martedì 20 gennaio 2015

Tradizione, appuntamento o che altro?

Chi mi conosce, sa che da tanti anni faccio la Befana… 
Ho iniziato molto tempo fa e ultimamente è diventato un appuntamento importante.  
In giro mi riconoscono subito, perché ormai la mia persona viene associata alla vecchia con la scopa, ma dove non sanno chi sono, la mia presenza suscita meraviglia, stupore e allegria. E’ quello che mi è successo la domenica prima di Natale: ero stata chiamata insieme a mio marito per fare Babbo Natale e la Befana alla recita dei bambini della Scuola dell’Infanzia della Montanina di Velo D’Astico. Sfortunatamente, nel primo pomeriggio, mio marito ha iniziato a stare male: cosa fare? 
Ho telefonato a qualche amico ma nessuno poteva sostituirlo… come ultimo ho telefonato a mio genero, che proprio non ama fare queste cose, chiedendo per favore di farmi un piacere: avrei parlato sempre io e lui doveva solo travestirsi e consegnare i regali. Ci ha pensato su e dopo un po’ mi ha comunicato che ci stava… sospiro di sollievo! Partiti in fretta e furia (eravamo in ritardo) siamo arrivati in palestra a Velo e, con non poche difficoltà siamo riusciti ad arrivare agli spogliatoi e cambiarci. I bambini avevano già finito la recita ed erano incontenibili; le insegnanti hanno avuto il loro da fare per metterli a posto. Dopo di che io e Manuel abbiamo consegnato i regali mentre cercavo di intrattenere grandi e piccoli con le mie battute. Se all’inizio erano timidi, alla fine, qualche bimbo mi girava intorno, mi parlava e sono riusciti anche a portarmi via la scopa! Poi lentamente tutti se ne sono andati e anche noi abbiamo salito le scale per andare negli spogliatoi, quando un bimbo mi chiede: ”Dove vai Befana? E io… 
“Mi scappa la pipì!
Comunque devo ringraziare mio genero per la sostituzione all’ultimo momento: i bambini aspettavano Babbo Natale e sarebbe stata una delusione non vederlo arrivare!
Poi, lunedì 5 gennaio sono andata con il Coro Caviojo a Poleo, al centro parrocchiale per fare insieme al gruppo, una serata di poesie e canti. E’ stata una bella serata, ma alla fine, durante l’ultimo canto, sono sgattaiolata via da una porta laterale e sono tornata dalla porta principale vestita da Befana! Anche lì ho inscenato una piccola commedia, divertendo tutti i presenti! I coristi, vedendo la mia apparizione, sono rimasti sgomenti, perché un attimo prima ero lì con loro e poi…  Ho distribuito bagigi, cioccolatini, caramelle e pastigliette azzurre (finte), movimentando  allegramente la serata!
La mattina dell’Epifania sono andata da Carla a ritirare i premi per il concorso dei presepi che avrei consegnato in giornata.
Ultima tappa  alla casa di riposo: mi era stato consigliato di andare prima di pranzo per trovare tutti gli ospiti riuniti ma… alcuni seguivano la Messa e manco mi hanno guardato, altri erano in sala e Giambattista mi ha detto che mi aspettavano per il pomeriggio e che lui doveva rubarmi il sacco! Così me ne sono andata verso la chiesa e ho aspettato che uscissero da Messa… qualcuno vedendomi ha fatto un gran salto, molti mi hanno fatto i complimenti, i bambini un po’ timorosi e muti… hanno preso i cioccolatini. Poi sono andata a consegnare i premi e anche lì  sono stata bene con piccoli e grandi che mi hanno accolta con gioia. Pomeriggio… altro giro! A Forni dove i bambini si sono ritrovati per giocare e fare merenda e poi ritorno dai nonni a San Pietro. Immancabile il furto del sacco, la gioia nel vedermi di molti, altri un po’ spaventati, ma comunque sono stata contenta perché sono riuscita a portare qualche sorriso fra quelle mura. Anche i famigliari degli ospiti, sono stati felici del mio arrivo e mi hanno ringraziato di cuore. Ormai, a pomeriggio inoltrato sono ritornata a casa, ho smesso i panni della vecchia e ogni volta che lo faccio, un po’ mi dispiace e spero sempre di riuscire, l’anno dopo, a ripetere questa esperienza. Tradizione, appuntamento, travestimento?
No, forse c’è qualcos’altro che mi fa ripetere ogni anno le stesse cose, che mi induce a travestirmi, a impersonare un personaggio quasi dimenticato a farlo rivivere per portare qualche sorriso: è qualcosa di sconosciuto e forte che mi viene dal cuore e sono certa che, anche se è poco, è una cosa importante!

Alla prossima! (speriamo)       Lucia

2 commenti:

  1. Lucia tieni duro. Sei l'unica che si presta per queste occasioni. Mi sento di dirti solo BRAVA!!!

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  2. Grazie, ma non mi sento "brava", faccio qualcosa come tanti altri che magari non appaiono.... grazie a tutti quelli che si adoperano per il bene altrui, donando quello che sono in grado di donare, qualsiasi cosa sia !

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