domenica 14 aprile 2013

Famiglia Pretto


Pedescala anni ‘30 – ‘40 – ‘50


La famiglia Pretto risiedeva a Pedescala in Via Giardini n.5. 
Francesco e Domenica Pretto hanno avuto 11 figli. 
Francesco ed uno dei figli (Franco di 17 anni) furono uccisi nel tragico eccidio del 30 aprile 1945. Alcuni dei giovani Pretto emigrarono in Australia negli anni ’50. Ernestina si sposò nel 1954 con Mario Meneghini, ed anch’essi emigrarono in Australia stabilendosi a Melbourne.
Le foto sono uno “spaccato” di vita famigliare dei Pretto, scattate dal nostro caro Germano, per gentile concessione di Ernestina, nella sua casa di Melbourne.


 
Francesco Pretto era in Africa nel 1939 ed inviò questa bella foto
con dedica: “Molto cordialmente Vostro F. Pretto – Pasqua 39 – XVII (forse questo numero romano sta per “17° anno dell’era fascista”)

I genitori Francesco Pretto e Domenica Pretto
(Cunico il cognome da signorina, e aveva conosciuto Francesco
quando questi faceva il servizio militare ad Asiago),
con i piccoli Ernestina e Camillo
(che per scherzo ha voluto mettere gli occhiali del papà)

Ernestina ha ricevuto nel 2008 dal Comune di Valdastico,
tramite il Comitato Cappellina dell’Emigrante,
questo attestato di benemerenza
“perchè anche oltre i naturali confini ha sempre mantenuto nel suo cuore l’Amore per il suo Paese”.
Ernestina è molto orgogliosa di questo certificato
e lo ha elegantemente incorniciato e bene in vista
nella sua casa di Melbourne

Nozze di Ernestina Pretto e Mario Meneghini
(in vacanza dall’Australia) con tutta la famiglia Meneghini:
da sinistra Giovanni Pietro, Giuliano e il padre Giovanni; la madre Giuseppina Meneghini (Giacomelli), Giuseppe e Maria

In bicicletta: Iva (la più grande), sulla destra Franco, Fausto in primo piano, Ernestina con il cappuccio e il piccolo Camillo
che attualmente vive a Zanè

 In divisa da “balilla”.
Da sinistra Severino, Antonio, Wanda, Iva,
Quinto (quinto anche in ordine di nascita), Teresa e Franco


4 commenti:

  1. Bellissime immagini!!! Grazie a Germano e a Ernestina che le ha concesse. Nonostante siano passati tanti anni, i tratti della famiglia si riconoscono bene per chi conosce Iva e Camillo; ciò significa che qualcosa dei nostri avi è in ognuno di noi e questo non può che essere motivo d'orgoglio! Grazie, Lucia

    RispondiElimina
  2. Dimenticavo ... che triste vedere quella grande casa vuota ... quando passo penso alla vita che scorreva tra quelle stanze , mentre ora è silenziosa e triste... ogni tanto viene il figlio di Iva,a tagliare il giardino e allora sembra che tutto si animi .... ma è per poco ...Quante case a Pedescala sono così, troppe... scusate lo sfogo, ma vedere la foto con tanta gente davanti alla casa, fa pensare...Lucia

    RispondiElimina
  3. Grazie Lucia per i tuoi commenti, che sono riflessioni sulla vita che corre... come l'acqua dell'Astico sotto il ponte di Pedescala. Ernestina mi ricorda sempre le emozioni intense di chi partiva o arrivava..... Il momento di passare il ponte era l'apice di uno struggente addio o di un gioioso ritorno al borgo natìo, tra le braccia dei famigliari. Se quel ponte potesse parlare......
    Ciao, Germano

    RispondiElimina
  4. Oh i lontani parenti di mia madre,Francesco e Nina erano gli zii paterni

    RispondiElimina

Avvisi della settimana

Sabato 1 e domenica 2 febbraio alle porte delle chiese di tutta la valle ci sarà la vendita delle primule a favore del Centro di aiuto alla ...