Qui ci occuperemo di parole del nostro dialetto il cui significato non è evidente per tutti, essendosi perso o modificato in seguito al venir meno della civiltà rurale che lo esprimeva. Capita infatti che si sentano o usino termini dei quali non conosciamo l'esatto significato originario.
La parola di oggi è:- Tenpelàre
- Indica un'azione continua di disturbo; l'atto di stuzzicare qualcuno al fine di provocarne una reazione.
La "Tempella" era un arnese in legno che, percosso, serviva un tempo a dare la sveglia specialmente nei conventi per le preghiere notturne. Da cui, per traslato, indica qualcosa che disturba, che dà fastidio.
"Tenpèla" in veneto indica anche la cimosa di un tessuto (bordo laterale non tagliato di una pezza che esce dal telaio).
"Tenpèla" in veneto indica anche la cimosa di un tessuto (bordo laterale non tagliato di una pezza che esce dal telaio).
- Frase: Mòleghe de tenpelàre el gato, che nol te sgrafe! (Smettila di stuzzicare il gatto, altrimenti ti graffia!)
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