Scrivete una lettera a mano, oggi stesso.
Prendete il primo foglio che vi capita – uno solo – e qualsiasi penna, e senza pensare troppo cominciate a scrivere con sincerità.
Scegliete una persona che vi è vicina. E fate che siano cose positive. Nessuno vuole ricevere una lettera di richieste e lamentele e nemmeno a voi farebbe bene scriverla. E non scrivete cose tanto piacevoli da essere bugie. Usate tutta la sincerità che potete per dire a qualche Persona che vi sta vicino che le volete bene, che vi ricordate di un bel giorno di una volta, che vi andrebbe di fare due chiacchiere, una passeggiata.
Parlate del più e del meno, ma non fate pettegolezzi.
A nessuno interessa la vostra opinione sugli altri. Ma a tutti interessa se a voi piace uno specifico fiore, un libro, un modo di fare, un posto.
Non occorre che sia bello, non occorre chissà quale grafia, non occorre (anzi è nocivo) che vi mettiate a scegliere le parole più belle.
Dovete scrivere con semplicità, come quando parlate dentro voi stessi. Un testo esce bello se voi siete belle persone, non esce bello se scegliete parole belle.
Se fate errori di grammatica non fa niente. Se proprio dovete, mettete una riga su una parola e andate avanti. Non fa niente che il foglio sia brutto. Non ricopiate. Nessuno guarda il foglio: vi guardano l'anima, senza saperlo.
Appena state per scrivere una parola cattiva, fermatevi, e non cancellatela solo sul foglio, ma anche dentro di voi. Fate pulizia. È facile e difficile.
Scrivete il vostro cuore a una persona che volete bene, senza esagerare, senza mentire, senza voler fare bella figura. Poi firmate la lettera e metteteci la data. La data è importante. Poi magari tra un anno ne scriverete un'altra e quella persona avrà ricordi ben precisi, avrà la storia del vostro cuore.
Scrivere a mano vi renderà più saggi, più intelligenti, più capaci di capire le cose, di capire voi stessi. Diventate persone che scrivono spesso a mano, e scrivete oggi questa lettera. Se ve ne vergognate, è ottimo. Col tempo diventerete persone che non si vergognano dei propri sentimenti: hanno solo un meraviglioso pudore. E ciò nonostante sanno ancora dire: ti voglio bene!
Nicola Pesce-web
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