Ho cercato di far pubblicare questo articoletto sul giornale di Piovene, ma finora, niente ...
lo voglio proporre, anche se a distanza di tempo, perchè ritengo giusto farlo.
IL DISTRIBUTORE AUTOMATICO DEL PANE:
NON UNA MACCHINA,
NON UNA MACCHINA,
MA IL TITOLO DI UN LIBRO!
Credo che qualsiasi persona che riesce a pubblicare qualcosa di suo, sia racconti, romanzi o poesie, mette a nudo un po’ di sé , del suo vissuto, della sua fantasia o dei suoi sogni. Realizzare un sogno di questo tipo è senza dubbio una grande soddisfazione; avere nel cuore il desiderio di farlo per dedicarlo a una persona cara, credo sia il massimo dell’aspirazione. Il 7 dicembre 2012, è stata organizzata una serata speciale proprio per presentare un libro scritto da un valligiano che, con grande sorpresa di molti, ha proposto il lavoro che ha fatto in questi ultimi tempi. La serata si è svolta presso l’ex asilo di Forni di Valdastico, dove la sala e il palco sono ideali anche per serate a sfondo culturale; ad arricchire la presentazione il gruppo Valincantà che è conosciuto e apprezzato da tante persone. Un pubblico numeroso arrivato anche da lontano (da Roma alcuni amici dell’autore), hanno potuto trascorrere una piacevole serata in compagnia della musica, dei canti e dei racconti tratti dal libro e letti da alcuni amici dell’autore. Un tavolo, quattro amici intorno a chiacchierare serenamente, buona musica e letture: sono stati questi gli ingredienti che hanno reso questa serata veramente speciale.
Gino Sartori di Valdastico, autore del romanzo che è ambientato attorno a un distributore del pane, ha spiegato i motivi per cui ha pensato di scrivere questo libro: semplicemente un modo per ricordare persone e fatti avvenuti perché uno spicchio di passato, il più delle volte sentito raccontare, rimanesse come una pagina di storia della nostra valle.
Dopo la chiusura del Panificio della piccola frazione di Pedescala, l’arrivo di un distributore automatico del pane, è uno spunto per raccontare le avventure di un vecchio maestro che proprio nei pressi della macchina, assiste a fatti quanto mai strani. Gli avvenimenti raccontati, s'intrecciano, si accavallano, tanto che a volte bisogna fermarsi per cercare di capire; ma il libro, scritto come un filò di un tempo, è senza “cao né coa” e questo lo rende interessante. Prima di mandarlo in stampa, Gino lo aveva pubblicato nel suo BLOG Val d’Asticando e molti lo avevano letto, ma sicuramente averlo tra le mani e leggerlo è stata una grande soddisfazione. Per chi volesse acquistare il libro oltre che sul Blog (che si può avere con dedica dell’autore), si può trovare nei seguenti punti:
LIBRERIA BORTOLOSO
Piazza Alessandro Rossi – Schio
LIBRERIA IL GUFO3/A, Via Dante –Thiene
EDICOLA ROSSI
Via A. Rossi, 16 - Piovene Rocchette
EDICOLA DI PIEROTTO SECONDA
Via Regina Margherita,37
San Pietro Valdastico
ANTICA TRATTORIA VALDASTICO
Via Scalzeri,4
Scalzeri di Pedemonte
Storie, racconti, personaggi, fantasia e realtà … ogni libro che leggiamo ci può dare sensazioni diverse, ma sempre e comunque emozioni vere, che sono interpretate diversamente da ogni individuo che si appresta a leggere un testo. L’augurio che ci sia sempre più la voglia di leggere, perché un buon libro, può diventare veramente un ottimo amico.
Lucia Marangoni
Grazie 1000 ai BronseScoverte per lo spazio e in particolar modo all'amica Lucia.
RispondiEliminaCara Lucia, non fartene un cruccio che il tuo articolo sul mio libro, non sia stato pubblicato sul giornale di Piovene, non è importante e sinceramente mi sento più onorato il vedermi qui da voi..
A presto GINO
Grazie Gino, come hai potuto vedere sul giornale di questo mese, nonostante mi abbiano richiesto più articoli, hanno pubblicato solo quello sui furti. Chi può sapere ... magari li tengono per le prossime uscite... Comunque sono contenta che questo articoletto, ti sia piaciuto, grazie! Ciao lucia
EliminaBravo Gino di sentirti onorato dell'articolo di Lucia sul nostro blog. Anche Cicerone diceva.... "Mi bastano gli applausi degli "equites" (cavalieri che sedevano in prima fila). Ecco, siamo noi lettori di "bronsescoverte" a sedere in prima fila, i cavalieri che ti applaudono.
EliminaIL VENTO DELLA VALLE
Bella presentazione Lucia dell'opera di Gino che credo sia stato pensato, creato, atteso e partorito da Gino come un "figlio"...adesso bisogna con pazienza e tenacia farlo crescere e maturare in attesa magari di darle pure...un fratello.Bravo Gino!
RispondiEliminaGrazie di cuore per le belle parole... gino
RispondiEliminaGino ardito, a che giammai non posi
RispondiEliminaDi svegliar dalle tombe
I nostri padri? ed a parlar gli meni
A questo secol morto, al quale incombe
Tanta nebbia di tedio?
Qualche speranza? in tutto
Non siam periti? A voi forse il futuro
Conoscer non si toglie. Io son distrutto
Nè schermo alcuno ho dal dolor, che scuro
M'è l'avvenire, e tutto quanto io scerno
È tal che sogno e fola
Fa parer la speranza.
Anime prodi,
Ai tetti vostri inonorata, immonda
Plebe successe; al vostro sangue è scherno
E d'opra e di parola Ogni valor; di vostre eterne ledi
Nè rossor più nè invidia; ozio circonda
I monumenti vostri; e di viltade
Siam fatti esempio alla futura etade.
Di vanità, di belle
Fole e strani pensieri
Si componea l'umana vita.
Or di riposo
Paghi viviamo, e scorti
Da mediocrità: sceso il sapiente
E salita è la turba a un sol confine,
Che il mondo agguaglia. O scopritor famoso,
Segui; risveglia i morti,
Poi che dormono i vivi; arma le spente
Lingue de' prischi eroi; tanto che in fine
Questo secol di fango o vita agogni
E sorga ad atti illustri, o si vergogni.
Beh, scomodare il grande Giacomo mi sembra troppo, in ogni caso se tutti noi riusciremo a suscitare l'amor di Patria o di Valle con qualche nostro atto(anche non illustre) ricordando il nostro passato, avremo già fatto una buona cosa...
RispondiEliminaGrazie 1000
ricevuto come regalo di natale. simpaticissimo. quanto tempo che non vedo Gino! una vita!
RispondiEliminaGrazie mille Heidy, veramente una vità che non ci vediamo, a quei tempi i monti ci sorridevano e le caprette ci facevano Ciao...
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