Nella solitudine infatti, il miserabile sente tutta quanta la sua miseria e il grande spirito tutta la sua grandezza, ciascuno in breve sente di essere ciò che è.
L'uomo ricco di spiritualità aspirerà anzitutto all'assenza di dolore, all'essere lasciato in pace, alla calma e all'ozio, cercherà dunque una vita tranquilla, modesta, ma quanto più e possibile indisturbata, e in conformità a ciò, dopo di aver conosciuto per qualche tempo i cosiddetti uomini, sceglierà la vita ritirata, e nel caso che si tratti di un grande spirito addirittura la solitudine.
La vera e profonda pace del cuore e la perfetta tranquillità d'animo, che costituiscono subito dopo la salute il più grande bene terreno, si troveranno soltanto nella solitudine, e come stato d'animo duraturo solo nel più profondo isolamento. Se in tal caso la propria individualità è grande e ricca, si godrà dello stato più felice che possa venir ritrovato su questa povera terra.
Arthur Schopenhauer
Mi riconosco e apprezzo la solitudine immersa nella natura tutta felicita
RispondiEliminaSchopenhauer quanto mi piaci quanto ti capisco!!!
RispondiElimina