“ LE CONTE”
Erano frasi corte o lunghe, filastrocche e scioglilingua che davano colore all’inizio di ogni gioco, eccone alcune …
Cip-cip-cip chi gioca venga qui!
Cip-cip-cip chi gioca venga qui!
Oio, pepe, sale, per condire l’animale, l’animale che non c’è
1-2-3! tocca proprio a te!
Pim-pum dori, larincia larancia,
quanti giorni sei stato in Francia: il lunedì, il martedì…
pim pum dori, fora ti!
Passa paperino, con la pipa in bocca, guai a chi la tocca,
la tocca proprio a te!!
Am blum blerù, scuterùm blex
beccati uno schiaffo, scuterùm blex,
uga-uga –uga, la casa di Sofia,
chi sarà la prima ad andare via?
Ale bombe del canon, che fa bim-bum-bom!
“Atu visto mio marito, meso gobo, meso drito
passegiare per le vie de la cità???”
“Sì”
“Di che colore era il suo vestito da bandito???
“Rosso”(o il colore che viene scelto)
“Il rosso lo indossi proprio tu,
proprio tu,
proprio tu!”
Sotto el ponte de Verona, ghè xè na vecia scoredòna,
che scorèda tuto el dì, te si fora proprio tì!”
Lucia Marangoni
Soto al ponte de Verona ghe zera na vecia scoredòna che sonàva la chitàra... uno due tre sbara... sbara mì... sbara tì... la me gata me morì... me morì de giovedì... A... Bì... Cì... Dì...
RispondiEliminase ogni persona che si ricorda una conta la scrive, sarebbe veramente interessante scoprire i vari modi di dar fora el toco....
RispondiEliminaAi nostri tempi,per tirare el toco si usavano, penso, parole cimbre: "aen,svae,strae,
RispondiEliminale canucie....e poi con la destra come con la"Mora"si mettevano le dita e si contava......
Questa poi, il Lino che contava in cimbro!
RispondiEliminaChe sia l'inizio della conversione dell'etrusco-latinissimo Baise?