non voglio feste per ogni anno che muore.
Vorrei sempre riuscire a regalare sorrisi,
e a nascondere tra le rughe i miei dolori e le crisi.
Quando io sarò vecchio non portatemi doni,
non ci saranno bagagli, si parte sempre da soli.
Parlatemi chiaro,
voglio sapere chi sono,
e se proprio ho sbagliato vi chiederó perdono.
Vorrei poi partire per un dolce ritorno,
e senza darvi fastidio,
farlo nel sonno.
Ho amato un po' tutti, non so se si è capito,
l'ho spesso gridato, ma nessuno ha sentito.
La vita che ho avuto mi ha tanto insegnato,
quante lezioni ho seguito, ma non ho imparato.
Ho avuto occasioni che non ho capito
e poi tanti consigli che non ho seguito.
Quando io sarò vecchio portate pazienza
se ripeto più volte un'amara esperienza.
Ci sono malattie nella mente matura,
non sarò io a comandare madre natura.
Non siate tristi, avrò vissuto il mio tempo,
non vi arrabbiate quando parlate e non sento.
E se di nascosto mi vedrete allo specchio,
lasciatemi piangere oramai sono vecchio.
Ma sto solo pensando,
oggi è un giorno così,
magari tra un po' non sarò neanche qui.
Vorrei farvi un regalo se solo trovo il coraggio,
Vorrei dirvi che vi amo prima che inizi il mio viaggio.
"Ai miei Figli"
Domenico Truocchio
Bellissima poesia per i figli
RispondiEliminaBellissima e, soprattutto vera!!!!!
RispondiEliminaPiù che mai reale, auguriamoci che per allora Geova abbia fatto ogni cosa nuova
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