Non esattamente come nei film,
ma qualcosa di simile
alla telepatia esiste.
E la ricerca fa progressi.
Allo stato attuale i ricercatori escludono che possa
esistere la telepatia in senso stretto, ovvero la possibilità di
trasmettere informazioni da una persona a un’altra senza attività
sensoriale o strumenti artificiali. La comunicazione tramite il solo
pensiero è ancora relegata agli ambiti della parapsicologia e della fantascienza.
In termini scientifici, invece, si parla di brain-to-brain communication
(comunicazione tra cervelli) e alcuni esperimenti condotti negli ultimi
anni dimostrano che è possibile mettere in connessione i cervelli di
più individui attraverso un'interfaccia neurale computerizzata, chiamata
BCI, dall'inglese brain-computer interface. Questo strumento registra, codifica e decodifica impulsi elettrici, i quali possono essere trasmessi via radio, wi-fi, internet e via dicendo.
L'instant messaging del pensiero? Solo pochi giorni fa la rivista PLOS ONE ha pubblicato i risultati di un esperimento condotto dai ricercatori di Starlab Barcelona.
Il team, composto da neuroscienziati e ingegneri robotici, si è chiesto
se fosse possibile mettere in comunicazione diretta due cervelli a
distanza di migliaia di chilometri. Utilizzando una BCI basata su
elettroencefalogramma e internet hanno veicolato un breve messaggio da
un mittente in India a un destinatario in Francia.
Che Cosa c'è di nuovo? Altri
ricercatori in passato sono riusciti a collegare il cervello umano a un
computer tramite elettrodi e a decodificare alcuni semplici pensieri,
arrivando a muovere per esempio la coda di un ratto o una sedia a
rotelle.
La novità di questo esperimento è che dall'altro capo della BCI c'era
un altro cervello umano. L'esperimento è stato condotto collegando il
cervello del mittente a un computer, che ha tradotto
l'elettroencefalogramma in codice binario
e ha trasmesso i dati a un secondo computer connesso a sua volta, in
modo non invasivo, al cervello del ricevente. Il messaggio? Un semplice
«ciao». Tanto è bastato per dimostrare che la telepatia non è un
concetto così lontano dalla realtà, almeno nella sua versione digitale.
(fonte Focus)
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