mercoledì 13 marzo 2013

La tragedia di Marcinelle 1)


Nella miniera di carbone a MARCINELLE in Belgio...
una scintilla, uno scoppio, un incendio:
136 italiani morti!


Il 20 giugno 1946 fu firmato il PROTOCOLLO italo-belga che prevedeva l'invio di 50.000 operai italiani in Belgio, in cambio di 200 kg. di carbone al giorno.
Dal 1946 in dieci anni 140.000 uomini 18.000 donne e 29.000 bambini, la maggior parte calabresi dello stesso paese, emigrarono in Belgio.
A partire dal 1923 anche dal nostro Paese, dalle Contrà Lucca e Valeri, emigrarono in Belgio degli operai: 5 Lucca 1 Pierotto 2 Bonifaci, (che in seguito, fecero venire mogli e sorelle).

Dopo il 1946 altre famiglie dai Lucca e Valeri si congiunsero a loro. Tengo a nominare in particolare SPAGNOLO RINO, un mio coscritto; aveva 16 anni quando andò a lavorare in miniera, ed un BONIFACI GIOVANNI dei Marchi (fornàro) che dopo aver lavorato in miniera, trovò impiego presso il giornale: “I Vicentini nel Mondo”.

                                                                           


IL DISASTRO di MARCINELLE
au Bois du Cazier
CHARLEROI in Belgio





Nella miniera vi erano due pozzi che servivano, il terzo, di soccorso in caso di pericolo, era stato CHIUSO.

Il pozzo numero 1 era composto da due ascensori ed un varicello di soccorso posto in cima alla torre e serviva da canale d’entrata d'aria ed altro. Il pozzo numero 2 era quasi uguale e serviva per l'estrazione dell'aria viziata. Alle 8.10 del mattino dell'8 agosto 1956, Antonio I° sta caricando un vagone di carbone nell'ascensore, ma non riesce 

a far scendere quello vuoto, così i due vagoni rimangono lì. Quello vuoto, sporgente di 35 cm. ed il pieno di 80cm. Mentre ANTONIO sta manovrando a quota

975 per sistemare i vagoni, improvvisamente l'ascensore parte in salita. Salendo, uno dei vagoni trancia una putrella in ferro che a sua volta spezza la colonna d'olio, i fili telefonici, i due cavi elettrici, le condotte dell'aria compressa ed il canale d'entrata d'aria... UNA SCINTILLA... e scoppia l'INFERNO.

  LA TRAGEDIA DI MARCINELLE è iniziata… L' incendio divampò fra i piani 975 e i piani 715, ma avendo il pozzo 1 l'entrata dell'aria, questa spinse l'incendio verso il pozzo numero due, mandando fuori uso anche quello. Il fumo spinto dall'aria si propagò in tutta la miniera.

Per i minatori sotto quota 715 non ci fu alcuna via di scampo. Il fumo ed il fuoco congiunti spensero la vita a 262 minatori su un totale di 274 dei quali 136 italiani!

 Alle 8.30 Antonio I° arriva in superficie con altri sei minatori della sciolta di notte. Strom, operaio d'una impresa esterna, scende, ma non farà più ritorno perché anche l'ascensore n. 2 va fuori usoa causa del fuoco e del fumo.

ANTONIO  I° da l'allarme, ma già in superficie sospettavano un "cassage de fosse" un  derragliamento, non si erano ancora accorti della gravità del disastro.

Alla direzione della miniera mancavano tutti i dirigenti responsabili. C'erano solo dei debuttanti, ignari dei pericoli della miniera, incapaci di prendere risoluzioni atte  a salvare le vite dei minatori.

Lino Bonifaci
(prima parte)


A seguire: "Galvan, un eroe nella tragedia" -- 
"Un processo farsa"

1 commento:

  1. Bravo Lino a ricordarci dopo 57 anni il tristemente famoso disastro di Marcinelle. E' doveroso il ricordo ai posteri.
    Pur dopo tanti anni è un racconto che trasmette le stesse emozioni come fosse successo ieri. Meditiamo un po' sulle condizioni in cui dovevano lavorare per guadagnarsi un tozzo di pane i nostri poveri Emigranti, ma non solo loro e ora osiamo lamentarci per delle inezie!!!!!

    RispondiElimina

Potenza del nome

[Gianni Spagnolo © 25A20] A ben pensarci, siamo circondati da molte cose che non conosciamo. Per meglio dire, le vediamo, magari anche frequ...