I
due milioni di pezzi consegnati venerdì 20 in serata da Fabio
Franceschi alla Regione e la loro distribuzione: ecco come funzionerà
l'operazione
PADOVA. La
fascia di tessuto bianco che ricopre le vie respiratorie, le alette
auricolari, il leoncino rosso di Grafica Veneta e quello oro granata
della Regione. Quasi una savana. Le sospirate mascherine made in Veneto
le ha sfornate Fabio Franceschi, l’imprenditore di Trebaseleghe che, con un fatturato annuale di 150 milioni di euro,
ha scalato il mercato della tipografia editoriale in Italia (75% del
mercato) e nell’Unione europea, dove occupa il 30% del comparto. Lo
sguardo, allora, corre al suo stabilimento, 100 mila metri quadrati
popolati da 300 addetti che lavorano tra rotative gigantesche e piramidi
di libri multilingue.
Come nasce un'idea.
«L’epidemia virale ha posto l’esigenza di uno schermo protettivo per la
vita quotidiana, un usa e getta utile, realizzabile in tempi brevi. Ci
siamo guardati intorno, il problema non era tanto la messa a punto del
ciclo produttivo, quanto la disponibilità di un materiale che garantisse
resistenza, filtraggio e aderenza. Per individuare la combinazione
giusta abbiamo lavorato una settimana, scartando una tonnellata di
materiale»: così l’imprenditore padovano, di scena a Marghera, al
comando della Protezione civile, ospite del governatore Luca Zaia al
quale ha donato due milioni di pezzi destinati alla popolazione.
Scrive
l'assessore Lanzarin: "Questo imprenditore da tempo sta testando un
prodotto efficace ed ha reso disponibili, già da oggi, 2 milioni di
pezzi a titolo gratuito, queste mascherine si sommano ad una
contemporanea fornitura da parte della Protezione civile nazionale.A
partire da oggi le mascherine sono in distribuzione presso i Centri
Servizi per persone anziane, le RSA e le Comunità alloggio per persone
con disabilità. La consegna sarà operata tramite il servizio di
Protezione civile e tramite vettori della società Grafica Veneta". In
realtà le mascherine saranno consegnate venerdì 20 in serata.
Ecco la risposta alle molte domande che ci avete rivolto ieri, per mail e attraverso i social
Ma le mascherine sono davvero gratuite?
Si certo ma solo in Veneto e nella misura dei due milioni di esemplari
Come avverrà la distribuzione?
Verranno
consegnate venerdì 20 sera alla Regione da Grafica Veneta. Gli
assessori Gianpaolo Bottacin e Manuela Lanzarin hanno trasmesso le prime
indicazioni a comuni, centri servizi per gli anziani, residenze
sanitarie assistite e case alloggio per i disabili; nel dettaglio, il
primo ha informato gli enti locali che le forniture (confezioni da 10-20
esemplari) saranno consegnate loro dalla Protezione civile, invitando i
sindaci a favorirne la diffusione capillare - anche all’ingresso di supermercati, edicole e negozi alimentari -
utilizzando i gruppi locali di protezione civile e il volontariato.
Lanzarin (sanità) ha scritto invece agli istituti che ospitano terza età
e disabili, ringraziando il personale per l’impegno e la dedizione: a
dotare loro di mascherine provvederà direttamente Grafica Veneta, alla
quale la Regione sta inviando gli indirizzi. Sarà invece Azienda Zero
(la governance della salute) a rifornire, tramite le Ulss, quanti, a
vario titolo, frequentano gli ospedali.
Da quando saranno in distribuzione?
Lo
stock dei due miioni di mascherine regalate alla Regione Veneto
dovrebbe essere consegnato da Grafica Veneta venerdì 20, da cui si
desume che la distribuzione non inizierà prima di sabato 21
Qual è la loro efficacia temporale?
Chi
opera in luoghi affollati o è a contatto con persone a rischio, dovrà
cambiarne due, tre al giorno; viceversa, può coprire le 24 ore.
Qual è la capacità produttiva del macchinario?
«Al
momento siamo in grado di fabbricare circa 600 mila dispositivi al
giorno, per farlo utilizziamo una rotativa lunga sessanta metri capace
di stampare un chilometro di carta lineare al minuto. La riconversione
ha richiesto un rallentamento degli ordinativi internazionali previsti
ma entro fine mese contiamo di elevare la capacità ad un milione e
mezzo, rispettando gli stringenti standard d’igiene richiesti
dall’Istituto superiore di sanità». Che ad oggi non ha concesso il
“marchio” di prodotto medicale riservato alle protezioni chirurgiche (è
atteso l’esito di un ultimo test chimico) autorizzando però la
produzione su vasta scala.
Quale sarà il prezzo di mercato?
«Non
sono in grado di prevederlo, dipenderà dai costi della materia prima,
di questi tempi non è semplicissimo reperirla», replica il self made man
che alle ultime politiche ha mancato di un soffio l’elezione in
Parlamento nelle fila di Forza Italia
Cosa è Grafica Veneta?
Un
centro tipografico di vastissime dimensioni, che realizza stampati di
qualsiasi tipologia avvalendosi delle tecnologie più avanzate, come
anche per la rapidità di consegna. Il grande gruppo editoriale, la
testata giornalistica nazionale o internazionale a larghissima tiratura,
l'editore di piccole dimensioni, le università, le aziende, gli enti
pubblici: ognuno trova la risposta alle proprie precise esigenze, in una
gamma di possibilità assolutamente flessibile, capace di consentire il
miglior risultato nelle più differenti situazioni.
«Si
è già messa in moto la macchina della Regione Veneto per la
distribuzione dei due milioni di nuove mascherine, prodotte da Grafica
Veneta, grazie all'imprenditore Fabio Franceschi».
La consegna avverrà, come detto venerdì, in serata, da Grafica Veneta alla Regione. Poi dalla Regione si passerà ai Comuni.
«Gli
assessori competenti hanno scritto ai Comuni, ai Centri per anziani,
alle case di riposo, con indicazioni pratiche per la distribuzione».
Zaia precisa che «le forniture verranno consegnate alle singole
Amministrazioni comunali a cura della Protezione Civile: i sindaci
dovranno favorirne la distribuzione il più capillarmente possibile».
Nelle
strutture per anziani e disabili la distribuzione sarà direttamente a
cura di Grafica Veneta. «Sarà invece Azienda Zero a rifornire le Ullss
delle mascherine per la consegna, all'esterno delle strutture, alle
persone che, per qualsiasi , motivo - conclude - frequentino gli
ospedali».
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