Venerdì
29 giugno 2012
Arriviamo
al penultimo stanzino; nel letto vicino alla finestra c’è appunto un volto
nuovo, quello di Lino, con accanto un giovane figlio che, seduto, sta leggendo.
Mi avvicino e Lino alza la mano scandendo il saluto fascista intrecciando
immediatamente le dita con le mie (il figlio ci dice che fascista Lino non lo è
mai stato, ma che, in questo periodo, ha strani ricordi). Lino vuole raccontare
molte cose, ma fatica a riordinare pensieri e parole… ”el Duce el stava passando,
i ghe dava tuti la man e ghe la go dà anca mi…” mica fan male le strette di
mano Lino! Poi, sorridendo, si mette a battere piano le mani canticchiando
“quel mazzolin di fiori” scandendone il ritmo; lo accompagno, con
Elisabetta, nel canto, un po’ sottovoce e lui sorride felice, ma desidera cantarla tutta ed arrivare in particolare alla strofa “no l’è vegnù da mi, l’è ‘ndà dala Rosina…” al che gli dico “nol gavarà mia fato anca lù così vero Lino, nol sarà mia ‘ndà dala Rosina invesse che dala morosa!”... ed ecco che lo sguardo cambia e, immerso nei ricordi, racconta che faceva50 km . all’andata e 50 km . al ritorno per andare a
trovare la sua ragazza… che grande amore commento, e dagli occhi di Lino
scendono lacrime e piange. Non mi riesce di non abbracciarlo dicendogli che i
ricordi buoni fan bene al cuore, lui continua a stringermi la mano... cerchiamo
di distrarlo con titoli di altre vecchie canzoni, e Vecchio Scarpone ci
riesce... canticchiamo assieme ancora un po’...
gli occhi ora sono solo lucidi e
pianino ritorna il sorriso.
Una vita da raccontare, un dono da raccogliere.
Elisabetta, nel canto, un po’ sottovoce e lui sorride felice, ma desidera cantarla tutta ed arrivare in particolare alla strofa “no l’è vegnù da mi, l’è ‘ndà dala Rosina…” al che gli dico “nol gavarà mia fato anca lù così vero Lino, nol sarà mia ‘ndà dala Rosina invesse che dala morosa!”... ed ecco che lo sguardo cambia e, immerso nei ricordi, racconta che faceva
Una vita da raccontare, un dono da raccogliere.
Grazie
Lino!
Ada
Agostini
Brava Ada!!! Se fossi più vicina all'ospedale, anch'io mi ritaglierei un pò di tempo da donare a chi è ammalato; sono ore preziose che si danno agli altri, ma credo che molto più si riceve ...Lucia
RispondiEliminaQuando siamo in quei posti lì basta anche un sorriso che non costa niente ma dà moltissimo. Bravi a tutti i Volontari!
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