Pedescala anni ‘30 – ‘40 – ‘50
La famiglia Pretto risiedeva a Pedescala in Via Giardini n.5.
Francesco e Domenica Pretto hanno avuto 11 figli.
Francesco ed uno dei figli (Franco di 17 anni) furono uccisi nel tragico eccidio del 30 aprile 1945. Alcuni dei giovani Pretto emigrarono in Australia negli anni ’50. Ernestina si sposò nel 1954 con Mario Meneghini, ed anch’essi emigrarono in Australia stabilendosi a Melbourne.
Francesco e Domenica Pretto hanno avuto 11 figli.
Francesco ed uno dei figli (Franco di 17 anni) furono uccisi nel tragico eccidio del 30 aprile 1945. Alcuni dei giovani Pretto emigrarono in Australia negli anni ’50. Ernestina si sposò nel 1954 con Mario Meneghini, ed anch’essi emigrarono in Australia stabilendosi a Melbourne.
Le foto sono uno “spaccato” di vita famigliare dei Pretto, scattate dal nostro caro Germano, per gentile concessione di Ernestina, nella sua casa di Melbourne.
Francesco Pretto era in Africa nel 1939 ed inviò questa bella foto con dedica: “Molto cordialmente Vostro F. Pretto – Pasqua 39 – XVII (forse questo numero romano sta per “17° anno dell’era fascista”) |
In bicicletta: Iva (la più grande), sulla destra Franco, Fausto in primo piano, Ernestina con il cappuccio e il piccolo Camillo che attualmente vive a Zanè |
In divisa da “balilla”. Da sinistra Severino, Antonio, Wanda, Iva, Quinto (quinto anche in ordine di nascita), Teresa e Franco |
Bellissime immagini!!! Grazie a Germano e a Ernestina che le ha concesse. Nonostante siano passati tanti anni, i tratti della famiglia si riconoscono bene per chi conosce Iva e Camillo; ciò significa che qualcosa dei nostri avi è in ognuno di noi e questo non può che essere motivo d'orgoglio! Grazie, Lucia
RispondiEliminaDimenticavo ... che triste vedere quella grande casa vuota ... quando passo penso alla vita che scorreva tra quelle stanze , mentre ora è silenziosa e triste... ogni tanto viene il figlio di Iva,a tagliare il giardino e allora sembra che tutto si animi .... ma è per poco ...Quante case a Pedescala sono così, troppe... scusate lo sfogo, ma vedere la foto con tanta gente davanti alla casa, fa pensare...Lucia
RispondiEliminaGrazie Lucia per i tuoi commenti, che sono riflessioni sulla vita che corre... come l'acqua dell'Astico sotto il ponte di Pedescala. Ernestina mi ricorda sempre le emozioni intense di chi partiva o arrivava..... Il momento di passare il ponte era l'apice di uno struggente addio o di un gioioso ritorno al borgo natìo, tra le braccia dei famigliari. Se quel ponte potesse parlare......
RispondiEliminaCiao, Germano
Oh i lontani parenti di mia madre,Francesco e Nina erano gli zii paterni
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