno proposta ".
Sommessamente ricordiamo ai nostri statisti valligiani che con la carta delle loro alternative in A4 accendono le stufe dei loro uffici: alternative che nulla migliorano di un progetto che rimarrà comunque sopra le teste dei nostri figli. E per arrivare a Casotto.
Di amministratori tanto avveduti da proferir parola nonostante palese incapacità di gestire gli eventi, tanto democratici da non ritenere neanche per un istante di condividere e informare in modo serio, tanto convincenti da dichiarare loro stessi che non vi é certezza che le loro "proposte" trovino consenso, non sappiamo sinceramente che farcene.
Perciò, vi revochiamo le nostre deleghe ad amministrare il bene comune. Non temete, verremo a chiedervi conto del vostro operato, Comune per Comune. Andremo ovunque sarà necessario per far sentire la nostra voce che voi pensavate di aver messo a tacere con l'omertà e la connivenza con gli “alti livelli”.
Alla prossima,
Comunità Salviamo la Val d'Astico
19/11/17
Delibere all'altezza dei personaggi coinvolti, niente da dire...
RispondiEliminaBravi!!! Non mollate!
RispondiEliminaUn commento di un lettore della pagina FB Salviamo la Val d'Astico.
RispondiEliminaDallo scorso 28/8/2017 è in vigore il DPR120/2017 che disciplina la gestione delle terre e rocce di scavo. La procedura V.I.A. per l’A31nord è stata avviata il 19/9/2017, quindi è pienamente sottoposta al suddetto decreto.
Sicuramente i sindaci avranno verificato che nel territorio dei loro Comuni la legalità sia stata rispettata, in particolare quindi avranno controllato i piani di utilizzo delle terre di scavo secondo il nuovo DPR, avranno verificato le classi di destinazione d’uso dei 22 stoccaggi temporanei, si saranno preoccupati di conoscere la destinazione finale di quella parte di terre che diventeranno rifiuto nei loro Comuni… e così via.
Altro che "meri indirizzi" !
Certo i sindaci non decidono se fare o no l’autostrada, ma non si capisce se il disinteresse verso i cittadini e l’ambiente derivino da ignoranza e cialtroneria, o vengano da sottomissione ad interessi di partito o di portafoglio. Altro che "meri indirizzi" !