sabato 31 gennaio 2015

Internet point in Biblioteca a Valdastico

Le Biblioteche sono state, sono e saranno sempre, un qualcosa di prezioso che può essere un bagaglio importante per ogni persona. Nel nostro tempo, dove tutto viaggia con Internet, dove tutto si può consultare attraverso la rete, forse è un po’ difficile pensare ai libri come fonte di sapere, di nozioni, di conoscenze, di approfondimenti. 
La conoscenza ci fa liberi, ci offre l’opportunità di aprire la mente, di arricchirci, di potenziare le nostre risorse, di migliorarci… 
La Biblioteca Civica di Valdastico, grazie all’Amministrazione Comunale, alla Pro Loco e ad un gruppo affiatato di persone, con a capo il Segretario Comunale Balsamo dr. Letterio, ha iniziato la sua esistenza circa quaranta anni fa, con non poche difficoltà. 
Ha avuto anni fiorenti e anni bui dove è stata lasciata un po’ andare alla deriva, fino a quando Roberta Serafini e alcuni volontari si sono impegnati per farla rinascere, per farle riprendere quella vita tanto preziosa. E’ grazie a costanza e impegno di queste persone, che ora la Biblioteca è quello che possiamo vedere ora, la sua esistenza ha permesso di crescere e aprirsi anche alle nuove tecnologie che anche nel suo piccolo è in grado di ospitare. 
Sabato 24 gennaio, alle 16.00, è stato inaugurato l’INTERNET POINT che ha tre postazioni con tre tablet, possibilità di posta elettronica e stampanti. Il taglio del nastro da parte del Sindaco Claudio Guglielmi, ha dato il via a una nuova era anche per la piccola Biblioteca del Comune. 
Nel suo discorso iniziale, il Sindaco ha parlato della volontà di dedicare la biblioteca alla maestra Ivana Ciechi, per la dedizione all’insegnamento, per il suo amore per i bambini e il suo modo unico di trasmettere a loro la sua conoscenza. E’ stata consegnata al marito una pergamena ricordo e a breve verrà posizionata una targa ricordo dell’Insegnante prematuramente scomparsa. Ma il pomeriggio è stato arricchito con qualcosa di particolare che, grazie ai contatti di Gino Sartori, siamo venuti a conoscenza. Un album fotografico ”Valdastico: fondazione del nuovo comune 13 settembre 1940” , conservato nella Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza. L’intervento del direttore Dr. Giorgio Lotto, ci ha fatto capire la storia di questa raccolta fotografica che ci racconta della nascita del nuovo Comune, con foto dettagliate di tutti i Paesi del territorio. La Biblioteca è stata continuamente arricchita perché molte famiglie nobili hanno depositato i loro archivi e quindi, il territorio stesso è stata una fonte di accrescimento. Le tante mappe conservate (3500) di cui solo una parte è stata catalogata, sono un tesoro prezioso per conoscere il territorio e comprendere l’attività dei Paesi di alcuni secoli fa. 
 
Un intervento piacevole è stato quello dell’amico Balsamo dr. Letterio che ha ricordato con nostalgia i tanti momenti di gioia vissuti in Valle, la festa degli aquiloni, la marcia rosa, il carnevale... ricordi di una primavera passata che sono sempre vivi nel suo cuore. Ha però provato tanta tristezza nel vedere il cinema di San Pietro, lasciato andare alla rovina, per questo ha pianto… Una Persona speciale che, con un gruppo di persone, era riuscito a dare uno stimolo diverso al Paese… 

Gino Sartori ha poi proposto il video dell’album, che ha cercato di montare perché tutti i presenti potessero visionarlo, mentre Gianni Spagnolo, con la sua grande conoscenza storica, ha spiegato molti contesti fornendo dettagliate spiegazioni. 
E’ stata poi la volta della Dott.ssa Mattea Gazzola che ha spiegato l’importanza della conservazione e lo studio delle mappe storiche attraverso delle immagini. Ci ha mostrato una mappa catalogata di recente, datata 1606, che ci mostra il territorio boschivo delle nostre zone. 
Una copia della mappa è stata consegnata al Sindaco di Valdastico con la speranza che nasca una collaborazione attiva tra la Biblioteca Bertoliana e quella di Valdastico, così che anche lo scambio che può avvenire, sia un motivo di crescita e conoscenza. Raccogliere, conservare, catalogare, conoscere, conservare… perché ci sia memoria e quello che è possibile, possa essere conosciuto da tutti.
Alla fine è stato offerto anche un inaspettato nutrito rinfresco.
Con l’augurio che la nostra piccola Biblioteca continui a nutrire le menti, ringraziamo tutti quelli che, in tutti questi anni si sono prodigati e continuano a farlo tuttora; a chi ha curato l’organizzazione di questo pomeriggio di storia, ma anche di futuro, va un grazie particolare… qualcosa si sta muovendo (la presenza di circa 70 persone ci fa ben sperare!), apprezziamo quel poco senza guardare sempre al niente! 
I libri sono cibo importante per la mente a tutte le età: 
aiutiamo le giovani generazioni a capirlo!
Lucia Marangoni





































25 commenti:

  1. Grazie Lucia per questo articolo, e grazie ancora per esserti ricordata della Roberta, senza di lei e il suo impegno per tenerla in vita la Biblioteca non ci sarebbe (a volte la tensione mi fa dimenticare di dire delle cose importanti e doverose) un ringraziamento va anche ad Alice che è stata la bibliotecaria per moltissimi anni; il mio augurio è che possiate tornare nel nostro staff perchè solo se più persone si uniscono nel volere la stessa cosa che nel nostro caso è il bene del nostro Paese tutto sarà più facile, grazie 1000 ancora. gino

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  2. L'articolo non è dei migliori perchè sto passando giorni difficili, ma sono contenta del tuo pensiero, grazie! Lucia

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  3. El messo sempre Dario a parlare sottovoce!

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  4. Risulta che la Biblioteca Comunale sia già intitolata a Don Antonio Fontana. Fuori della porta dell'edificio si legge "in memoria di Don Antonio Fontana". Vuoi proprio che il Sindaco non lo sapesse? No comment.

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    1. ah ah ah capele su capele

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    2. Che vuoi, pretenderesti che sapesse leggere il sindaco? E poi, vedo scritto che c'è la "volontà" di dedicare, non che è stata dedicata...

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    3. Secondo me non è così. E' l'edificio che è dedicato a Don Antonio Fontana. Ricordiamoci che una volta lì c'erano le scuole elementari e quindi fate di aule, ogni aula avrebbe potuto essere dedicata ad una persona benemerita, pertanto l'attuale biblioteca che viene dedicata alla maestra Ivana non la vedo come una "capela". Potrei sbagliarmi ma io la vedo così

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    4. a volte leggo commenti e osservazioni...e mi chiedo se la vera liberta' ,sta nel rispetto delle idee altrui, o nel proporre asserzioni umanamente povere,tristi e gratuite...

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  5. Va a leggere bene prima di scrivere è scritto biblioteca comunale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    1. Anonymous delle 13:18 dati una calmata!!!!! Se mi sono sbagliata non per questo devo essere scherno della tua arroganza

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    2. Renata, credo che urge un gruppo di femen anche a Valdastico : basta con la tirania, l'arroganza, la violenza dei maschi veneti ! Alziamoci, lottiamo, combattiamo la superbia di certi (non tutti...)
      Sai che ho letto su un giornale che è in Lombardia ed in Veneto che sono i più numerosi (per l'Italia) ?

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    3. AH AH AH Ody....dici...QUELLE femen?? Quelle che vanno a protestare tette al vento per rivendicare i propri diritti e la parità dei sessi?
      Mmmm non la vedo proprio come protesta costruttiva, quanto l'ennesima mercificazione del corpo femminile. E poi....le hai viste le FEMEN originali? Tutte biondini, con le cose al loro posto...che fa solo piacere agli occhi a vederle....
      Su su, c'è ben altro modo per dimostrare di saper tener testa agli uomini! :-)

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    4. Hai ragione, DXE, sarebbe un regalo per certi che non lo meritano ! Sai, si fa per dire, per sdrammatizzare la situazione. Penso anch'io che ci sono altri modi, più intelligenti, e forse anche più........perfidi, più più più ????? No dai che, a noi, non manca niente. Un caro saluto dall'estero DXE.

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  6. No sta mia sustarme la Kalm, setu, andaloca d’un nonymo. Antevidi mìa che la xe come i fuminanti desmentegà sora i sirci dela fornela? Epò, vardè che si polemici, tusi. A seité lamentarve chei noi fa gnente e pena chei s'inventa qualcossa de novo, tacchete che a partì in tropa e sisolarghe le ale.

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  7. E stata dedicata l'aula dell'internet point non la biblioteca.

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  8. Serti no i ga ancora manda' zo el scherso che i ghe ga tira' al Toldo e conpagnia cantante e i tenta de cavarghe el pelo anca al peocio.
    Poareti, tempo perso.

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    1. A se capisse proprio che ti, belo, i pioci no te li ghe mai visti. A xe el piocio chel va sul pelo, no el pelo sul piocio. Meio cussita, valà, no te te ghe perso gnente!

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    2. Anca el peocio el gavara' qualche pelo, vero Sponcio?
      E siccome el peocio le' picinin sti cua' i va in serca anca del pelo proprio del peocio parche' romai no i sa tacarse su altro.Sponcio, un poca de prespicacia da
      i nemo.

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  9. Avanti tusi perchè ghavio smesso de spunciarve. Basta non cadere nel volgare e non offendere ma un pizzico di sarcasmo el rende el blog più accattivante.

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    1. L’abitudine all’ironia, come anche quella al sarcasmo, rovina del resto il carattere, essa conferisce a poco a poco una qualità di malevola superiorità. Federico Nicce

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    2. Questa devo impararmela a memoria Don! Servirebbe a tutti quelli che, pensando di essere ironici, non si accorgono di quanto traballano eretti sul loro "scagno" dove i tarli hanno ormai compiuto il loro silenzioso lavoro....

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    3. Eh, eh, ..cara Dicse, in realtà era rivolta a me stesso me medesimo. Ogni tanto bisogna ricordarsi di essere seduti sullo scagnetto carolato, sonò si capitombola clamorosamente spandendo anca el cafelate. Ma come hai fatto a sapere del mio precario sentacolo?

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    4. Ma dai Sponcy, varda che anca Nietzsche el ironisava, e quanti altri ! Te vidi che el Nony del 3.2.15.59 el dixe che bisogna sponcionare, chel blog l'è pi rigolo comme ça.
      Su dal sentacolo e fane ridere ca ghi nemo bisogno. Scometo che anca la DIXI la xe sinchro con noialtri.

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  10. Quanti nuovi followers di fronte ai PICI della biblioteca?

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  11. A vedere la sala piena di persone interessate, mi chiedo come mai il Comune di Valdastico non partecipi, come tutti gli altri comuni contermini, al servizio bibliotecario associato della Unione Montana.

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