Questo virus non ci sta uccidendo,
ci sta insegnando che non dobbiamo lasciarci soli,
che se togli il tocco,
resta lo sguardo,
che se togli l'approccio,
resta il pensiero,
che non c'è matematica al mondo
che possa vivere di sola sottrazione,
per quanto la vita a volte usi espressioni difficili...
Noi, possiamo sommare meraviglia
e moltiplicarla per chi
continuamente divide...
Finirà presto, come finiscono
tutte le cose senza cuore...
come fanno i tornadi,
le onde arrabbiate dei mari giganti,
i terremoti, le tempeste,
vengono, devastano e se ne vanno,
e non c'è da inaridirsi
né da annaffiarci di collera spietata,
è la loro natura, venire, distruggere e andare...
è la loro natura,
la nostra natura invece
è quella di restare...
e a chi resta
resta il compito di costruire...
e come abbiamo costruito un'Arca
per salvare la vita ai tempi delle immense piogge,
oggi siamo chiamati a difendere le nostre piogge interiori
a non lasciarci affogare dall'indifferenza
e dall'odio, dalla paura...
a costruire la nostra Arca dentro
per mettere in salvo la generosità,
l'accoglienza, il senso di pace, il servizio, l'umiltà.
Questo virus non ci sta uccidendo,
ci sta ricordando che siamo fragili,
che non dobbiamo dare per scontato questo corpo...
che non si scherza con la terra...
che non si prende in giro il cielo...
e che c'è sempre un'occasione
per restare amorevoli...
Non posso toccarti, dicono...
ma senti...
senti come ti abbracciano forte
i miei occhi!
(Gio Evan-web)
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