giovedì 2 maggio 2019

Anche i contadini lottarono per le migliorie sul lavoro e per sollevarsi dai tanti lacci della mezzadria.
La mezzadria era un istituzione antica che traeva le sue origini dai rapporti feudali del Medioevo e che si è protratta in alcune regioni italiane fino alla fine degli anni ’80 del secolo scorso.
Un proprietario terriero dava a lavorare il proprio podere ad una famiglia contadina e tutta la produzione del podere e le spese erano divise a metà, ma questo tipo di contratto assumeva poi dei contorni diversi da zona a zona secondo usanze e tradizioni ataviche che erano sempre a scapito dell’agricoltore, in quanto a questi, il proprietario terriero imponeva poi una serie di obblighi. Obblighi, chiamati “patti” o ”regalie” o “onoranze” erano evidenti residui di omaggi feudali e consistevano durante l’anno di regalare al padrone vari prodotti della stalla, dell’orto e animali da cortile come i famosi “capponi“ per Natale, ma soprattutto servizi gratuiti quali “fare il bucato” periodicamente alla famiglia del possidente e altri adempimenti abbastanza pesanti che sancivano la perenne subordinazione dei mezzadri nei confronti dell’autorità del proprietario o del di lui rappresentante. 
Quando nel settembre 1974 fu emanata la legge che metteva fine alla mezzadria, dopo lunghe discussioni in parlamento e in Senato, sembrò veramente che l’Italia si fosse tolta un peso enorme, retaggio del Medioevo, un'antica usanza medievale e abbastanza vessatoria nei confronti dei coloni.
la campagna appena ieri

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