La Meridiana

La Meridiana

del mese di Marzo 2013

Il 13 marzo è salito al soglio di Pietro, Papa Francesco, al secolo: Jorge Mario Bergoglio di anni 76, argentino di origini italiane. Già la scelta del nome ha fatto ben sperare. Sii il Papa della letizia e della misericordia. La Chiesa ne ha davvero bisogno, oggi più che mai!

Il 1 marzo a Pedescala la serata culturale con le erbe di Antonio Cantele è stata molto partecipata. Queste serate d'inverno stanno prendendo sempre più piede. Buon segnale!

E in tanti erano anche alla Proloco di San Pietro il 2 per il tradizionale appuntamento del "fora febràro" festeggiato con il particolare piatto di "polenta e musso". Mancava quest'anno il "falò" forse per motivi di sicurezza.

I lavori sulla strada da Piazza Roma al Cimitero sono ripresi.

Intanto sono concentrati su marciapiedi e ringhiere.

Alla fine pubblicheremo le foto.

La tradizionale cena di pesce che propone il Comitato Forni ogni anno è conosciuta da tanta gente. Le adesioni sono state copiose (più di 100) per la serata del 16. Il menù molto ricco ha accontentato tutti, sia per la qualità che per la quantità. E' questo un modo per restare in compagnia gustando piatti insoliti con una spesa alla portata di tutti. Complimenti a chi si prodiga per organizzare ed attuare questi momenti di condivisione.

Molto partecipata la tradizionale cena "del pissacàn" svoltasi a Pedescala il 23. Come sempre eccellenti le pietanze proposte: aperitivo - strùgolo col pissacàn in salàta - risòto col pissacàn e guanciale - sparagagne con la senape e late - cudissìn nostràn - pissacàn in tecia col lardo e patate al forno - dolse - cafè col resentìn. Tutto veramente squisito e ben preparato. Complimenti a tutta la Proloco e a chi ha dato una mano.

Sabato 24 un vivace corteo di auto, camion, trattori ha percorso la Valle per manifestare contro il prolungamento della A31

Il 27 è caduta una frana a monte della località Ciechi di Pedemonte proprio dove dovrebbe uscire il tunnel dell'autostrada a31 a conferma delle gravi criticità idrogeologiche della Valle dell'Astico. Sono in corso le verifiche e la messa in sicurezza della zona interessata.

Il 27 si è laureata all'Università di Trento in lingua e letteratura moderna Jessica Giacomelli di Pedescala

e il 28 si è laureato all'Università di Padova anche il nostro fedele follower Nicolò Lorenzi in Ingegneria dell'informazione. (ecco il motivo della sua latitanza) di San Pietro.

Ad ambedue congratulazioni vivissime e un futuro radioso!

by Maddy

10-3-2013

AC VALDASTICO - MONTE DI MALO

          5                                 2

17-3-2013

AC VALDASTICO - ZANE'

          4                                 0                                                     

 24-3-2013

 SANTOMIO - AC VALDASTICO

          3                                 2

27-3-2013

AZZURRA AGNO - AC VALDASTICO (recupero)

          1                                  2

Non sono più tra noi

Ampelio Toldo (piona) di anni 72 - 
deceduto a Torri di Q.lo e dopo la cremazione
è stato sepolto nel cimitero di Brancafora di Pedemonte

Marianna Lorenzi ved. Bonato (boranéla) 
di anni 91 della Contrà Lucca

E da ieri, 31 marzo, è entrata in vigore pure l'ora legale.

Dal 15 aprile le FTV fanno partire, in forma sperimentale per due mesi, al costo di  € 15 A/R, delle corse dirette in partenza da Arsiero verso gli atenei di Padova e Verona per  agevolare gli studenti universitari che abitano in aree geograficamente scomode. Informazioni più dettagliate agli sportelli FTV.

Ve lo ricorderò anche prossimamente con post a parte, ma intanto prendete nota  dei due interessanti appuntamenti di Aprile a Pedescala.

Che marzo sia da sempre pazzerello lo si è sempre saputo e quest'anno in particolar modo non ha voluto smentirsi e non si è fatto mancare nulla!

Da sperare che i primi 3 aprilanti siano di sole... che così ne avremo 40 di somiglianti, altrimenti... addio orto...

E parlando di orto ricordatevi che:

Fondi di caffè, bustine di the usate, gusci d'uova, sicuramente messi in una compostiera sono ottimi costituenti per ottenere un compost ricco, utilissimo per il giardino; il caffè utilizzato contiene sali minerali ed ha una consistenza che aiuta a migliorare l’impasto del terreno dell’orto e del giardino, rendendo più soffice la terra molto argillosa. I fondi vanno tenuti da parte, possibilmente in una scatola posta in un posto soleggiato e ben ventilato, in modo che possano asciugarsi; solo la polvere ben asciutta può essere utilizzata nei vasi, nell’orto e sul prato. Ovviamente evitiamo di eccedere, si tratta di un prodotto ricco di sali minerali, quindi se ne riempiamo un vaso, le piante poste in esso troveranno quantità eccessive di sali minerali, e molto probabilmente verranno da questi bruciate. Oltre a questo,  un eccessivo arricchimento di caffè può portare ad un abbassamento del ph del terreno, e non tutte le piante sono acidofile. Il metodo migliore consiste nello spargere piccole quantità di caffè sul terreno, e poi zappettare leggermente, in modo da mescolarlo con la terra già presente. Sembra che lumache, formiche e bruchi, odino l’odore penetrante dei fondi di caffè, e molti appassionati di giardinaggio utilizzano una sottile spruzzata di caffè come antiparassitario, anche nei vasi sul terrazzo. Oltre al caffè si utilizzano moltissimi scarti naturali, quali gusci d'uova e foglie di the, che vanno comunque utilizzati ben puliti e sminuzzati, e ricordando sempre che ogni componente che mettiamo nel terreno lo arricchisce di qualcosa, che sicuramente è utile in piccole quantità, ma dannoso in grandi quantità. I gusci delle uova, ad esempio, sono ricchi di calcio, quindi tendono a rendere il ferro nel terreno poco disponibile per le piante, e soprattutto se si tratta di piante acidofile, può diventare un problema se i gusci sono presenti in grandi quantità. Abbiamo tanti esempi di riciclo di prodotti di scarto in giardino, molti dei terricci che acquistiamo contengono una certa percentuale di compost derivato dal compostaggio dei rifiuti organici; in molti substrati per orchidee troviamo pezzetti di fibra di cocco, o di radici o cortecce di piante; le stesse cortecce che si utilizzano per le aiole sono uno scarto della lavorazione del legno, e in alcuni luoghi si utilizzano anche gli scarti di lavorazione dell’uva (bucce e vinaccioli triturati assieme).

Non buttiamo la cenere della stufa

e del caminetto

Chi vive in un paese di campagna avrà spesso visto i vicini di casa lavorare l’orto spargendo sulle aiole stallatico e cenere del caminetto; tale pratica è funge sicuramente da ammendante del terreno, ma è bene sempre fare attenzione quando si aggiunge qualcosa alla terra, la possibilità di eccedere è sempre alta.

La cenere è un vero e proprio fertilizzante, anche se un po’ particolare, in quanto non contiene il macroelemento che caratterizza la maggior parte dei concimi, ovvero l’azoto; quindi un terreno addizionato di cenere, andrà comunque arricchito di azoto, come fa il nostro vicino di casa che aggiunge cenere e stallatico, un fertilizzante molto ricco di azoto.

La cenere però contiene un alto titolo di potassio, una buona quantità di fosforo, magnesio e calcio; un eccesso di cenere nel terreno porta ad alte dosi di Sali minerali nello stesso, che in grandi quantità non sono decisamente adatti alla vita ed allo sviluppo delle piante.

In genere si consiglia di spargere poco meno di duecento grammi di cenere ogni metro quadrato di terreno dell’orto, se non si considera ovviamente di fornire ulteriore concime potassico o fosforico; quindi in sostanza con la cenere non è necessario conservare tutta la cenere prodotta dal nostro caminetto durante un lungo e freddo inverno, basta averne alcune manciate, e il nostro orto ne avrà a sufficienza.

I consigli della Nonna

Per rivitalizzare l'insalata, lasciatela a bagno per una mezz'oretta  in acqua in cui avrete spremuto il succo di un limone. 

L'effetto è miracoloso!

saggezza

L'Amore ha il potere di cambiare i cuori e le menti: non sottovalutatelo. Può ridare il coraggio di affrontare ciò che sembra impossibile

Non dobbiamo temere le lacrime: ci lavano gli occhi, ci ammorbidiscono il cuore e ci schiariscono la visione.

Prima di giudicare gli altri, 

pensiamo all'ultimo errore che abbiamo fatto.

Proverbi e modi di dire veneti

Nare a gnari de cuco

(cercare cose inesistenti)

I zé botòn e buséta
(vanno perfettamente d'accordo)

El bocòn dela creànsa
(quello che si lascia nel piatto per non apparir ingordi)

***Per i primi 3 aprilanti, quaranta di somiglianti

Un fià de bàgolo