domenica 22 febbraio 2015

E ancora a proposito di olio di palma...

 (segnalato da Marco Pettinà)

Io quando acquisto un qualsiasi prodotto non mi limito a guardare solo la data di scadenza, ma vado oltre, perdo un po' di più tempo, ma credo ne vada a vantaggio della salute. Soprattutto riguardo ai grassi.
Quando scrivono per esempio OLIO DI PALMA è da preferire rispetto al prodotto che contiene GRASSO DI PALMA. I prodotti dolciari più succulenti... contengono quasi sempre grassi idrogenati... Preferiamo i prodotti che troviamo scritto UOVA ALLEVATE A TERRA anzichè in gabbia. Un occhio di riguardo per i coloranti e i conservanti. Io guardo anche DOVE lo fanno. E voi?

3 commenti:

  1. Sempre leggere l'imballaggio e, se possibile, comprare BIO. Per la nostra salute e per lottare contro la deforestazione in certi paesi, meglio non utilizzare l'olio di palma. In Francia troviamo la menzione "senza olio di palma" sui pacchi di biscotti ecc...

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  2. C'è da chiedersi , come mai, i nostri governanti si vantano del tanto ''made in Italy''quando poi non sono in grado di fare una semplice legge , che obbliga le industrie e i produttori , ( nella fattispecie alimentare ) a specificare anche la provenienza della materia prima ( es .grano, carni ecc. ) . Mi è bastato una sera vedere una trasmissione che trattava del prosciutto cotto di una grande azienda italiana, per indurmi a non comprarlo,mai più, di quella marca. Infatti , i prosciutti vengono marchiati come italiani, mentre i cosciotti provengono da paesi anche extra UE. Hanno fatto vedere in Turchia maiali che si nutrivano anche con scarti ospedalieri e poi venivano importati in Italia e lavorati da questa '' Spettabile ' Azienda . ( trasmissione La Gabbia su LA7 del 1 dic 2014 . WWW.lafucina.it). Un appello va fatto ai produttori seri e sinceri. Indicate,di vostra iniziativa, tutti i dati possibili per tranquillizzare l’acquirente della bontà del prodotto. Sarete premiate dal mercato , oggi sempre più attento anche nel leggere l’etichetta. Comunque bisogna ringraziare questi ‘’ veri giornalisti ‘’ e quelle poche trasmissioni serie ( non ‘’ condizionati ‘’ dalle lobby ) , se alcune pessime pratiche vengono a galla.

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  3. Questo prodotto sappiamo che e' presente in moltissimi prodotti alimentari, sopratutto da forno. L' inversione di consumo di questo olio e' iniziata e diverse catene di famosi supermercati hanno dichiarato che questo sparira' dai loro prodotti come Coop, Esselunga, Ikea, LD Market ecc. Ma il mio sospetto e' che tutte queste aziende hanno aderito solo dopo che una normativa europea impone, che dal dicembre 2014, di dichiararlo esplecitamente tra gli ingredienti in etichetta, senza camuffarlo come hanno sempre fatto sotto la dicitura " oli vegetali ". Questo prodotto ultimamente e' stato demonizzato sotto l' aspetto della salute ma la verita' e' che fa' meno male del burro e di altri grassi saturi. Il motivo vero e' che per es. come il burrro sappiamo quando lo mangiamo mentre questo grasso lo introduciamo nel ns organismo senza saperlo in grandi quantita' perche', come ho gia detto e' presente in moltissimi prodotti. Quindi il danno non e' che questo e' nocivo piu' di altri ma e'solo la grande quantita' che ne assumiamo. Ma il vero motivo che non dobbiamo comprare prodotti contenenti questo olio, leggendo attentamente le etichette, e' la distruzione irreversibile di un ecosistema come la foresta pluviale dell' Indonesia e Malesia. Tutto questo per far posto alle piantagioni della palma. L' Italia importa all' anno 200 mila tonnellate e l' 80% e' destinato all' industria alimentare. La situazione sotto l' aspetto ecologico e' allarmante si pensi che fra solo 8 anni restera' solo il 2% di questa foresta e di conseguenza scompariranno per sempre animali che la abitano, in particolare l' orso Malese, la tigre di Sumatra, la scimmia nasica, l' orango del Bormeo e altri. Per fare un esempio negli ultimi anni sono stati uccisi o venduti 50 mila esemplari di orango.Quidi vorrei invitare tutti noi, nel ns piccolo, a lottare per fermare tutto questo, semplicemente leggendo le etichette dei prodotti che compriamo e segliendo prodotti senza questo grasso. Per i golosi il prodotto che ne contiene di piu' e' la ns amata Nutella, purtroppo.

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