domenica 12 novembre 2017

La nicchia di Santa Rita da Cascia nella parete della casa della famiglia di LORENZI GIOVANBATTISTA (Tita cogo o canéla)






La storia: negli anni '50 abitava nella casa dei Canéla (la casa dei Fratelli Preti, Lorenzi Alfonso, Giuseppe, Tarcisio, il senatore Angelo e le sorelle Imelda e Ida) una famiglia di cognome Ferrari.
Il marito lo chiamavano "Bergamo", quasi certamente perchè proveniva appunto da Bergamo. Vendeva e riparava mobili e faceva il formaggio nel caminetto nella parte destra della mia casa, che allora era separata in due parti, perché una parte era di mio nonno e l’altra di suo fratello che poi si è trasferito in Francia.
La signora del Ferrari, pare fosse una "Basso" ed essendo molto devota di Santa Rita da Cascia  ha chiesto a mia mamma se poteva mettere la statua di Santa Rita nella nicchia già esistente sulla parete della casa, che aveva un’immagine sbiadita di “non sappiamo quale immagine”, (se per caso qualcuno, magari Lino, riesce ad andare più a ritroso...)
E così la statua è rimasta a tutt’oggi, dove c’è sempre qualcuno che mette i fiori, tiene in ordine, e adesso aggiunge anche un lumino. 
Negli anni 50/60 ricordo che si faceva anche la novena a Santa Rita da Cascia nel giorno della ricorrenza della sua morte, avvenuta il 22 Maggio 1457.
Odette saprà sicuramente aggiungere qualche dettaglio certo su questa famiglia in quanto dovrebbero essersi poi trasferiti sulla provinciale nella sua casa a vendere mobili. Io ho ricordi sfuocati, ma mi sembra di ricordare la scritta Ferrari.
Pensate che la prima camera da letto che il Ferrari ha venduto, peraltro usata, (i soldi a quei tempi purtroppo erano quelli che erano) è stata venduta ad Alberto Toldo e Giuseppina Toldo (Berto maule e Bepina godi)  - (un ricordo di Irene)
Poi questa famiglia Ferrari dovrebbe essersi trasferita a Vicenza. (?), ma ricordo pure che la Signora ogni anno il 22 maggio veniva a portare un  mazzo di fiori a Santa Rita da Cascia. 
Francesco Lorenzi


1 - Giuseppina Toldo (maule)
2 e 3 - i Missionari dal Kenya
4 -  Giuliana Bonato?
5 - Maddalena Bonato
6 - Guido Lorenzi
7 - Giovanbattista Lorenzi
8 - Elisa Lorenzi
9 - Francesco Lorenzi
10 - don Fernando Lorenzi

Nella foto in bianco e nero anno 1963 si può vedere in prospettiva il capitello come era fino agli anni 60/70.
L’anno esatto in cui mio Papà lo ha restaurato non lo ricordo.
Nella foto si vedono anche una suora nera e un sacerdote nero, che erano venuti a San Pietro con Don Leonardo dal Kenia. - 1963 -
La prima volta che si vedevano delle persone di colore in paese? Probabile.
Nelle altre foto sopra, il capitello risistemato nei vari anni.

3 commenti:

  1. Preciso che quest'anno il Capitello è stato abbellito e infiorato da Mikael Fontana e moglie.La piccola lampada è a energia solare,l'ho messa io.Anche la Monica ci teneva a questo Capitello.

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  2. Pensavo fosse un voto della famiglia che abita la casa. Ora so la storia. Chissà che il nuovo parroco non ripristini la tradizione della novena annuale al 22 maggio. Visto che è anche vicino alla chiesa e c'è uno spazio che si presta bene a contenere delle persone, magari a seguire anche il rosario che è il mese di maggio.

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  3. Di sicuro era Maria Basso, che a Vicenza aveva un mobilificio ed aveva sposato un Ferrari.

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