sabato 16 marzo 2013

Giocare - filastrocche

Un tempo, in ogni paese o contrà, ogni stagione aveva i suoi giochi da fare all'aperto o in casa: non c'era la TV, non esistevano i videogiochi o i computer, eppure ci si divertiva un mondo, si giocava, si giocava e si ... imparava tanto! Ogni paese aveva e ha tuttora, dei modi diversi  di chiamare le cose, per i giochi è lo stesso; se a Pedescala nascondino si chiama cipe, a San Pietro si dice cucòto ed è così per tanti  altri nomi. Nella poesia che segue sono elencati alcuni dei tanti giochi che si facevano a Pedescala.


IP-CIP-CIP, CHI GIOCA VENGA QUI!

Tira la scaja, salta el SCALON,
scondete a CIPE, de drio al canton,
curi!  Che a LIBERA i pode ciapàrte,
a FASSOLETO, no sta… imbaucàrte!

Lancia la RAPLA, su par el mortaro,
ciàpeghe dentro fin che xè ancor ciàro,
stà tento come te salti la MUSSA
“No gò capìò, chi gà la SPUSSA?

Tira la BALA, su par el muro,
a OSSI DE PERSEGO, fin che vien scuro….
se a S-CIAFETA  soto te toca stare,
la man te brùsa.., prima de indovinare!

Salta la CORDA, avanti e indio,
“No stà imbrojare, ghetù capio?”
a BALETE,a FIGURINE o a TOMBOLA,  se te sì fortunà,
le to scarséle le se  impienarà!

  fora el TOCO, vardete intorno,
§ugando xè passà in pressa  n’altro giorno,
de tanta “vita” el se gà impienà,
con tose e tusi, de Piasse e Contrà!

Se con n’altri te vui §UGARE,
bùtete in meso! No stà mia pensare…
quelo che ancò, n’altri speremo,
xè, che stando insieme, se DIVERTEMO!


                                                                  
Lucia Marangoni


                       Pedescala,   Sagra di S. Antonio

6 commenti:

  1. Quante cose ci fai sapere Lucia! Intanto ho imparato alla mia veneranda età cos'è il CIPE e la RAPLA... (quest'ultima poi, gioco esclusivo di Pedescala che racconterai dettagliatamente in un post successivo)... devo ammettere che a fantasia ci superavate...

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    1. Credo che ogni paese abbia le sue tradizioni anche con i giochi, certo che si usava la fantasia e l'ingegno per poter ....giocare!!! Ora, sembra che la fantasia sia sparita dalla circolazione! Ma è bello ricordare e non far dimenticare, non si sa mai ... almeno a Pedescala, il giorno della Sagra di S. Antonio, vengono riproposti così si ricorda con gioia....Lucia

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  2. AH CHE RICORDI!!!! LA RAPLA ERA UN MODO PER DIVERTIRSI, MA ANCHE PER GUADAGNARE QUALCHE LIRA.....

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  3. E' vero che i tempi cambiano, però che triste non vedere più i bambini giocare nelle strade, se non nei parchi giochi con giochi che già ci sono o a calcio. La fantasia non è più stimolata ed è un vero peccato. Forse non con "i ossi de pérsego", ma qualcosa di alternativo a quei giochi elettronici che li rimbambiscono e li annullano. Io sono una nonna e vedo la differenza tra i giochi di mia figlia (pressapoco i miei anche se iniziavano a cambiare)e quelli dei miei nipotini. Non sono d'accordo. Obsoleta? Fiera di esserlo. E voi come la pensate?

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  4. Io la penso come te e cerco, come mi è possibile, di far giocare i miei nipotini con cose semplici, inventando, creando, ecc., perchè ritengo che sia importante far lavorare la fantasia e tirare fuori le doti che ognuno ha ma che spesso sono proprio annullate dai giochi elettronici..... difficile, nell'epoca in cui viviamo... Lucia

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  5. Lucia la conosco solo di nome perchè leggo sempre PIOVENE. ora la vedo anche qua. BRAVISSIMA! penso che dovete essere contenti se scrive anche per voi. è la voce della nostra valle, non gli scappa niennte! Ora ho salutato tutti quelli che scrivono qui. dico ancora a TUTTI bravi avete avuto una bella idea. Adesso ogni giorno vi seguirò e metterò qualche messagino anche se non so scrivere come voi. ciao a tutti grazie

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