La
via Regina Margherita era quasi disabitata.
Qualche casa a
Cerati, Pertile e Maso Stefani.
Le abitazioni erano concentrate
soprattutto intorno alla Chiesa
ed in contra’ Campagna.
Tanti nomi ormai in disuso: Val del Chéstele con le Rive, Roversa, Capovilla ecc.
Attenzione in basso a dx: contra’ Fozati erroneamente segnata come Costa!
Riccardo Stefani
Via Regina Margherita era quasi disabitata.IN PRATICA COM'E' ORA!
RispondiEliminaInteressante reperto Riccardo. Molto istruttivo confrontare l'impatto sul territorio dei primi 8 secoli con quello dell'ultimo.
RispondiEliminaGran bel documento Riccardo, fatto bene a proporcelo. Avevo già consultato queste tavole al catasto austriaco di Bassano, ma penso che per molti lettori siano una piacevole sorpresa. Si vede l'attuale piazza ridotta a passaggio e le vere piazze paesane nelle due are. Si intravede anche il portico delle vecchie scuole all'entrata in paese, all'altezza degli attuali bagni pubblici.
RispondiEliminaForni all'epoca era più grande... pure Valpegara, e forse anche Barcarola. Varda ti, come cambia
RispondiEliminain costa al sole!
Proposta: il traffico passi un anno per il centro di Valdastico, un anno per il centro
di Forni, va ben così???
Documento interessantissimo. Si dovrebbe spiegare ed illustrare nelle scuole per far conoscere
RispondiEliminaai nostri figli l'evoluzione del paese, da San Pietro in Val d'Astico, colonello (frazione)di Rotzo a
Comune di Valdastico ,comprendente tutta la parte piu' vasta della valle e di cui i prati ne erano
a quei tempi la ricchezza principale. La grande Resta (roda) che partendo dal Dazio (dogana )
passando per il vecchio molino e la segheria (1630) in fondo alla pontara , alimentava la maggior
parte dei prati ne è l'emblema. Da Aprile a Novembre : l'erba verde, i fiori ,i marei di fieno in estate,
le vacche al pascolo l'autunno ,l'acqua pura e i marsoni dell'astego ....... che bellezza!!!!!
Ora...tutto sparito,tutto ricoperto da quell'obbrobrio... di cemento;