Anche i contadini lottarono per le migliorie sul lavoro e per sollevarsi dai tanti lacci della mezzadria.
La mezzadria era un istituzione antica che traeva le sue origini dai
rapporti feudali del Medioevo e che si è protratta in alcune regioni
italiane fino alla fine degli anni ’80 del secolo scorso.
Un
proprietario terriero dava a lavorare il proprio podere ad una famiglia
contadina e tutta la produzione del podere e le spese erano divise a
metà, ma questo tipo di contratto
assumeva poi dei contorni diversi da zona a zona secondo usanze e
tradizioni ataviche che erano sempre a scapito dell’agricoltore, in
quanto a questi, il proprietario terriero imponeva poi una serie di
obblighi. Obblighi, chiamati “patti” o ”regalie” o “onoranze” erano
evidenti residui di omaggi feudali e consistevano durante l’anno di
regalare al padrone vari prodotti della stalla, dell’orto e animali da
cortile come i famosi “capponi“ per Natale, ma soprattutto servizi
gratuiti quali “fare il bucato” periodicamente alla famiglia del
possidente e altri adempimenti abbastanza pesanti che sancivano la
perenne subordinazione dei mezzadri nei confronti dell’autorità del
proprietario o del di lui rappresentante.
Quando nel settembre 1974 fu
emanata la legge che metteva fine alla mezzadria, dopo lunghe
discussioni in parlamento e in Senato, sembrò veramente che l’Italia si
fosse tolta un peso enorme, retaggio del Medioevo, un'antica usanza
medievale e abbastanza vessatoria nei confronti dei coloni.
la campagna appena ieri
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