Ognuno si fa il suo gioco,
4 scalini e 1 campana disegnati per terra con una scaja
(pezzo di tegola, coppo, mattone che scivolava nel percorso)
Il gioco consiste nel fare il percorso disegnato portando avanti la scaja)
saltellando su un piede.
Se la scaja si ferma sopra una riga segnata o anche solo la tocca, allora si fa brùsja, quindi si deve passare il gioco alla persona che, tramite la conta fatta prima di iniziare, ha il turno successivo.
Dopo aver percorso i 4 scalini, la campana, si torna indietro fino al n° 1. Dall’1 al 5, si può mettere giù il piede a campana, nel ritorno si fa l’intero percorso senza mettere giù il piede.
E’ poi la volta di Ci sòi, che consiste di fare tutto il percorso con la scaja appoggiata su un piede, con la testa rivolta verso l’alto così da non vedere, chiedendo a ogni passo: Ci sòi?. Anche qui se si fa brùsia, si passa al giocatore successivo.
Si prosegue poi, tirando all’indietro la scaja, partendo dalla campana, se la scaja si ferma su uno scalino si fa “casa” e si ricomincia il percorso con la possibilità di sostare nella propria casa. Si deve dire, prima di iniziare: “Nella mia casa mi riposo”. Gli altri giocatori chiedono il permesso di poter passare. “Posso entrare nella tua casa? Mi posso riposare?" Se non è concesso, bisogna saltar via completamente lo scalino dove c’è la casa, quindi il percorso diventa più difficile. Se le richieste sono concesse, il gioco prosegue, ma se più di un giocatore, con la sua casa, non lascia passare l’avversario, l’avanzare del gioco si fa sempre più difficoltoso e serve a intralciare gli altri concorrenti.
Il gioco va avanti fino a che su tutti gli scalini è disegnata una casa, chi ne ha fatte di più, o è più avanti nel gioco, vince.
C'era poi un altro scalòn, fatto diversamente, con caselle quadrate e con regole completamente diverse, ma io giocavo sempre a quello con la campana.
Lucia Marangoni
Interessante sapere che a pochi chilometri non solo la parlata ma anche il gioco era diverso. questo sopra io non lo ho mai giocato solo quello con le caselle quadrate e quanto ci divertivamo ore e ore nelle strade. quanto tempo è che per terra davanti le case non si vedono questi disegni per terra? il luogo del gioco non è piu la strada ora peccato perchè portava vitalità. Lucia BRAVA che ci fai ricordare queste cose ciao
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