venerdì 10 maggio 2019

Il pensiero di Indro Montanelli

5 commenti:

  1. Conosco poco di Indro Montaneli. So che era considerato uno dei più grandi giornalisti italiani. Ma mi è sempre sembrato pessimista, almeno quando scriveva dell'Italia. Forse una questione di °carattere°. Essere famoso ed aver ragione sono due cose ben diverse. Ma se pensiamo che solo 160 anni fa l'Italia era un mosaico di staterelli: Savoia, Stato Pontificio, Due Sicilia, Borboni, Granducati vari, principi, conti e marchesi, Austriaci a Milano e a Venezia.... Un popolo di analfabeti (In Sicilia all'arrivo dei Mille i contadini pensavano che Italia fosse la moglie di Garibaldi). In Europa vi erano delle superpotenze come Inghilterra, Francia, Spagna con imperi coloniali. Di strada ne abbiamo fatta tantissima. Siamo diventati una grande Nazione. Un dato che mi è venuto sottomano in questi giorni: la lingua italiana è studiata nel mondo da 2.145.093 studenti in 150 Paesi. Siamo al quarto posto dopo l'inglese, lo spagnolo e il cinese (mandarino), meglio del francese e del tedesco e dell'arabo. E' un segnale di quanto sia amata l'Italia e per vari motivi: cucina, musica, arte, turismo, legami affettivi con le radici di famiglia ecc. La cucina italiana è la più popolare al mondo (statistiche valide), l'Italia attira più turisti da Paesi extraeuropei che ogni altra nazione dell'UE. E avanti di questo passo. Nonostante tutto. Da Dante (Ahi serva Italia... non donna di provincie ma bordello) a Oliviero Toscani (Paese di corrotti, corruttori e corruttibili...). Nonostante tutto cara signora Italia "a mi te me piasi".
    Un paesano

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  2. Condivido e mi associo a Paesano.👍

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  3. Indro, giornalista e storico, è sempre stato chiaro, schietto, coraggioso; era un onesto e profondo conoscitore dell’Italia, della sua storia e delle genti che la popolano.
    Mi sono nutrito fin da ragazzo, pur essendo di idee politiche ben diverse, dei suoi articoli e dei suoi libri.
    Da giovanissimo, leggevo la sua “Stanza” sulla Domenica del Corriere e, in seguito, i suoi editoriali sul Corriere della Sera fino a quando non diede vita al suo “Giornale”. Mi piacque leggere la sua “Storia d’Italia, opera in 12 volumi.
    È vero, come recita nel video Indro, gli italiani vivono del presente, mentre del passato, cioè di quanto è accaduto ieri, faticano ad avere memoria. Invece, i tedeschi riconoscono gli errori del nazismo, laddove gli italiani provano nostalgia per il ventennio; i francesi sono orgogliosi del loro tricolore, mentre noi non altrettanto del nostro. Siamo talvolta dell’idea che, se ci governassero i tedeschi, le cose andrebbero molto meglio. Abbiamo scarso orgoglio nazionale e siamo maledettamente esterofili.
    Qualcosa ci riconoscono e ci invidiano i nostri vicini europei e di cui possiamo menar vanto a ragion veduta: il nostro “genio” creativo e la nostra capacità di improvvisazione e di adattamento, di sopportazione alla realtà in cui viviamo.

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    1. É vero che l'italiano nutre scarsa simpatia della madre patria,e ciò é da attribuire prevalentemente alla pochezza della nostra classe politica, che ci ha governato dagli anni 70 in poi. É una dimostrazione le dichiarazioni di importanti politici del parlamento europeo, in cui ,pur essendo italiani, brhli ultimi tempi, hanno attaccato la nostra nazione anziché difenderla. Da indignarsi, anzi da vergognarci nei confronti degli europei, di essere rappresentati da costoro. Speriamo di mandarli a casa alle prossime votazioni. Meno male che per iniziativa privata, tante ditte ci fanno riscoprire e apprezzare i nostri prodotti, partendo dallo slogan, mangia e compra italiano.

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  4. Ah,sì...orgogliosi di essere servi, aggiungi pure... servi dei schei,
    che il futuro dei figli sia nero di mafia.
    Zero difesa dell'ambiente, gli italiani andranno a vivere sulla luna,
    furbi come sono, lo han capito per primi...
    Ed in veneto poi ditte lavorano per i futuri viaggi di spola...

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