Che strano silenzio... è una vecchia contrada:
soltanto i miei passi sull’unica strada;
le case, vicine, hanno i
muri sbrecciati,
le porte aperte sui piani sfondati;
ma le panche, di pietra, son quelle d’allora
e la voce, da loro, ritorna sonora,
e racconta d’un tempo, ch’è appena di ieri,
quand’erano vive e case e sentieri
e c’eran gerani tra i vecchi balconi
e il sole splendeva su rami ed ottoni,
e quando bastava l’amica fontana
per l’acqua di tutti, che lava e risana,
e accanto a ogni vecchio trovavi un bambino
che solo da lui le fiabe ascoltava
con sguardo rapito, e il tempo... passava.
Ma il tempo è nemico, non corre a ritroso:
il bimbo è cresciuto, il vecchio a... riposo,
son tutte mutate le usanze d’allora,
nella vecchia contrada solo il vento dimora,
e le case accarezza, dai muri già stanchi,
chiudendo le porte sui tanti rimpianti,
e aspettando qualcuno che passi vicino
racconta la storia di un… vecchio bambino.
Ada Agostini
Che struggimento questa poesia: sa condensare in poche rime le emozioni di una generazione che ha fatto da ponte fra due sponde che sembrano a distanza siderale e invece le separa solo mezzo secolo o poco più. I nostri anni.
RispondiEliminaSemplice e meravigliosa poesia Ada. Con poche parole hai saputo descrivere una triste realtà per la quale poco o nulla possiamo fare se non tristemente prenderne atto. Bravissima. Ciao
RispondiEliminaQuanti ricordi....quanta struggente nostalgia del passato suscita in noi questa poesia....
RispondiEliminaSpecchio appannato di un tempo che fu...Io vissi quel tempo...Nella mia tenera età, mai dimenticata,trenta persone :giocavano,cantavano, piangevano,si amavano.....vivevano..felici,e contenti nel cortile di casa. Ora vi nasce l'erba,qualche finestra si apre l'estate,....
Due vecchie zitelle ottantenni vi vivono ancora,rinchiuse nella loro vecchia dimora.......
Hai fotografato perfettamente quello che è stato e quello che è rimasto... PURTROPPO!!! Nel leggerla, inutile ripeterlo... tanta nostalgia e un graffio al cuore...
Eliminagrazie a voi tutti...sì, la nostalgia in certi luoghi pare diventi più forte, pare quasi far scordare il buono che comunque quel tempo ha lasciato nel cuore di chi l'ha vissuto, ma questo buono resiste, rimane saldo nel cuore e consente di respirare l'aria del nostro oggi senza scordare i profumi ed i canti di allora. buon tutto! Ada
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